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Tangenziale di Bologna, Ciucci: “Bene la terza corsia dinamica. La soluzione definitiva verrà dalla realizzazione del Passante nord”

Tangenziale di Bologna, Ciucci: “Bene la terza corsia dinamica. La soluzione definitiva verrà dalla realizzazione del Passante nord”

La variante all’attuale tracciato autostradale avrà un’estensione di circa 42 km, collocandosi a circa 10 km di distanza dalla città

“La realizzazione della terza corsia dinamica sull’autostrada A14 è molto importante, perché consentirà di migliorare da subito la mobilità e la situazione del traffico in un nodo strategico della rete dei trasporti italiani, qual è appunto quello di Bologna. Siamo però consapevoli che si tratta di una soluzione utile per l’utenza ma che non è né strutturale né di lungo periodo”, ha dichiarato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci in occasione di cerimonia di inaugurazione, in programma a Bologna.

“Siamo impegnati con le Istituzioni locali a mettere in opera quanto prima una soluzione complessiva e definitiva - ha continuato il Presidente Ciucci - che è stata individuata nella realizzazione di una variante all’attuale tracciato autostradale (il “Passante Nord di Bologna”), che comporta un investimento di circa 1.400 milioni di euro ed avrà un’estensione di circa 42 km, collocandosi a circa 10 km di distanza dalla città, nel punto più lontano rispetto al tracciato attuale. Il progetto è stato illustrato nei dettagli alla Commissione Europea per un’opportuna valutazione sull’affidamento della gestione ad Autostrade per l’Italia”.

L’obiettivo è quello di “spostare” il tratto terminale dell’autostrada A14, per ricollocarlo in posizione esterna rispetto ai confini della città di Bologna. Una soluzione che avrà il vantaggio di separare il tracciato della attuale Tangenziale di Bologna rispetto alla rete autostradale

“Nell’ambito della concessione ASPI – ha spiegato il Presidente Ciucci - il Passante Nord di Bologna prenderebbe quindi il posto, sostituendolo, dell’attuale tratto terminale della A14, che attraversa la città di Bologna. Voglio sottolineare che si tratterebbe non di una nuova concessione ad ASPI (rispetto a quella avente ad oggetto la A14) né di una modifica della concessione ASPI esistente. Piuttosto del mantenimento della stessa concessione vigente con la sola previsione dello spostamento di un breve tratto della infrastruttura, attualmente gestita da ASPI, in una posizione geografica più confacente al mutato quadro di urbanizzazione della città di Bologna”.

Il Presidente Ciucci ha anche fatto il punto sugli interventi di potenziamento della rete autostradale dell’Emilia Romagna: “Attualmente sono in corso lavori, relativi alla A1 e alla A14, comprese le opere compensative, che complessivamente comportano investimenti per un totale di oltre 3 miliardi di euro; sull’A1: l’ammodernamento del tratto Casalecchio-Poggiolino e la costruzione del nuovo svincolo di Caprara di Campegine, tra Parma e Reggio Emilia, i cui lavori sono in fase di conclusione; sulla A14: l’ampliamento alla 3^ corsia nel tratto Rimini Nord-Cattolica e il nuovo svincolo di Rubicone, all’altezza del km 110 a nord di Rimini”.

“Dopo un lungo periodo di immobilismo – ha affermato il Presidente Ciucci - il nostro Paese vive una stagione positiva nel campo delle infrastrutture stradali e autostradali, come dimostra il forte rilancio dei bandi registrato nel 2007 e le ottime previsioni per il 2008. Nel 2007, infatti, l’Anas ha pubblicato bandi per un valore complessivo di 3,4 miliardi di euro. A questi vanno aggiunti i bandi per lavori pubblicati dalle concessionarie autostradali, che hanno un valore di 1,7 miliardi di euro secondo i dati elaborati dal Cresme, e i cinque avvisi di project financing che abbiamo lanciato direttamente come Anas nel corso dell’anno, che valgono oltre 4 miliardi di euro ed hanno riscosso grande interesse da parte del mercato, visto che sono pervenute complessivamente ben 20 proposte. In questo quadro, anche la riforma del sistema delle concessioni autostradali sta dando un contributo importante. Basti pensare che il rinnovo dei primi 13 schemi di convenzione con le Concessionarie autostradali (su un totale di 24), sulla base delle nuove regole, consentirà investimenti per 35 miliardi di euro destinati a nuove opere e al potenziamento della rete autostradale italiana a pedaggio. Di questi 35 miliardi di euro, una parte consistente - circa 20 miliardi - riguarderà la rete di Autostrade per l’Italia”.

Riguardo alla convenzione con Autostrade per l’Italia, il Presidente Ciucci ha ricordato che: “Il 12 ottobre 2007 è stato firmato lo schema di convenzione unica e trasmesso al Ministero delle Infrastrutture per il proseguimento dell’iter previsto dalla normativa vigente. Il Ministero ha attivato la procedura trasmettendo gli atti al Nars, organo tecnico del Cipe. Il Nars ha sollevato alcune osservazioni sullo schema di convenzione. Nei confronti di tali osservazioni stiamo preparando, assieme ad Aspi, puntuali risposte che verranno fornite al più presto al Ministero e tramite questo al Nars”.

Bologna, 16 gennaio 2008