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Calabria, Catanzaro,

Salerno-Reggio Calabria, al via il bando di gara del secondo maxi lotto (1,2 miliardi di euro)

Il Presidente dell’Anas Pozzi: ‘Grazie al Ministro Lunardi abbiamo accelerato i tempi procedurali’
Al via il secondo maxilotto dei lavori di ammodernamento dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Il cda dell’Anas ha dato mandato al Presidente Vincenzo Pozzi di procedere alla pubblicazione sulla Gazzetta Europea del bando di gara, che ha un valore di 887,7 milioni di euro ma movimenterà complessivamente investimenti per 1 miliardo e 193,6 milioni di euro.

“Grazie al Ministro Lunardi abbiamo potuto accelerare i tempi dell’iter procedurale della gara - ha affermato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi - Questi lavori superano ogni record precedente per importo di gara e daranno un grande contributo non solo al settore dell’edilizia e all’economia calabrese ma anche alla crescita del Pil nazionale nel 2003”.

I lavori di ammodernamento riguardano il tratto della autostrada Salerno-Reggio Calabria che va dal km. 393,500 (svincolo di Gioia Tauro escluso) al km 423,300 (svincolo di Scilla escluso). Il Cda dell’Anas, dopo aver approvato il 6 febbraio scorso il progetto definitivo dell’opera, che accorpa i progetti definitivi di nove lotti dell’autostrada, ha preso atto dell’autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti a bandire la gara mediante affidamento a Contraente Generale, nelle more del relativo finanziamento Cipe.

Il progetto riguarda l’ammodernamento di circa 30 km di autostrada e comprende le seguenti opere d’arte maggiori: 2 svincoli (Palmi; Bagnara); 21 viadotti di cui i più significativi: allargamento del viadotto Sfalassà (grande luce da 376 m) e nuovo viadotto Favazzina; 13 gallerie.
Il tempo di realizzazione dei lavori dell’intera opera è di 1460 giorni.

Roma, 24 marzo 2003

Appalti e Ue, l’Anas precisa:le procedure di infrazione riguardano le precedenti gestioni

L’attuale dirigenza applica agli appalti la normativa europea
In riferimento alle notizie apparse sulla stampa, relative a due procedure d’infrazione aperte dalla Commissione europea, l’Anas comunica che gli appalti in questione furono assegnati sotto le precedenti gestioni.

La prima procedura d’infrazione riguarda sei avvisi aventi ad oggetto l’affidamento di servizi di assistenza tecnica alla progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di ammodernamento della Statale 106 Jonica, che risalgono al 1992 e furono assegnati senza gara europea. Tre servizi di assistenza alla progettazione definitiva sono stati già ultimati e per essi l’Anas è tenuta giuridicamente a onorare gli impegni precedentemente presi. Per quanto riguarda i rimanenti servizi di assistenza al progetto esecutivo, l’Anas aveva già deciso di non dare corso alla formalizzazione di tali incarichi, in ottemperanza a quanto stabilito dalla Commissione Europea.

