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Monitoraggio di ponti e viadotti tramite sensori

Anas ha la priorità di sorvegliare la rete stradale di competenza al fine di valutare le condizioni presenti e future delle parti che compongono l’infrastruttura, per definire le attività di manutenzione con identificazione degli interventi, dei costi e dei tempi associati. L’obiettivo è quello di innalzare il livello della sicurezza delle strutture, la sicurezza dell’utenza e l’ottimizzazione dei costi di gestione e dei tempi d’intervento.

Nasce in questo contesto l’esigenza di adottare una piattaforma di monitoraggio di ponti e viadotti basata su tre elementi:

  • Installazione di sistemi locali di rilevazione dei parametri di interesse;
  • Applicazione di algoritmi di analisi di tali parametri;
  • Sistema centralizzato che permetta il monitoraggio e la gestione a livello nazionale e la raccolta di tutti i dati di interesse tecnico.

 

Foto autostrada A2 viadotto Favazzina

 

Per realizzare questo piano, denominato Programma SHM (Structural Health Monitoring) Anas ha avuto accesso a 275 milioni di euro nell’ambito del “Fondo Complementare” connesso al PNRR.

Nel corso del 2022 hanno quindi preso il via le gare d’appalto per il monitoraggio tramite sensoristica di mille ponti e viadotti lungo la rete Anas.

Di seguito la suddivisione su base regionale dei ponti: scarica il pdf

infografica mille ponti

I criteri adottati nella selezione delle opere sono i seguenti:

  • Opere appartenenti alla Rete SNIT 1° Livello e TEN su strade principalmente di tipo A (autostrada) e B (strada extraurbana principale) e in alcuni casi tipo C (strada extraurbana secondaria);
  • Opere aventi, in prevalenza, un valore di TGM per veicoli “pesanti – fino 44 tonnellate” superiore a 700;
  • Luce della campata maggiore superiore a 20 m;
  • Indice dello stato dell'opera, secondo modello ispettivo Anas che prevede anomalia media, medio-alta e alta;
  • Opere prevalentemente con impalcati in CAP - Calcestruzzo armato precompresso;
  • Opere in esercizio da oltre 50 anni.

 

SS27 viadotto La Clusaz

 

Il Programma SHM

Anas attuerà la governance dell’intero Programma SHM che prevede la messa a punto di un sistema integrato di censimento, classificazione e gestione dei rischi e di monitoraggio dinamico delle infrastrutture, comprensivo di 5 macro interventi che consentiranno “di virtualizzare” le opere:

  1. piattaforma per la gestione delle attività ispettive;
  2. piattaforma per il monitoraggio dello stato di salute delle opere;
  3. attività di rilievo delle opere e la creazione di modelli informativi BIM (Building Information Modeling);
  4. installazione di impianti e sensori di campo per il monitoraggio infrastrutturale;
  5. servizi di connettività per la trasmissione dati dal campo ai sistemi centrali.

 

Il Programma SHM consente un controllo molto più ampio su tutto il processo di monitoraggio dello stato di salute delle infrastrutture, consentendo la piena integrazione con i protocolli manutentivi attraverso l’utilizzo di una banca dati centralizzata delle opere d’arte (ponti e viadotti). L’acquisizione costante delle informazioni relative allo stato di queste opere consentirà, inoltre, attraverso l’applicazione di algoritmi di Intelligenza Artificiale, la definizione di processi di manutenzione predittiva.  

 

Maggiori dettagli sul Programma SHM sono disponibili nel video: