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Calabria, Catanzaro,

Anas, il rapporto dell’Authority sui lavori pubblici

La nuova Anas Spa ha accelerato i lavori della Sa-Rc, ha riorganizzato la società e collabora con la magistratura
Il rapporto dell’Autorità per la Vigilanza dei Lavori Pubblici è allo studio attento dell’Anas. Si tratta di una lavoro complesso, che non può essere analizzato in breve tempo. Da una prima analisi risulta tuttavia non congrua la valutazione che sembrerebbe addebitare all’attuale Direzione dell’Anas questioni che si sono sicuramente verificate nel passato. Esistono infatti dei tempi inerziali, ineludibili nell’utilizzazione dei sistemi di appalto e di trattativa privata che, essendosi verificati nel passato, continuano nei loro effetti per periodi che vanno dai 3 ai 5 anni.
L’Anas, nel corso dell’ultimo anno, ha completato un profondo lavoro di riorganizzazione e di ristrutturazione della società, creando commissioni di controllo interno e di monitoraggio dei lavori e impegnandosi a fondo sul fronte della trasparenza, in una vasta opera continua di collaborazione con gli enti preposti alla prevenzione del crimine. E’ stato nominato un apposito ufficio di auditing, col compito specifico di studiare, analizzare e verificare la liceità delle procedure eseguite ed in essere, e di tenere stretti rapporti informativi con l’Ufficio di Alta Sorveglianza e con la Direzione Distrettuale Antimafia. L’Anas ha inoltre incaricato il Politecnico di Torino di verificare i lavori compiuti sino ad oggi sulla Salerno-Reggio Calabria, in un quadro metodologico-scientifico teso da una parte all’analisi tecnica di laboratorio su quanto già in essere ed alla pianificazione futura di interventi mirati.
L’Anas ha anche cercato di superare le forti criticità esistenti sulla Salerno-Reggio Calabria, non solo con attività di verifica e di monitoraggio continuo e con la nomina di commissioni di collaudo, come riconosciuto dalla stessa Autorità, ma anche imprimendo una fortissima accelerazione ai lavori, grazie all’assunzione di nuovo personale (oltre 30 tecnici qualificati) e grazie allo strumento del General Contractor, che ha consentito di accorpare i lotti ancora da realizzare in sei maxi-lotti, uno dei quali già messo in gara, del valore di 678 milioni di euro, e uno di prossimo appalto, del valore di 800 milioni di euro.
Si segnala anche l’ottimo rapporto stabilito con i sindacati, a partire da quelli degli edili, che ha prodotto la firma congiunta di un protocollo d’intesa per contribuire ad evitare infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti, per assicurare la massima tempestività e celerità nell’esecuzione delle opere e per realizzare un efficace sistema di informazioni e relazioni sindacali con particolare attenzione ai problemi dell’occupazione, dell’organizzazione della forza lavoro, della struttura dei cantieri, della sicurezza del lavoro e dell’igiene.
Per quanto riguarda le nuove concessioni, non risulta che siano stati ricompresi ulteriori lavori assimilabili a nuove opere, al fine di eludere le gare europee. L’Anas, in una nota ufficiale, ha chiarito che per il Passante di Mestre intende rispettare le convenzioni con le società concessionarie e che per il Nodo di Genova e quello di Bologna ricorrerà, ove necessario, a gare europee.
In conclusione, la musica non solo è cambiata, ma l’orchestra si è affinata e suona con successo un repertorio nuovo nel settore infrastrutturale, costituito da bandi pubblicati, da cantieri aperti e da lavori completati, come confermano anche i dati di osservatori indipendenti come il Cnel e il Cresme.

Roma, 31 gennaio 2003

Anas, il cda approva progetti Pedemontana Lombarda, Traforo del Frejus, autostrada Napoli-Salerno e accessibilità Malpensa e Polo Fieristico Milano

Il Presidente Pozzi: “Si tratta di opere strategiche per l’Italia che riguardano il Nord e il Sud e sono previste dalla Legge Obiettivo
Partono le grandi opere. Il consiglio di amministrazione dell’Anas Spa ha dato il via libera ad alcuni importanti progetti infrastrutturali, tra i quali la Pedemontana Lombarda (oltre 3 miliardi di euro), la galleria di sicurezza del Traforo del Frejus (274,4 milioni di euro), l’ammodernamento della Napoli-Pompei-Salerno (70,8 milioni di euro), e le opere di accessibilità al Polo Fieristico di Milano (262,6 milioni di euro) e all’Aeroporto di Malpensa (308,8 milioni di euro). “Si tratta di opere strategiche per l’Italia che riguardano il Nord e il Sud, miglioreranno i collegamenti e aiuteranno il sistema economico. Molti di questi lavori seguiranno l’iter accelerato previsto dalla Legge Obiettivo”, ha dichiarato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi.