L’altra procedura d’infrazione riguarda non tanto l’appalto relativo alla realizzazione di un’opera di collegamento in tunnel (sottopasso) nell’ambito dei lavori di allacciamento del porto di Olbia alla viabilità esterna, che risale all’inizio degli anni Novanta, quanto invece la non esplicitazione da parte degli allora dirigenti dell’Anas delle motivazioni che avevano indotto a ritenere non necessario il ricorso alla gara europea. A tal proposito, l’attuale dirigenza dell’Anas informa che ha comunicato alle Autorità tali motivazioni. L’Anas ritiene che non fosse necessaria una gara europea per l’affidamento dei lavori in quanto la realizzazione delle opere in variante era contenuta nello stesso progetto relativo all’atto principalmente affidato (la realizzazione dello svincolo per l’Isola Bianca-Porto di Olbia). Inoltre, l’affidamento del progetto a due diversi esecutori avrebbe innescato problemi di natura logistico-organizzativa e di ripartizione delle responsabilità, poiché i due lavori interessano entrambi il centro di Olbia e strade inserite nel contesto urbano, per cui solo un unico esecutore è in grado di programmare le diverse lavorazioni. I due lavori sono strettamente collegati: in particolare, le rampe di collegamento fra il viadotto lato aeroporto e il tunnel, e il viadotto di svincolo lato Palau e il tunnel, non possono essere completate se non in concomitanza con i lavori di realizzazione del tunnel stesso. Peraltro lo svincolo per l’Isola Bianca-Porto di Olbia è praticamente ultimato, con un avanzamento lavori pari al 96% (restano da ultimare solo le rampe di unione con la galleria). I lavori di completamento del tunnel hanno un avanzamento del 95%, e in passato hanno avuto un rallentamento soltanto a causa del ritrovamento di importanti reperti archeologici (navi romane). Entro aprile entrambi i lavori saranno completati e, dopo la realizzazione degli impianti di ventilazione e di sicurezza della galleria, le rampe dello svincolo e il tunnel saranno aperti traffico.

L’Anas precisa infine che l’attuale dirigenza applica la normativa europea in materia di appalti e, a decorrere dal 10 dicembre 2002, cioè ben prima che emergessero i rilievi della Commissione europea, ha pubblicato 9 bandi di gara sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea aventi ad oggetto proprio l’affidamento di servizi tecnici di supporto alla progettazione.

Roma, 21 febbraio 2003

Lombardia, Milano,

Anas, la sede di Milano non fu venduta sottocosto

Per il nuovo immobile acquistato dall’Anas, è stata pagata la stessa cifra offerta in sede di gara
In riferimento alle notizie apparse sulla stampa, relative alla presunta vendita sottocosto da parte dell’Anas della sua sede milanese all’Università Bocconi di Milano, l’Anas Spa precisa che “tutto è avvenuto alla luce del sole e in base ai valori immobiliari di mercato”.

‘La trattativa con l’Università Bocconi fu avviata dall’Anas nel settembre del 1998, tenuto conto dell’esigenza di individuare una nuova sede del Compartimento della Lombardia, confacente alle nuove esigenze sorte in seguito al processo di regionalizzazione delle strade. Dopo una prima perizia sul valore dell’immobile (stimato in 25,5 miliardi di lire), non giudicata soddisfacente, il consiglio di amministrazione dell’epoca affidò la valutazione dell’immobile all’Ufficio Tecnico Erariale di Milano del Ministero delle Finanze, che stabilì il prezzo corretto di vendita in 29 miliardi e 400 milioni di lire, attribuendo all’immobile il valore massimo della zona, pari a 4,5 milioni di lire a mq. La vendita dell’immobile di proprietà dell’Anas, in piazza Sraffa n. 11/13 a Milano, fu approvata dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente il 17 aprile del 2000, dopo un lungo periodo di negoziazione con l’Università Bocconi di Milano, e nel contratto fu concordata la possibilità da parte dell’Anas di poter continuare ad utilizzare l’immobile fino al 31 dicembre del 2002, riconoscendo all’Università un canone di occupazione pari a 150 milioni di lire al mese, da scalare sul prezzo di vendita dalla Bocconi all’Anas per ogni mese di mancato utilizzo. Il consigliere di amministrazione Lanfranco Senn, unico docente della Bocconi nell’ambito consiliare, si allontanò dalla seduta, astenendosi dal partecipare sia alla trattazione dell’argomento che alla successiva votazione per motivi di “potenziale conflitto di interessi’.

