Anas chiude il 2019 con un incremento dei bandi di gara del 67% rispetto al 2018 per un valore complessivo di 4,7 miliardi di euro. Nel corso dell’anno si è registrata una crescita rilevante negli investimenti in manutenzione programmata, attestati a 665 milioni di euro, +16% rispetto all’anno precedente, inoltre sono stati sbloccati o riavviati cantieri per 2,5 miliardi di euro.
I risultati di gestione parlano di un anno segnato dalla crisi del settore che ha coinvolto diverse aziende impegnate nella realizzazione delle nostre commesse. La produzione complessiva di Anas nel 2019 è stata pari a 1,09 miliardi di euro, con solo un lieve aumento - rispetto al valore del 2018 pari a 1,07 miliardi di euro - proprio a causa dell’impatto della crisi delle aziende di settore e alle criticità legate all’iter autorizzativo delle opere. Le principali 20 commesse in sofferenza, infatti, incidono per il 72% rispetto al portafoglio lavori complessivo. Al fine di ridurre l’impatto negativo di queste criticità sulla produzione lavori, Anas ha messo in campo una serie di azioni volte a sostenere il settore.
A causa di due eventi straordinari, non riconducibili alla gestione operativa di Anas, il bilancio 2019 rileva una perdita di 71 milioni. In assenza di tali fenomeni il bilancio di Anas avrebbe chiuso in utile, in linea con gli obiettivi ed il percorso sviluppato in questi anni dall’azienda e con la capacità strutturale che Anas ha di generare reddito tramite la gestione caratteristica (MOL positivo di 128 milioni). I due eventi non prevedibili e risultanti dall’azione di enti sovraordinati fanno riferimento al decreto-legge n. 123 del 24 ottobre 2019, che ha rinnovato le azioni del Governo a favore dei territori colpiti dal sisma dell’Italia centrale del 2016, che ha disposto lo spostamento della scadenza delle rate dovute ad Anas per il 2017 e il 2018 da Autostrada dei Parchi, e alle sentenze del Consiglio di Stato del 29 ottobre 2019 hanno dichiarato inefficace il contratto di cessione di azioni della concessionaria autostradale Sitaf SpA sottoscritto nel 2014 tra Comune di Torino, Provincia di Torino ed Anas.
I PRINCIPALI NUMERI 2019 | |||
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Risultato d’esercizio | Ricavi totali | Margine Operativo Lordo (EBITDA) | Investimenti |
-71 €/Mln | 2.163 €/Mln | 128 €/Mln | 1.090 €/Mln |
Il 2019 è stato un anno di sfide importanti, che ha visto Anas nel ruolo di player nazionale di infrastrutture e mobilità, focalizzato su innovazione, sicurezza ed efficienza, al servizio del pubblico e del sistema economico nazionale.
È stata approvata una rimodulazione del Contratto di Programma 2016/2020 che ha determinato una significativa iniezione di risorse che ci permetterà di sviluppare ulteriormente la nostra strategia di investimento incentrata sullo sviluppo della connettività del Paese tramite interventi di manutenzione programmata e di potenziamento della rete stradale. Gli investimenti programmati hanno raggiunto la quota di circa 30 miliardi: il CdP 2016-2020 è passato, infatti, da 23,4 miliardi a un totale di 29,9 miliardi di investimenti. Questi importi testimoniano anche la fiducia nei confronti di Anas e la forte attenzione del Paese per il rilancio del settore. Nel dettaglio: 15,9 miliardi (+44% rispetto a prima), pari al 53% del Piano complessivo, vanno alla manutenzione programmata, adeguamento e messa in sicurezza della rete; 14 miliardi, pari al 47%, sono destinati a nuove opere e completamenti itinerari.
Per meglio garantire la riuscita della nostra mission, è stata completata e portata a regime una riorganizzazione della struttura aziendale allo scopo di assicurare una razionalizzazione dei processi, una maggiore rapidità decisionale e una riduzione dei costi di gestione. È stato inoltre potenziato il presidio sul territorio su tre fronti: la manutenzione della rete, la realizzazione di nuove opere e le attività amministrative e gestionali. Anas gestisce oltre 30.000 km di rete stradale e autostradale con oltre 14.000 ponti e 1.900 gallerie e la struttura territoriale rappresenta un punto di forza determinante per l’azienda. Il territorio è stato suddiviso in 16 Strutture Territoriali, secondo criteri di omogeneità, funzionalità, economicità e forte attenzione nel garantire un efficace presidio del territorio e dei processi. Tutto è stato realizzato con l’obiettivo di aumentare l’efficienza dei processi, ottimizzando la qualità del lavoro e soprattutto valorizzando il personale interno. Elemento qualificante di questo processo è stato poi il forte potenziamento del personale tecnico, sia ad elevato livello formativo che nelle fasce intermedie. Ciò ha permesso di aumentare in modo significativo le competenze di programmazione e progettazione e di ingegneria della manutenzione, ma anche di rafforzare il presidio operativo della rete con personale su strada, a beneficio dell’asset management e della sicurezza degli utenti. Il potenziamento delle risorse ha riguardato nel 2019 nel complesso nuove assunzioni per 1.250 unità, di cui poco più della metà con contratto a tempo indeterminato.
Un capitolo che ha segnato in maniera particolare l’attività della nostra Azienda, è quello del rientro strade. Ad oggi sono rientrati sotto la gestione di Anas 3.500 km di strade regionali e provinciali. Abbiamo inoltre avviato l’iter per la riclassificazione di ulteriori 3.700 km di rete per la Regione Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana. Nella maggior parte dei casi si tratta di strade che richiedono interventi urgenti. Nel 2019 abbiamo previsto un investimento di circa 1,1 miliardi per interventi di manutenzione programmata finalizzati alla messa in sicurezza e alla riqualificazione di questa rete, con l’obiettivo di garantire una gestione più omogenea a vantaggio della viabilità.
In particolare nel corso del 2019 è proseguita l’attività di sorveglianza sulle opere d’arte presenti sulla nostra rete: abbiamo effettuato sui 14.644 ponti e viadotti di nostra gestione, 51mila ispezioni trimestrali e 3.900 ispezioni principali-approfondite, che vengono svolte annualmente. Abbiamo quindi completato il grande piano di gare per la manutenzione di ponti e viadotti, del valore di oltre 1,3 miliardi di euro, e pubblicato complessivamente 80 bandi di gara per la manutenzione di ponti e viadotti su tutto il territorio nazionale. È stato avviato un progetto per il monitoraggio strumentale di ponti e viadotti, con l’obiettivo di effettuare, tramite sensori, misurazioni in continuo delle caratteristiche dinamiche delle opere per individuare eventuali variazioni del comportamento strutturale. I sensori integreranno le periodiche attività di sorveglianza eseguite dai tecnici Anas. Saranno circa 100 le opere oggetto di monitoraggio strumentale, selezionate sulla base dell'importanza dell'itinerario servito, delle caratteristiche geometrico-strutturali nonché della posizione geografica, in relazione alla pericolosità sismica e idraulica del territorio. Le misure acquisite dai sensori accelerometrici saranno analizzate da un software dedicato all’elaborazione dei dati e alla determinazione delle proprietà dinamiche della struttura; il software sarà sviluppato, con il coinvolgimento delle Università italiane, in parallelo alle attività di installazione dei sensori.