Pedemontana Lombarda
II collegamento autostradale della Pedemontana Lombarda Dalmine-Como-Varese-Valico del Gaggiolo è un’opera attesa dalla Lombardia da quasi quindici anni. Il progetto preliminare, approvato nelle linee tecniche dal cda dell’Anas, è stato presentato dalla Società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., titolare della concessione per la costruzione e la gestione dell'autostrada.
L'intervento, della lunghezza complessiva di 76,488 km, interessa 4 provincie, 63 comuni e 6 parchi, tutti ricadenti in Lombardia.
“E’ un’opera fondamentale per decongestionare il sistema infrastrutturale lombardo e ridurre sensibilmente le code e i costi di trasporto delle imprese – ha dichiarato il Presidente dell’Anas Spa Vincenzo Pozzi -. Il progetto è stato redatto in base agli indirizzi definiti dalla Regione Lombardia e prevede il completamento del sistema tangenziale di Varese, la realizzazione dell'anello meridionale della tangenziale di Como e la realizzazione dell'asse autostradale di collegamento fra i bacini di utenza posti ad ovest e ad est dell'area milanese”.
L'ammontare complessivo dei costi è stimato in oltre 3 miliardi in euro e si ipotizza che l'apertura al traffico dell'intera opera possa avvenire nel 2012.
La definizione dei costi e il finanziamento dell'intervento verranno esaminati insieme al piano finanziario, che sarà sottoposto prossimamente all'approvazione del consiglio di amministrazione dell’Anas, unitamente al rinnovo della convenzione con la società autostradale Pedemontana Lombarda.
Traforo Autostradale del Frejus, galleria di sicurezza
Semaforo verde per la costruzione della galleria di sicurezza del Traforo Autostradale del Frejus. Il consiglio di amministrazione dell’Anas Spa ha approvato il progetto preliminare.
“Questi lavori – ha dichiarato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi – innalzeranno ulteriormente i livelli di sicurezza del Traforo grazie alla realizzazione di una galleria di dimensioni ridotte, collegata ogni 400 metri circa al tunnel stesso, che consentirà di migliorare gli interventi di soccorso e la fuga degli utenti in caso di incidenti, con indubbi riscontri positivi sul piano della sicurezza stradale e della qualità ambientale”.
“Per accelerare la realizzazione dell’opera – ha spiegato Pozzi - l’Anas ha prescritto quale modalità di lavori quella con scavo meccanizzato in quanto quest’ultima adotta una tecnologia che consente tempi di esecuzione notevolmente ridotti (61 mesi) e anche una riduzione dei costi”.
Il progetto preliminare ha ottenuto il parere favorevole dal Comitato di Sicurezza di ottobre a Modane e dalla Commissione Intergovernativa di novembre 2002. Le opere in questione sono inserite fra le infrastrutture strategiche del primo programma di cui alla delibera n.121/2002 e seguiranno adesso l’iter accelerato previsto dalla Legge Obiettivo.
La gara d’appalto per la progettazione definitiva e Direzione Lavori, esperita in base alla vigente normativa europea d’intesa con la Società Concessionaria francese, è in corso di svolgimento ed i risultati saranno a disposizione di un Comitato comune di costruzione recentemente costituito dalle due Società Concessionarie a termini dell’art. 9 della Convenzione internazionale italo francese del 1972. Nel quadro di una Direzione lavori congiunta, tale Comitato assicurerà il coordinamento delle Società per la redazione dei progetti e la realizzazione dei lavori.
L'ammontare globale di tutti i costi di costruzione è stimato in complessivi € 274.413.095,00. Alla copertura finanziaria del 50% di spettanza italiana, provvederà la Concessionaria mediante lo stanziamento di fondi connessi ai proventi da pedaggio.

A3 Napoli-Pompei-Salerno: lavori di ammodernamento
Parte l'ammodernamento dell'Autostrada Napoli-Pompeí-Salerno. Il consiglio di amministrazione dell'Anas ha approvato il progetto esecutivo inerente il tratto compreso tra il km. 5,690 e il km. 10,525 e adesso, quanto prima possibile, potranno iniziare le procedure di affidamento dei lavori.
L'opera, necessaria per il miglioramento della funzionalità e fruibilità dell'autostrada, è prevista tra gli investimenti dei piano finanziario allegato alla vigente Convenzione con la Società Concessionaria Autostrade Meridionali S.p.A.
L'intervento, che interessa i Comuni di Ercolano, Portici e S. Giorgio a Cremano, prevede principalmente l'ammodernamento della sezione autostradale, la realizzazione dei nuovo svincolo di Portici-Ercolano inclusa la nuova stazione, l'adeguamento dei sottovia e la realizzazione di 3 nuovi sottovia e di 3 cavalcavia, e la sostituzione delle barriere di sicurezza.
L'opera in esame, che verrà realizzata in totale autofinanziamento dalla Società Concessionaria, secondo la vigente Convenzione, è inserita nell'elenco delle priorità della Legge Obiettivo.
L'importo complessivo dell'opera risulta di € 70.824.434. L'Anas ha prescritto per l'ultimazione dei lavori un tempo utile ridotto dai 1242 proposti a 1100 giorni.

Accessibilità al Polo Fieristico di Milano
Via libera dell'Anas Spa alle opere di accessibilità al Polo Fieristico di Milano. Il consiglio di amministrazione dell'Anas ha approvato lo schema di convenzione aggiuntiva con le Società Autostrada Torino Milano S.p.A. e Società Autostrada Serravalle Milano Ponte Chiasso S.p.A., che prevede l'inserimento degli investimenti per la realizzazione delle infrastrutture nei piani finanziari delle due concessionarie (la quota di competenza della Società Autostrade S.p.A. è stata già inserita nella IV Convenzione Aggiuntiva - già approvata dal cda dell'Anas dei 5.12.2002 e sottoscritta in data 23.12.2002).
Le opere di accessibilità al Polo Fieristico di Rho-Pero (Milano) sono inserite dalla Delibera CIPE n. 121 dei 21 dicembre 2001, emanata in attuazione della Legge Obiettivo, tra le infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale.
La progettazione è stata redatta dalla Provincia di Milano. La Conferenza dei Servizi, nella sessione conclusiva dei 31 gennaio 2003, ha approvato il progetto definitivo di tali opere che interessano, per le rispettive quote di competenza, le società concessionarie autostradali Società Autostrade S.p.A. (22%), Società Autostrada Torino Milano S.p.A. (47%) e Società Autostrada Serravalle Milano Ponte Chiasso S.p.A. (31%).
Il costo dell’investimento complessivo ammonta a € 262.664.500. I contributi pubblici previsti sono pari a € 182.755.000 (Delibera Cipe 121/2001), la quota rimanente è a carico delle concessionarie.