Nel novembre del 2001, il Commissario dell’Anas Vincenzo Pozzi, appena nominato dal Governo, venne informato che nel dicembre del 2002 sarebbe scaduto il contratto di affitto con l’Università Bocconi ed aprì immediatamente una contrattazione con l’amministrazione dell’Università al fine di ottenere una dilazione dei tempi, visto che la precedente amministrazione non aveva ancora individuato una nuova sede dell’Anas.
Tra il maggio e il giugno del 2002, finalmente si arrivò ad un accordo, per cui si diede corso all’effettiva volontà da parte dell’Anas di reperire o costruire un immobile atto alle proprie esigenze.

L’Anas nel frattempo aveva lanciato una pubblica indagine di mercato per raccogliere le migliori offerte di immobili, nominando una commissione con il compito di valutarle e, in ogni caso, di accertare la compatibilità delle due alternative (costruzione ex novo di un immobile oppure acquisto di una nuova sede e sua ristrutturazione) con l’urgenza da parte dell’Ente di fruire degli spazi e di lasciare gli uffici di piazza Sraffa.
Una delle opzioni prese in considerazione fu quella di costruire ex novo un immobile nell’area demaniale posta nella zona di Rogoredo (periferia sud-est di Milano), dove attualmente esiste una autorimessa dell’Anas.
La commissione valutò che la ristrutturazione di un immobile avrebbe comportato un tempo nettamente inferiore rispetto alla costruzione ex novo e individuò un immobile da acquisire per un valore di circa 15 milioni di euro.
A rendere comunque impossibile la costruzione ex novo di un immobile, al di là delle difficoltà di carattere architettonico, dovute alla particolare conformazione dell’area, intervenne la decisione del Comune di Milano di non concedere né la licenza edilizia per l’area né le necessarie variazioni al piano urbanistico, ritenendo più utile per l’espansione dell’area agevolare l’ampliamento dell’attuale stazione ferroviaria.

Nel frattempo la SCIP S.r.l. (Società di Cartolarizzazione Immobili Pubblici), su incarico del Ministero del Tesoro, aveva indetto un’asta pubblica per un immobile sito in via C. D’Ascanio in Milano. L’immobile, che era di proprietà dell’Inpdap, era stato costruito dall’immobiliarista Ligresti nel 1992 e venduto all’istituto per la cifra di 22 miliardi di lire dell’epoca. Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas, giudicando la zona di particolare interesse logistico-organizzativo per l’Ente e avendo verificato il consenso del personale al trasferimento, decise di partecipare all’asta, fissando il proprio prezzo di offerta in 6 milioni di euro.
All’asta parteciparono soltanto 2 società: l’Anas e la Banca Profilo, attraverso una sua partecipata (Immobiliare Missaglia S.r.l.). L’Anas offrì 6 milioni di euro, mentre Banca Profilo si fermò a quota 4,686 milioni di euro. L’offerta dell’Anas venne giudicata vincente, ma Banca Profilo fece ricorso contro tale decisione perché, a suo avviso, l’offerta economica non era stata presentata in modo rituale e il notaio, nelle ore successive, in rettifica di quanto stabilito in seduta pubblica, dichiarò l’istituto bancario aggiudicatario dell’asta.
L’Anas procedette immediatamente a diffidare il notaio e la SCIP dal procedere all’aggiudicazione definitiva all’altro concorrente e, subito dopo la stipula del contratto a favore dell’Immobiliare Missaglia S.r.l., ricorse al Tar del Lazio per l’annullamento delle procedure di gara.
Il dirigente dell’Anas incaricato di seguire la presentazione dell’offerta presentò le sue dimissioni, che vennero accettate.
Nelle more del ricorso, al fine di conseguire comunque le finalità poste a base dell’operazione, senza ulteriori oneri finanziari rispetto a quelli previsti, l’Anas aprì una trattativa con l’istituto bancario che accettò di trasferire la proprietà dell’immobile all’Ente per lo stesso prezzo indicato nella sua offerta, cioè 6 milioni di euro, a fronte della rinuncia dell’Anas al procedimento promosso davanti al Tar del Lazio.

