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Creazione di valore condiviso

Le nostre attività si basano sul presupposto imprescindibile del rispetto delle istanze di tutti gli stakeholder, interni ed esterni, con i quali ci troviamo quotidianamente a collaborare. Ciò avviene, in particolar modo, nel processo di realizzazione di una nuova opera, dalle prime fasi progettuali alle fasi realizzative, e fino al completamento e all’attivazione vera e propria dell’infrastruttura. Ne dobbiamo tenere conto, fare tutti gli approfondimenti progettuali necessari, al fine di generare reali opportunità di sviluppo.

 

I nostri stakeholder

I soggetti che ricoprono un ruolo chiave nel rendere possibile il raggiungimento dei nostri obiettivi aziendali e che sono i principali destinatari, diretti o indiretti, del valore creato dalle nostre attività ma anche degli impatti generati, sono i nostri stakeholder. 

Mappiamo gli stakeholder chiave classificandoli attraverso una matrice di posizionamento di interesse e/o conoscenza/grado di influenza reciproca, che tiene conto delle macro-attività che hanno ricadute socio-ambientali significative per Anas e per il territorio.

 

Analisi di Materialità

Anas, insieme alle Società del Gruppo FS, ogni anno aggiorna l’Analisi di Materialità, un concetto centrale nell’ambito della sostenibilità che ci guida nella comprensione e nella gestione efficace delle decisioni strategiche aziendali, partendo dall’identificazione e prioritizzazione delle tematiche ambientali, sociali e di governance che sono realmente “materiali”, ovvero più rilevanti, per noi e per i nostri stakeholder.

Con l’entrata in vigore della nuova “Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD” (Direttiva UE 2022/2464), adottata per rendere le organizzazioni più responsabili da punto di vista della comunicazione pubblica sulle questioni di sostenibilità, vige l’obbligo di rendicontare (secondo gli “European Sustainability Reporting Standards” - ESRS) e divulgare le proprie informazioni di impatto sociale e ambientale associate a tali temi.

In virtù di tale evoluzione normativa, dal 2024 il Processo di Materialità del Gruppo considera la Doppia Materialità promuovendo, quindi, una valutazione integrata degli impatti generati, sulle persone e sull’ambiente, o subiti, riconoscendo che quest’ultimi possono avere un effetto sulle performance finanziarie ed extra-finanziarie di Anas.

Il nuovo processo di materialità si svolge attraverso più fasi:

  1. Analisi del contesto: per la comprensione del contesto, interno ed esterno, attraverso una mappatura della catena del valore (insieme delle attività che si realizzano a monte e valle, delle risorse impiegate e delle relazioni commerciali, relative al business model di Anas).
  2. Prioritizzazione degli Stakeholder: per ordinare gli stakeholder interni ed esterni di Anas, sulla base di criteri definiti dagli standard ESRS dell’EFRAG e i GRI Universal (attuale framework di riferimento del Report di Sostenibilità), al fine di identificare la rilevanza di ciascuna categoria e il miglior metodo di engagement.
  3. Prioritizzazione dei Temi materiali: per comprendere le tematiche prioritarie per l’organizzazione e per i suoi stakeholder, attraverso la realizzazione di attività ad hoc o la valorizzazione dei risultati di iniziative di engagement già svolte e/o documenti già prodotti.
  4. Valutazione degli IRO – Impact Risk Opportunity: per determinare quali Impatti/Rischi/Opportunità, mappati in relazione ai temi di sostenibilità individuati, risultino effettivamente materiali per Anas sia dal punto di vista dell’impact materiality (effetti su persone e/o ambiente correlati alle nostre operazioni), sia dal punto di vista della financial materiality (effetti, in termini di rischi e opportunità, sulle nostre performance finanziarie).
  5. Analisi dei risultati e Reporting di Sostenibilità: per rappresentare i risultati dell’analisi di materialità e aggiornare la relativa reportistica, secondo le disposizioni fornite dagli standard ESRS e dalla «Materiality assessment implementation guidance» pubblicata dall’EFRAG.