Accessibilità all’Aeroporto di Malpensa
Sono ai nastri di partenza due nuove opere relative all’accessibilità dell’aeroporto di Malpensa. Il consiglio di amministrazione dell’Anas ha approvato il progetto preliminare relativo ai lavori di realizzazione del collegamento stradale tra la Statale11 a Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano, nonché della variante di Abbiategrasso lungo la Statale 494 (l'ammontare globale dei costi è stimato in € 215.805.550) e il progetto preliminare relativo ai lavori di costruzione del collegamento stradale tra Samarate ed il confine con la Provincia di Novara, nel tratto compreso tra l’autostrada A8 e la Statale 527 (l'ammontare globale dei costi è stimato in €93.002.758,99).
Entrambe le opere fanno parte del Sistema Integrato di accessibilità all'aeroporto di Malpensa 2000 e sono previste nell'accordo Stato-Regione Lombardia sottoscritto in data 30 marzo 1999. Esse seguiranno, per quanto riguarda le procedure, l’iter accelerato della Legge Obiettivo, in quanto sono state inserite nel "1° Programma Nazionale Infrastrutture Strategiche 2001".

Roma, 6 marzo 2003

Veneto, Venezia,

Inchiesta a Milano, l’Anas sospende i dipendenti coinvolti

La nuova Anas Spa ha rafforzato i servizi ispettivi interni e collabora attivamente con la magistratura e gli organi di sorveglianza
L’Anas Spa esprime “stupore e indignazione” per i fatti che hanno condotto agli arresti di alcuni dirigenti e tecnici della società da parte della Procura di Milano. Nell’augurio e nella speranza che la magistratura giudicante faccia presto chiarezza sui fatti oggetto dell’inchiesta, l’Anas sta agendo con “fermezza e durezza” nei confronti dei dipendenti coinvolti ed ha già adottato i necessari ed urgenti provvedimenti di sospensione cautelativa.
“L’Anas – continua la nota - non chiude gli occhi di fronte ai reati, ma collabora e collaborerà attivamente con la magistratura, affinché le piaghe del passato non si ripercuotano sul presente. Non è tollerabile che lo straordinario lavoro della nuova dirigenza e di migliaia di lavoratori, che ha portato in appena un anno ad ottenere risultati assolutamente brillanti, con un incremento rispetto al 2001 del + 169% per gli appalti e del +121% per i bandi di gara, possa essere inficiato da comportamenti che, se dimostrati veri, sono degni della massima censura”.
Nella certezza che in tempi brevi saranno chiarite le responsabilità, l’Anas attende “con serenità” l’esito dell’inchiesta ed esprime “piena fiducia nell’operato della magistratura”, assicurando che l’attuale dirigenza “esercita con rigore, nell’ambito dei suoi compiti e delle sue competenze, una attenta, continua azione di vigilanza e controllo, che si sviluppa in collaborazione con la magistratura e la polizia giudiziaria e anche grazie ai rafforzati servizi ispettivi interni”.
L’Anas, nel corso dell’ultimo anno, ha portato avanti con decisione un profondo lavoro di riorganizzazione e di ristrutturazione della società, creando un sistema di controllo interno e di monitoraggio dei lavori finalizzato a presidiare il rispetto di leggi e procedure, ed impegnandosi in una vasta opera continua di collaborazione con gli organismi preposti alla prevenzione del crimine.
Nel giugno del 2002 è stato istituito un apposito ufficio di Auditing Interno, col compito specifico di studiare, analizzare e verificare la liceità delle procedure eseguite ed in essere.
Successivamente, nella seduta del consiglio di amministrazione del 1° luglio 2002, l’Anas ha approvato una apposita “Dichiarazione di intenti” sulle linee guida relative alla gestione degli appalti, “finalizzate, a livello esterno, a garantire la massima correttezza nell’assegnazione e nello svolgimento degli appalti ed, a livello interno, a richiamare tutto il personale alla massima vigilanza affinché siano costantemente impediti atti illeciti, pretendendo da ogni dipendente il rigido rispetto delle norme di legge”.
Attraverso il suo Auditing Interno, l’Anas ha poi stretto rapporti informativi con il “Servizio per l’Alta Sorveglianza per le Grandi Opere” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con le Prefetture e con gli organismi istituzionali competenti al presidio della trasparenza e della legalità. Inoltre ha subito avviato una serie di monitoraggi su gare d’appalto, per verificare l’applicazione delle normative vigenti, curando il rispetto da parte delle strutture Anas dei modelli di organizzazione e di gestione atti a prevenire la commissione di reati, in adempimento alla più recenti normative in materia (D.lgs. 231/01).
Un’attività che ha già notevolmente migliorato l’efficacia e l’efficienza dei servizi ispettivi interni e delle attività di monitoraggio e che nei prossimi mesi garantirà un ulteriore innalzamento dei livelli di trasparenza e di controllo, sia nel meccanismo di affidamento dei lavori che in quello dell’esecuzione dei lavori.
L’Anas, infine, il 23 dicembre del 2002 ha siglato anche un protocollo d’intesa con le organizzazioni sindacali degli edili per contribuire ad evitare infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti, per assicurare la massima trasparenza, tempestività e celerità nell’esecuzione delle opere e per realizzare un efficace sistema di informazioni e relazioni sindacali.

Roma, 12 febbraio 2003

Sicilia, Palermo,

Catania-Siracusa, l’Anas approva il progetto esecutivo

Il Presidente Pozzi: ‘ E’ il più importante progetto esecutivo mai approvato dal cda dell’Anas. E’ un altro impegno per la Sicilia che va a buon fine’
Al via la realizzazione dell’asse autostradale Catania–Siracusa. Il Consiglio di amministrazione dell’Anas Spa ha approvato il progetto esecutivo dell’opera, che costerà complessivamente 804 milioni di euro. Nei prossimi giorni il progetto sarà esaminato dal Cipe per il finanziamento e subito dopo l’Anas potrà procedere alla pubblicazione del bando di gara per il Generale Contractor.