La ristrutturazione dell’immobile, che deve tener conto delle attività che intende svolgere l’Anas in Lombardia e del previsto adeguamento del personale, sarà eseguita entro 6 mesi dall’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Anas del progetto di ristrutturazione, che è ancora in corso di redazione’.

Roma, 17 marzo 2003

ANAS PORTE APERTE

Poteri e budget straordinario per 11 superispettori. Un codice etico e nuove procedure

“L’Anas vuole continuare il serio processo di rinnovamento interno avviato dalla nuova dirigenza, in stretto accordo con il Governo”. Lo ha dichiarato il Presidente dell’Anas, Vincenzo Pozzi, a conclusione del Consiglio di Amministrazione della Società. “Non siamo all’anno zero. Nel corso di appena un anno - ha ricordato Pozzi - abbiamo avviato con decisione la riorganizzazione e la ristrutturazione della Società. Il nuovo vertice dell’Anas ha già avvicendato 124 dirigenti e funzionari, provvedendo al turn over dei capi dei compartimenti regionali di Marche, Puglia, Molise, Toscana, Basilicata, Sicilia, Lazio, Veneto, Liguria, Abruzzo, Campania, Calabria. Anche l’Ufficio Speciale della Salerno-Reggio Calabria da pochi mesi ha un nuovo responsabile. Oggi stesso sono stati avvicendati tre dirigenti, e sono stati nominati a Torino un nuovo capo compartimento dell’Anas Piemonte, l’ing. Vincenzo Perra, e due nuovi dirigenti”.

“Non è tollerabile che venga sottovalutato - ha aggiunto Pozzi - lo straordinario lavoro della nuova dirigenza e di oltre 6 mila funzionari, impiegati, tecnici in tutt’Italia, che hanno conseguito in appena un anno risultati assolutamente brillanti, riconosciuti dal Ministro Lunardi, dal vice Ministro Martinat, da autorevoli membri dell’Esecutivo e del Parlamento. Tutti gli osservatori, dal Cnel al Cresme, sono concordi nel valutare positivamente il rilancio di importanti opere pubbliche, ferme da tempo. Basta citare lo sblocco della Variante di Valico, del Passante di Mestre e della BRE-BE-MI, l’accelerazione dei lavori in corso e il lancio di due maxi bandi per la Salerno-Reggio Calabria. Rispetto al 2001 l’incremento per gli appalti è stato del 169% per gli appalti e del 121% per i bandi di gara. Il nostro lavoro non può essere inficiato da pochi personaggi che - se le accuse saranno validate dal giudizio dei tribunali (a Milano come altrove) - potremmo definire uomini senza scrupoli che tradiscono il lavoro collettivo”.

“Il lavoro intensissimo per garantire la correttezza dell’Anas - ha ricordato Pozzi - è scandito da date e da fatti. Il 7 luglio dello scorso anno abbiamo varato una Dichiarazione Deontologica di Intenti, base fondamentale per consentire ad una équipe di giuristi, guidata dal prof. Fiorella, di predisporre un vero e proprio Codice Etico della Società, formato dalla bellezza di 13 volumi. Lo scorso 6 febbraio il Consiglio – ha sostenuto Pozzi- avrebbe dovuto approvare il complesso lavoro dei giuristi, ma la grande quantità di argomenti all’o.d.g. consigliò di rinviare ad oggi la discussione e l’approvazione del testo. Il Codice etico è finalizzato a garantire la massima correttezza nell’assegnazione e nello svolgimento degli appalti e a pretendere da ogni dipendente il rigido rispetto delle norme di legge”.

“Io stesso – ha proseguito Pozzi - mi sono personalmente impegnato ad incontrare numerosi Prefetti, per dare vita ad accordi utili alla creazione di una ‘camera’ virtuale e fisica dove si possano scambiare informazioni, al di là di quanto stabilito dalle leggi, tra l’Anas e rappresentanti degli organismi giudiziari e di polizia”.

