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Sicilia, Anas: firmato protocollo antimafia per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori `Palermo-Lercara Friddi`

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Sicilia, Anas: firmato protocollo antimafia per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori `Palermo-Lercara Friddi`


L`Anas, la Prefettura di Palermo e il Contraente Generale Bolognetta Scpa hanno sottoscritto oggi a Palermo un protocollo d`intesa per la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nei lavori di ammodernamento del tratto Palermo-Lercara Friddi, lotto funzionale dal km 14,4 (km 0,0 del lotto 2) compreso il tratto di raccordo della rotatoria Bolognetta, al km 48,0 (km 33,6 del lotto 2 - svincolo Mangano incluso) compresi i raccordi con la strada statale 189 e la strada statale 121.
La firma del Protocollo è stata estesa anche ai sindacati in relazione agli aspetti occupazionali, garantendo una maggiore sicurezza contro i tentativi di condizionamento criminale, perché le assunzioni della manodopera locale sono regolate da procedure di reclutamento all`insegna della massima trasparenza.
L`accordo introduce previsioni stringenti sulla tracciabilità dei flussi economico finanziari all`interno dei cantieri nonché una serie di clausole tese a prevedere impegni dei contraenti in tema di legalità ulteriori rispetto a quanto stabilito dal quadro normativo di riferimento.
In particolare, il protocollo disciplina l`obbligo per il contraente generale, i subappaltatori e subcontraenti nei confronti dell`Anas di conferimento - preventivo alla stipula di qualsiasi contratto - dei dati della filiera relativi a società e imprese. L`obbligo di conferimento preventivo dei dati sussiste anche per le prestazioni di servizi, trasporti e forniture, noli a caldo e a freddo e per tutte le tipologie di prestazioni `sensibili`.
Inoltre, nel Protocollo si prevede che qualora la Prefettura accerti elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa ed emetta una informativa ostativa, la Stazione appaltante non rilascia il proprio nulla osta alla stipula del contratto, ovvero procede alla revoca dell`aggiudicazione o nega l`autorizzazione al subappalto, e intima al contraente generale o concessionario di far valere la risoluzione del subcontratto. Inoltre, è prevista l`applicazione della penale del 5%, a carico dei soggetti colpiti da interdittiva antimafia, che sarà affidata in custodia all`Anas, quale soggetto aggiudicatore, la quale verserà la penale su un apposito conto corrente fruttifero a disposizione del contraente generale.
Si sancisce, in aggiunta, l`obbligo per le Imprese e i relativi subcontraenti di dare informativa alla Prefettura territorialmente competente, nonché all`Anas, di ogni eventuale richiesta di denaro o offerta di protezione da essi ricevuta, pena la risoluzione del contratto e fermo restando il dovere di denuncia all`autorità giudiziaria
`L`Anas - ha affermato il Presidente Pietro Ciucci - ritiene indispensabile per la crescita del Paese non solo costruire nuove infrastrutture ma farlo nel massimo della trasparenza e della legalità. Proprio per questo motivo, l`utilizzo dei protocolli d`intesa per la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nei lavori si sta rivelando uno strumento efficace su tutto il territorio nazionale`.
`Questo nuovo protocollo - ha proseguito Pietro Ciucci - è finalizzato a garantire una rapida e corretta esecuzione delle opere nel rispetto della legge, nonché a prevedere ulteriori misure convenzionali intese a rendere più stringenti le verifiche antimafia, anche mediante forme di monitoraggio durante l`esecuzione dei lavori e l`Anas si impegna, d`intesa con il contraente generale, a rendere disponibile una banca dati informatizzata relativa alle imprese della filiera`.
Palermo, 17 luglio 2014