“E’ il più importante progetto esecutivo mai approvato dal consiglio di amministrazione dell’Anas.– ha dichiarato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi – E’ un altro impegno con la Regione Sicilia che va a buon fine. Si tratta di un’opera molto attesa dal territorio, che consentirà di proiettare la Sicilia e il Mezzogiorno verso il Mediterraneo e favorirà lo sviluppo dell’economia locale, garantendo ai cittadini migliori collegamenti e maggiore sicurezza stradale”.

La Catania-Siracusa rientra fra le infrastrutture strategiche individuate dalla Delibera Cipe 121 del 21/12/2001 (Legge obiettivo: 1° Programma delle infrastrutture strategiche), nell’ambito dell’asse autostradale Messina-Siracusa-Gela. L’opera è inserita anche nel Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) 2000-2006.
Il progetto approvato riguarda il completamento delle infrastrutture viarie di collegamento fra le città di Catania e di Siracusa con caratteristiche autostradali. Tale arteria, lunga circa 70 Km, è oggi costituita per circa 45 Km da strada a doppia carreggiata mentre per i restanti 25 Km da strada ad unica carreggiata. Su quest’ultimo tratto il notevole flusso di traffico e la presenza di incroci con la viabilità minore comporta uno scadimento del livello di servizio ed un notevole tasso di incidenti.
Il nuovo asse sarà lungo 25,148 km ed inizierà dalla Tangenziale Ovest di Catania, all’altezza di Passo Martino, fino alla SS 114 in corrispondenza dello svincolo di Villasmundo.

L'opera prevede, rispetto al relativo progetto definitivo, suddiviso in 5 lotti, la realizzazione di un unico lotto, che sarà messo in gara con il nuovo strumento del General Contractor.

Tra le opere d’arte più significative si evidenziano: i viadotti Simeto, Gornalunga, S. Leonardo, Agnone I e II, Porcaria, Mulinello; i ponti Benante, SS 194 Ragusana, Fosso Damiano, S. Calogero, S. Fratello; le gallerie naturali S. Demitri, Filippella, Agnone I, Agnone II, Serena; le gallerie artificiali Agnone III, Cozzo Battaglia, Campana, S. Fratello.

Per quanto riguarda i finanziamenti, sono già disponibili fondi statali e comunitari per 300 milioni di euro. La restante copertura finanziaria è assicurata dalla Delibera CIPE del dicembre 2001. Il tempo per l'esecuzione dell'opera è di 1600 giorni.

Roma, 3 aprile 2003

Sicilia, Palermo,

Agrigento, l’Anas apre al traffico nuovo tratto della SS 115

Il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi: ‘Impegno straordinario per la Sicilia. Nel 2003 in programma 365 milioni di lavori e appalto autostrada Catania-Siracusa’
Oggi l’Anas Spa ha aperto al traffico un nuovo tratto della Statale 115, da Palma di Montechiaro a Torre di Gaffe di Licata, alla presenza del Direttore dell’Anas Sicilia Salvatore Oliveri, dell’Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Sicilia Guglielmo Scammacca, del Presidente della Provincia di Agrigento Vincenzo Fontana e dei Sindaci di Palma di Montechiaro Gaetano Falsone e di Licata Giovanni Saito.
“Questa nuova opera si inserisce in un itinerario di grande rilevanza commerciale, industriale, agricola e turistica, visto che la Statale 115 collega tra di loro città come Trapani, Castelvetrano, Agrigento, Gela e Siracusa”, ha dichiarato da Roma il Presidente dell’Anas Spa Vincenzo Pozzi. “Il tratto realizzato – ha proseguito - ricadendo tra i centri di Palma di Montechiaro e Licata, dà continuità al tratto precedente, già ammodernato, ed è di fondamentale importanza per il rilancio delle attività inserite nella Piana di Licata. Inoltre sono stati elevati i livelli di sicurezza rendendo più scorrevole il tracciato ed eliminando molte curve pericolose su un’arteria nella quale in passato si sono verificati purtroppo molti incidenti”.
Nel corso della cerimonia, il Direttore dell’Anas Sicilia Salvatore Oliveri ha consegnato una targa ricordo alla vedova dell’Ingegner Vincenzo Coffaro che, “tragicamente scomparso in servizio nel settembre 2001, seguì come Direttore dei lavori tutta la realizzazione di questa arteria con grande competenza e senso del dovere”, esprimendo “la solidarietà dell’azienda alla famiglia” e aggiungendo che “a lui l’Anas ha voluto intitolare uno dei viadotti che sono su questo tratto di strada”.
Il Direttore dell’Anas Sicilia Oliveri ha anche annunciato che la società ha in programma altri lavori per l’ammodernamento della Statale 115: “L’Anas sta per mettere in gara altri 3 appalti relativi all’ammodernamento e alla messa in sicurezza della strada statale stessa, opere che avranno un costo complessivo lordo di 48 milioni di euro, ed è inoltre in corso di progettazione l’adeguamento strutturale del cavalcavia ferroviario al km 267,172, lavoro che avrà un costo complessivo di 2 milioni di euro”.
E’ stata anche l’occasione per fare il punto sull’impegno dell’Anas per la Sicilia. “Con il Piano Triennale 2002-2004 – ha detto il Direttore dell’Anas Sicilia, Salvatore Oliveri - l’Anas ha previsto ulteriori lavori sulle strade statali della Sicilia per circa 240 milioni di euro e cioè il 100% in più rispetto al precedente piano 2001-2003”.
Secondo il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi: “L’impegno dell’Anas per il Mezzogiorno e per la Sicilia si misura anche in bandi di gara e in appalti: nel 2002 abbiamo fatto registrare rispetto al 2001 il 121% in più per quanto riguarda i bandi di gara pubblicati e il 169% in più degli appalti aggiudicati. In particolare per la Sicilia nel corso del 2002 l’Anas ha attivato appalti e lavori a livello centrale per 226,9 milioni di euro per la Messina-Palermo, per la A19 Palermo-Catania, per la A29 Palermo-Mazara del Vallo, per la Caltanissetta-Gela e la messa in sicurezza di gallerie e per lavori di pronto intervento e altre opere minori utilizzando quasi esclusivamente fondi propri o fondi CIPE”.
Il Presidente Pozzi ha anche parlato dello stato di progettazione del nuovo sistema autostradale siciliano: “L’Anas ha concluso l’iter di progettazione definitiva del collegamento autostradale Catania-Siracusa, lungo 25 km, per un importo di 733 milioni di euro, per il quale è in via di completamento la progettazione esecutiva, che potrà condurre all’appalto dei lavori entro il 2003. E’ stato dato nuovo impulso alle progettazioni inerenti l’itinerario Nord-Sud (Gela-S.Stefano di Camastra), previsto dalla Legge Obiettivo, per un importo delle opere stimato in circa 700 milioni di euro, con possibilità concrete di appalto delle stesse su progettazione definitiva entro il 2003. Inoltre sono state espletate tutte le attività propedeutiche alla progettazione degli itinerari Palermo-Agrigento, Ragusa-Catania,Trapani-Mazara e Agrigento-Caltanissetta, il cui costo complessivo ammonta a circa 2.150 milioni di euro, e sono stati condotti i primi studi concreti sul completamento dell’anello autostradale costiero per il tratto Gela-Castelvetrano per un importo di 5.000 milioni di euro”.
Nel 2003 l’Anas aumenterà gli investimenti per la Sicilia. “L’Anas – ha spiegato il Presidente Pozzi - ha programmato di aprire cantieri nel 2003 per un importo globale di 364,750 milioni di euro per la manutenzione, l’adeguamento e la messa in sicurezza della A19 Palermo-Catania e della A29 Palermo-Mazara del Vallo-Trapani, per lavori sulla Statale Caltanissetta-Gela, per lavori sulla Statale Licodia Eubea-Libertina, per lavori sulle Statali 113,114,115 e 417, oltre a lavori vari di manutenzione straordinaria e ordinaria”.