“Mi piace ricordare - ha continuato Pozzi - che il contributo dell’Anas è stato utile per perfezionare l’accordo tra il ministero dell’Interno e quello delle Infrastrutture, accordo dal quale è nato “Servizio per l’Alta Sorveglianza per le Grandi Opere” del Ministero delle Infrastrutture”.

Il Presidente dell’Anas, ha incontrato in mattinata i capi di 19 compartimenti e dei quattro Uffici Speciali, che assieme ai Direttori Centrali rappresentano il top management della Società. Pozzi ha affermato: “Desideriamo che i nostri capi compartimento aumentino le loro competenze: da ottimi ingegneri progettisti e direttori di lavori, quali sono debbono divenire manager di una azienda importante per il Paese quale è l’Anas, divenuta nello scorso dicembre SpA. I capi compartimento, che rappresentano l’ossatura territoriale dell’Anas debbono aiutarci ad eliminare entro sei mesi – come ho dichiarato in Parlamento - eventuali sacche di inefficienza ed illiceità. Potranno contare su tutto il sostegno mio e del Consiglio di Amministrazione”.

Il presidente dell’Anas ha proseguito: “Ho spiegato ai dirigenti che hanno a disposizione strumenti ancora più incisivi per proseguire il rinnovamento della società, rafforzare ulteriormente il sistema dei controlli interni e modificare - ove necessario - le procedure di affidamento dei lavori, rendendole ancora più sicure”. Il Consiglio, infatti, ha unanimemente approvato anche il rafforzamento del servizio di Auditing Interno, che già opera dal giugno dello scorso anno, e che sarà potenziato da una task-force di 11 superispettori con amplissimi poteri di vigilanza e di controllo, compresa la possibilità di verifiche ed indagini a campione. Il Consiglio di Amministrazione ha stabilito di mettere a disposizione dell’Auditing un budget straordinario, affinché la struttura sia messa in condizione di agire in profondità ed avere tutti i mezzi necessari per conseguire nei tempi previsti gli obiettivi tecnici e non solo tecnici che gli sono stati assegnati, studiando, analizzando e verificando i conti, i contratti e la liceità delle procedure di appalto eseguite ed in essere. L’Auditing avrà a disposizione anche una banca dati in grado di raccogliere e confrontare i dati relativi a tutti gli appalti Anas, in modo da poter verificare eventuali anomalie negli affidamenti dei lavori.

“Ci siamo dati 6 mesi di tempo per conseguire nell’Anas i positivi risultati di un profondo sforzo di efficienza e di lealtà verso l’azienda, le istituzioni, verso il Paese”, ha sostenuto Pozzi alla fine del Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di amministrazione, dopo aver commissariato negli scorsi giorni la sede lombarda dell’Anas, ha inoltre deciso di incaricare l’avvocato milanese Daniele Ripamonti di costituirsi in nome e per conto dell’Anas quale “parte offesa” nel procedimento aperto dalla magistratura contro i funzionari e gli imprenditori coinvolti nell’inchiesta.

Roma, 20 febbraio 2003

Sicilia, Palermo,

Anas, al via la pubblicazione della gara per la Catania-Siracusa

Il Presidente Pozzi: ‘Abbiamo bruciato i tempi. E’ il più grosso appalto di lavori mai pubblicato per la Sicilia, del valore di 804 milioni di euro’
Si avvicina la realizzazione dell’asse autostradale Catania–Siracusa. Il Presidente dell’Anas Spa Vincenzo Pozzi ha firmato questa mattina il bando dell’opera, che sarà pubblicato sulla Gazzetta Europea n. 114 il prossimo 19 maggio. L’opera costerà complessivamente 804 milioni di euro e sarà messa in gara in un unico megalotto con il nuovo strumento del General Contractor.