Agrigento, 7 marzo 2003

Calabria, Catanzaro,

Salerno-Reggio Calabria, al via il bando di gara del secondo maxi lotto (1,2 miliardi di euro)

Il Presidente dell’Anas Pozzi: ‘Grazie al Ministro Lunardi abbiamo accelerato i tempi procedurali’
Al via il secondo maxilotto dei lavori di ammodernamento dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Il cda dell’Anas ha dato mandato al Presidente Vincenzo Pozzi di procedere alla pubblicazione sulla Gazzetta Europea del bando di gara, che ha un valore di 887,7 milioni di euro ma movimenterà complessivamente investimenti per 1 miliardo e 193,6 milioni di euro.

“Grazie al Ministro Lunardi abbiamo potuto accelerare i tempi dell’iter procedurale della gara - ha affermato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi - Questi lavori superano ogni record precedente per importo di gara e daranno un grande contributo non solo al settore dell’edilizia e all’economia calabrese ma anche alla crescita del Pil nazionale nel 2003”.

I lavori di ammodernamento riguardano il tratto della autostrada Salerno-Reggio Calabria che va dal km. 393,500 (svincolo di Gioia Tauro escluso) al km 423,300 (svincolo di Scilla escluso). Il Cda dell’Anas, dopo aver approvato il 6 febbraio scorso il progetto definitivo dell’opera, che accorpa i progetti definitivi di nove lotti dell’autostrada, ha preso atto dell’autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti a bandire la gara mediante affidamento a Contraente Generale, nelle more del relativo finanziamento Cipe.

Il progetto riguarda l’ammodernamento di circa 30 km di autostrada e comprende le seguenti opere d’arte maggiori: 2 svincoli (Palmi; Bagnara); 21 viadotti di cui i più significativi: allargamento del viadotto Sfalassà (grande luce da 376 m) e nuovo viadotto Favazzina; 13 gallerie.
Il tempo di realizzazione dei lavori dell’intera opera è di 1460 giorni.

Roma, 24 marzo 2003

Appalti e Ue, l’Anas precisa:le procedure di infrazione riguardano le precedenti gestioni

L’attuale dirigenza applica agli appalti la normativa europea
In riferimento alle notizie apparse sulla stampa, relative a due procedure d’infrazione aperte dalla Commissione europea, l’Anas comunica che gli appalti in questione furono assegnati sotto le precedenti gestioni.

La prima procedura d’infrazione riguarda sei avvisi aventi ad oggetto l’affidamento di servizi di assistenza tecnica alla progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di ammodernamento della Statale 106 Jonica, che risalgono al 1992 e furono assegnati senza gara europea. Tre servizi di assistenza alla progettazione definitiva sono stati già ultimati e per essi l’Anas è tenuta giuridicamente a onorare gli impegni precedentemente presi. Per quanto riguarda i rimanenti servizi di assistenza al progetto esecutivo, l’Anas aveva già deciso di non dare corso alla formalizzazione di tali incarichi, in ottemperanza a quanto stabilito dalla Commissione Europea.

L’altra procedura d’infrazione riguarda non tanto l’appalto relativo alla realizzazione di un’opera di collegamento in tunnel (sottopasso) nell’ambito dei lavori di allacciamento del porto di Olbia alla viabilità esterna, che risale all’inizio degli anni Novanta, quanto invece la non esplicitazione da parte degli allora dirigenti dell’Anas delle motivazioni che avevano indotto a ritenere non necessario il ricorso alla gara europea. A tal proposito, l’attuale dirigenza dell’Anas informa che ha comunicato alle Autorità tali motivazioni. L’Anas ritiene che non fosse necessaria una gara europea per l’affidamento dei lavori in quanto la realizzazione delle opere in variante era contenuta nello stesso progetto relativo all’atto principalmente affidato (la realizzazione dello svincolo per l’Isola Bianca-Porto di Olbia). Inoltre, l’affidamento del progetto a due diversi esecutori avrebbe innescato problemi di natura logistico-organizzativa e di ripartizione delle responsabilità, poiché i due lavori interessano entrambi il centro di Olbia e strade inserite nel contesto urbano, per cui solo un unico esecutore è in grado di programmare le diverse lavorazioni. I due lavori sono strettamente collegati: in particolare, le rampe di collegamento fra il viadotto lato aeroporto e il tunnel, e il viadotto di svincolo lato Palau e il tunnel, non possono essere completate se non in concomitanza con i lavori di realizzazione del tunnel stesso. Peraltro lo svincolo per l’Isola Bianca-Porto di Olbia è praticamente ultimato, con un avanzamento lavori pari al 96% (restano da ultimare solo le rampe di unione con la galleria). I lavori di completamento del tunnel hanno un avanzamento del 95%, e in passato hanno avuto un rallentamento soltanto a causa del ritrovamento di importanti reperti archeologici (navi romane). Entro aprile entrambi i lavori saranno completati e, dopo la realizzazione degli impianti di ventilazione e di sicurezza della galleria, le rampe dello svincolo e il tunnel saranno aperti traffico.

L’Anas precisa infine che l’attuale dirigenza applica la normativa europea in materia di appalti e, a decorrere dal 10 dicembre 2002, cioè ben prima che emergessero i rilievi della Commissione europea, ha pubblicato 9 bandi di gara sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea aventi ad oggetto proprio l’affidamento di servizi tecnici di supporto alla progettazione.

Roma, 21 febbraio 2003

Lombardia, Milano,

Anas, la sede di Milano non fu venduta sottocosto

Per il nuovo immobile acquistato dall’Anas, è stata pagata la stessa cifra offerta in sede di gara
In riferimento alle notizie apparse sulla stampa, relative alla presunta vendita sottocosto da parte dell’Anas della sua sede milanese all’Università Bocconi di Milano, l’Anas Spa precisa che “tutto è avvenuto alla luce del sole e in base ai valori immobiliari di mercato”.

‘La trattativa con l’Università Bocconi fu avviata dall’Anas nel settembre del 1998, tenuto conto dell’esigenza di individuare una nuova sede del Compartimento della Lombardia, confacente alle nuove esigenze sorte in seguito al processo di regionalizzazione delle strade. Dopo una prima perizia sul valore dell’immobile (stimato in 25,5 miliardi di lire), non giudicata soddisfacente, il consiglio di amministrazione dell’epoca affidò la valutazione dell’immobile all’Ufficio Tecnico Erariale di Milano del Ministero delle Finanze, che stabilì il prezzo corretto di vendita in 29 miliardi e 400 milioni di lire, attribuendo all’immobile il valore massimo della zona, pari a 4,5 milioni di lire a mq. La vendita dell’immobile di proprietà dell’Anas, in piazza Sraffa n. 11/13 a Milano, fu approvata dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente il 17 aprile del 2000, dopo un lungo periodo di negoziazione con l’Università Bocconi di Milano, e nel contratto fu concordata la possibilità da parte dell’Anas di poter continuare ad utilizzare l’immobile fino al 31 dicembre del 2002, riconoscendo all’Università un canone di occupazione pari a 150 milioni di lire al mese, da scalare sul prezzo di vendita dalla Bocconi all’Anas per ogni mese di mancato utilizzo. Il consigliere di amministrazione Lanfranco Senn, unico docente della Bocconi nell’ambito consiliare, si allontanò dalla seduta, astenendosi dal partecipare sia alla trattazione dell’argomento che alla successiva votazione per motivi di “potenziale conflitto di interessi’.

Nel novembre del 2001, il Commissario dell’Anas Vincenzo Pozzi, appena nominato dal Governo, venne informato che nel dicembre del 2002 sarebbe scaduto il contratto di affitto con l’Università Bocconi ed aprì immediatamente una contrattazione con l’amministrazione dell’Università al fine di ottenere una dilazione dei tempi, visto che la precedente amministrazione non aveva ancora individuato una nuova sede dell’Anas.
Tra il maggio e il giugno del 2002, finalmente si arrivò ad un accordo, per cui si diede corso all’effettiva volontà da parte dell’Anas di reperire o costruire un immobile atto alle proprie esigenze.

L’Anas nel frattempo aveva lanciato una pubblica indagine di mercato per raccogliere le migliori offerte di immobili, nominando una commissione con il compito di valutarle e, in ogni caso, di accertare la compatibilità delle due alternative (costruzione ex novo di un immobile oppure acquisto di una nuova sede e sua ristrutturazione) con l’urgenza da parte dell’Ente di fruire degli spazi e di lasciare gli uffici di piazza Sraffa.
Una delle opzioni prese in considerazione fu quella di costruire ex novo un immobile nell’area demaniale posta nella zona di Rogoredo (periferia sud-est di Milano), dove attualmente esiste una autorimessa dell’Anas.
La commissione valutò che la ristrutturazione di un immobile avrebbe comportato un tempo nettamente inferiore rispetto alla costruzione ex novo e individuò un immobile da acquisire per un valore di circa 15 milioni di euro.
A rendere comunque impossibile la costruzione ex novo di un immobile, al di là delle difficoltà di carattere architettonico, dovute alla particolare conformazione dell’area, intervenne la decisione del Comune di Milano di non concedere né la licenza edilizia per l’area né le necessarie variazioni al piano urbanistico, ritenendo più utile per l’espansione dell’area agevolare l’ampliamento dell’attuale stazione ferroviaria.

Nel frattempo la SCIP S.r.l. (Società di Cartolarizzazione Immobili Pubblici), su incarico del Ministero del Tesoro, aveva indetto un’asta pubblica per un immobile sito in via C. D’Ascanio in Milano. L’immobile, che era di proprietà dell’Inpdap, era stato costruito dall’immobiliarista Ligresti nel 1992 e venduto all’istituto per la cifra di 22 miliardi di lire dell’epoca. Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas, giudicando la zona di particolare interesse logistico-organizzativo per l’Ente e avendo verificato il consenso del personale al trasferimento, decise di partecipare all’asta, fissando il proprio prezzo di offerta in 6 milioni di euro.
All’asta parteciparono soltanto 2 società: l’Anas e la Banca Profilo, attraverso una sua partecipata (Immobiliare Missaglia S.r.l.). L’Anas offrì 6 milioni di euro, mentre Banca Profilo si fermò a quota 4,686 milioni di euro. L’offerta dell’Anas venne giudicata vincente, ma Banca Profilo fece ricorso contro tale decisione perché, a suo avviso, l’offerta economica non era stata presentata in modo rituale e il notaio, nelle ore successive, in rettifica di quanto stabilito in seduta pubblica, dichiarò l’istituto bancario aggiudicatario dell’asta.
L’Anas procedette immediatamente a diffidare il notaio e la SCIP dal procedere all’aggiudicazione definitiva all’altro concorrente e, subito dopo la stipula del contratto a favore dell’Immobiliare Missaglia S.r.l., ricorse al Tar del Lazio per l’annullamento delle procedure di gara.
Il dirigente dell’Anas incaricato di seguire la presentazione dell’offerta presentò le sue dimissioni, che vennero accettate.
Nelle more del ricorso, al fine di conseguire comunque le finalità poste a base dell’operazione, senza ulteriori oneri finanziari rispetto a quelli previsti, l’Anas aprì una trattativa con l’istituto bancario che accettò di trasferire la proprietà dell’immobile all’Ente per lo stesso prezzo indicato nella sua offerta, cioè 6 milioni di euro, a fronte della rinuncia dell’Anas al procedimento promosso davanti al Tar del Lazio.

La ristrutturazione dell’immobile, che deve tener conto delle attività che intende svolgere l’Anas in Lombardia e del previsto adeguamento del personale, sarà eseguita entro 6 mesi dall’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Anas del progetto di ristrutturazione, che è ancora in corso di redazione’.

Roma, 17 marzo 2003

ANAS PORTE APERTE

Poteri e budget straordinario per 11 superispettori. Un codice etico e nuove procedure

“L’Anas vuole continuare il serio processo di rinnovamento interno avviato dalla nuova dirigenza, in stretto accordo con il Governo”. Lo ha dichiarato il Presidente dell’Anas, Vincenzo Pozzi, a conclusione del Consiglio di Amministrazione della Società. “Non siamo all’anno zero. Nel corso di appena un anno - ha ricordato Pozzi - abbiamo avviato con decisione la riorganizzazione e la ristrutturazione della Società. Il nuovo vertice dell’Anas ha già avvicendato 124 dirigenti e funzionari, provvedendo al turn over dei capi dei compartimenti regionali di Marche, Puglia, Molise, Toscana, Basilicata, Sicilia, Lazio, Veneto, Liguria, Abruzzo, Campania, Calabria. Anche l’Ufficio Speciale della Salerno-Reggio Calabria da pochi mesi ha un nuovo responsabile. Oggi stesso sono stati avvicendati tre dirigenti, e sono stati nominati a Torino un nuovo capo compartimento dell’Anas Piemonte, l’ing. Vincenzo Perra, e due nuovi dirigenti”.

“Non è tollerabile che venga sottovalutato - ha aggiunto Pozzi - lo straordinario lavoro della nuova dirigenza e di oltre 6 mila funzionari, impiegati, tecnici in tutt’Italia, che hanno conseguito in appena un anno risultati assolutamente brillanti, riconosciuti dal Ministro Lunardi, dal vice Ministro Martinat, da autorevoli membri dell’Esecutivo e del Parlamento. Tutti gli osservatori, dal Cnel al Cresme, sono concordi nel valutare positivamente il rilancio di importanti opere pubbliche, ferme da tempo. Basta citare lo sblocco della Variante di Valico, del Passante di Mestre e della BRE-BE-MI, l’accelerazione dei lavori in corso e il lancio di due maxi bandi per la Salerno-Reggio Calabria. Rispetto al 2001 l’incremento per gli appalti è stato del 169% per gli appalti e del 121% per i bandi di gara. Il nostro lavoro non può essere inficiato da pochi personaggi che - se le accuse saranno validate dal giudizio dei tribunali (a Milano come altrove) - potremmo definire uomini senza scrupoli che tradiscono il lavoro collettivo”.

“Il lavoro intensissimo per garantire la correttezza dell’Anas - ha ricordato Pozzi - è scandito da date e da fatti. Il 7 luglio dello scorso anno abbiamo varato una Dichiarazione Deontologica di Intenti, base fondamentale per consentire ad una équipe di giuristi, guidata dal prof. Fiorella, di predisporre un vero e proprio Codice Etico della Società, formato dalla bellezza di 13 volumi. Lo scorso 6 febbraio il Consiglio – ha sostenuto Pozzi- avrebbe dovuto approvare il complesso lavoro dei giuristi, ma la grande quantità di argomenti all’o.d.g. consigliò di rinviare ad oggi la discussione e l’approvazione del testo. Il Codice etico è finalizzato a garantire la massima correttezza nell’assegnazione e nello svolgimento degli appalti e a pretendere da ogni dipendente il rigido rispetto delle norme di legge”.

“Io stesso – ha proseguito Pozzi - mi sono personalmente impegnato ad incontrare numerosi Prefetti, per dare vita ad accordi utili alla creazione di una ‘camera’ virtuale e fisica dove si possano scambiare informazioni, al di là di quanto stabilito dalle leggi, tra l’Anas e rappresentanti degli organismi giudiziari e di polizia”.

“Mi piace ricordare - ha continuato Pozzi - che il contributo dell’Anas è stato utile per perfezionare l’accordo tra il ministero dell’Interno e quello delle Infrastrutture, accordo dal quale è nato “Servizio per l’Alta Sorveglianza per le Grandi Opere” del Ministero delle Infrastrutture”.

Il Presidente dell’Anas, ha incontrato in mattinata i capi di 19 compartimenti e dei quattro Uffici Speciali, che assieme ai Direttori Centrali rappresentano il top management della Società. Pozzi ha affermato: “Desideriamo che i nostri capi compartimento aumentino le loro competenze: da ottimi ingegneri progettisti e direttori di lavori, quali sono debbono divenire manager di una azienda importante per il Paese quale è l’Anas, divenuta nello scorso dicembre SpA. I capi compartimento, che rappresentano l’ossatura territoriale dell’Anas debbono aiutarci ad eliminare entro sei mesi – come ho dichiarato in Parlamento - eventuali sacche di inefficienza ed illiceità. Potranno contare su tutto il sostegno mio e del Consiglio di Amministrazione”.

Il presidente dell’Anas ha proseguito: “Ho spiegato ai dirigenti che hanno a disposizione strumenti ancora più incisivi per proseguire il rinnovamento della società, rafforzare ulteriormente il sistema dei controlli interni e modificare - ove necessario - le procedure di affidamento dei lavori, rendendole ancora più sicure”. Il Consiglio, infatti, ha unanimemente approvato anche il rafforzamento del servizio di Auditing Interno, che già opera dal giugno dello scorso anno, e che sarà potenziato da una task-force di 11 superispettori con amplissimi poteri di vigilanza e di controllo, compresa la possibilità di verifiche ed indagini a campione. Il Consiglio di Amministrazione ha stabilito di mettere a disposizione dell’Auditing un budget straordinario, affinché la struttura sia messa in condizione di agire in profondità ed avere tutti i mezzi necessari per conseguire nei tempi previsti gli obiettivi tecnici e non solo tecnici che gli sono stati assegnati, studiando, analizzando e verificando i conti, i contratti e la liceità delle procedure di appalto eseguite ed in essere. L’Auditing avrà a disposizione anche una banca dati in grado di raccogliere e confrontare i dati relativi a tutti gli appalti Anas, in modo da poter verificare eventuali anomalie negli affidamenti dei lavori.

“Ci siamo dati 6 mesi di tempo per conseguire nell’Anas i positivi risultati di un profondo sforzo di efficienza e di lealtà verso l’azienda, le istituzioni, verso il Paese”, ha sostenuto Pozzi alla fine del Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di amministrazione, dopo aver commissariato negli scorsi giorni la sede lombarda dell’Anas, ha inoltre deciso di incaricare l’avvocato milanese Daniele Ripamonti di costituirsi in nome e per conto dell’Anas quale “parte offesa” nel procedimento aperto dalla magistratura contro i funzionari e gli imprenditori coinvolti nell’inchiesta.

Roma, 20 febbraio 2003

Lombardia, Milano,

L’impegno dell’Anas per la Lombardia

Il Direttore Generale dell’Anas Francesco Sabato: ‘Abbiamo avviato investimenti per più di 8 miliardi di euro per la rete viaria lombarda’
“L’Anas ha dato un rilevante contributo al rilancio delle opere pubbliche in Lombardia”. E’ quanto ha affermato oggi a Milano il Direttore Generale dell’Anas Spa Francesco Sabato, intervenuto alla tavola rotonda svoltasi in occasione della presentazione dei risultati dell’Indagine Origine/Destinazione promossa dalla Regione Lombardia. “Anche grazie alla proficua collaborazione con la Regione e con gli enti locali – ha proseguito il Direttore Generale Francesco Sabato - tra opere sbloccate e progetti approvati di lavori sia stradali che autostradali, l’Anas ha avviato per la Lombardia investimenti per più di 8 miliardi di euro”.

“Negli ultimi mesi– ha spiegato il Direttore Generale dell’Anas Spa Francesco Sabato – l’Anas ha prodotto un impegno eccezionale per migliorare il sistema stradale della Regione Lombardia e per decongestionare il nodo di Milano”.
A marzo l’Anas ha infatti approvato il progetto preliminare della Pedemontana Lombarda (oltre 3 miliardi di euro), il progetto definitivo per i lavori di accessibilità al Polo Fieristico di Rho-Pero (circa 262 milioni di euro), il progetto definitivo del raccordo autostradale tra l’Autostrada A4 e la Valtrompia (739,4 milioni di euro) e, per quanto riguarda il sistema di accesso stradale e autostradale all’aereoporto di Malpensa, i progetti preliminari relativi ai lavori di realizzazione del collegamento stradale tra la Statale 11 a Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano, nonché della variante di Abbiategrasso lungo la Statale 494 e del collegamento stradale tra Samarate ed il confine con la Provincia di Novara ( circa 308 milioni di euro).

Sempre per quanto riguarda Malpensa, è attualmente in corso la gara d’appalto relativa ai lavori della Boffalora-Malpensa (circa 261 milioni di euro) ed è stato redatto il progetto preliminare della Variante alla SS 33 Rho-Gallarate, per cui è in corso lo studio di impatto ambientale.
L’Anas sta poi accelerando la progettazione di tutte le altre opere previste dall’accordo di programma quadro per Malpensa con la Regione e la SEA del 1999.

L’Anas ha inoltre in corso le procedure di affidamento dei lavori della BreBeMi (circa 1.290 milioni di euro), sta esaminando il progetto preliminare della Tangenziale est esterna di Milano e ha varato un piano di potenziamento e riqualificazione dell’intera viabilità della Valtellina e della Valchiavenna (1300 milioni di euro).

Per quanto riguarda gli interventi sulla viabilità statale, l’Anas sta realizzando 16 lavori per un importo complessivo di circa 809 milioni di euro.
L’Anas ha infine in corso le procedure di appalto per la realizzazione della connessione tra la SS 36 e il Sistema Autostradale di Milano nei Comuni di Monza e Cinisello Balsamo (160 milioni di euro).

Milano, 7 aprile 2003

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