“E’ il più grosso appalto di lavori mai pubblicato per la Sicilia.– ha dichiarato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi –. La pubblicazione era prevista a fine giugno, ma abbiamo bruciato i tempi. Vorrei sottolineare che l’Anas considera questa opera così strategica che vi ha destinato più dell’11% dell’ammontare globale dei residui passivi recuperati in bilancio. Riteniamo infatti che questa nuova autostrada favorirà lo sviluppo dell’economia siciliana, riducendo i tempi di percorrenza e innalzando i livelli di sicurezza della rete viaria. L’asse autostradale consentirà un collegamento veloce tra Catania e Siracusa alternativo all’attuale Statale 114 costiera, che ha dimensioni e caratteristiche insufficienti a smaltire il traffico in transito, sia perché attraversa aree fortemente urbanizzate sia a causa della presenza di numerosi innesti e incroci pericolosi”.

Il progetto approvato riguarda il completamento delle infrastrutture viarie di collegamento fra le città di Catania e di Siracusa con caratteristiche autostradali (due corsie di 3,75 metri per ogni senso di marcia, una corsia di emergenza di 3 metri e uno spartitraffico centrale).

L’arteria, lunga circa 70 Km, è oggi costituita per circa 45 Km da strada a doppia carreggiata mentre per i restanti 25 Km è ad unica carreggiata. Su quest’ultimo tratto il notevole flusso di traffico e la presenza di incroci con la viabilità minore comporta uno scadimento del livello di servizio ed un notevole tasso di incidenti.
Il nuovo asse sarà lungo 25,148 km ed inizierà dalla Tangenziale Ovest di Catania, all’altezza di Passo Martino, fino alla SS 114 in corrispondenza dello svincolo di Villasmundo.

Tra le opere d’arte più significative si evidenziano 24 viadotti, per una lunghezza complessiva di 8,360 km; 10 gallerie naturali, per una lunghezza totale di 11,976 metri; 4 gallerie artificiali a doppia canna, per una lunghezza complessiva di 5,674 metri.

Per quanto riguarda i finanziamenti, erano disponibili fondi statali e comunitari (Qcs 2000-2006) per 300 milioni di euro. La restante copertura finanziaria è stata assicurata dall’Anas attraverso il recupero dei residui passivi in bilancio. Il tempo per l'esecuzione dell'opera è di 1600 giorni.

Roma, 15 maggio 2003

Piemonte, Torino,

Asti-Cuneo, l’Anas affiderà il completamento e la gestione dell’autostrada a una società scelta con procedura di gara

Al via una SpA per realizzare il Quadrilatero Umbria-Marche. Intanto il cda dell’Anas approva progetti per altre opere strategiche della Legge Obiettivo per un importo complessivo di 650,6 milioni di euro
L’ultimazione delle progettazioni e dei lavori dell’autostrada Asti-Cuneo e la gestione dell’intero collegamento autostradale verrà affidata ad una società scelta con procedura ad evidenza pubblica ai sensi dell’art.19 della Legge 109/94 e successive modifiche, di cui farà parte anche l’Anas, con una partecipazione azionaria non inferiore al 35%. Lo ha deciso il consiglio di amministrazione dell’Anas Spa nella seduta odierna. Via libera anche al soggetto attuatore unico per la realizzazione del Quadrilatero Umbria-Marche, che sarà una società per azioni partecipata da Anas e Sviluppo Italia.

L’Asti-Cuneo
“L’Asti-Cuneo è un’opera assolutamente strategica per l’Anas – ha dichiarato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi -. La procedura di gara da noi scelta avrà due effetti positivi: la riduzione dei tempi di esecuzione dei lavori e la partecipazione del capitale privato alla realizzazione dell’opera. L’Anas, poi, intende partecipare alla gestione dell’infrastruttura e riserverà a sé una quota non inferiore al 35% delle azioni”.
Tra gli elementi più salienti posti a base di gara si evidenziano infatti:
a) una riduzione dei tempi di esecuzione dei lavori;
b) una durata massima della concessione pari a trenta anni a partire dalla data di entrata in esercizio dell’intero collegamento;
c) un contributo pubblico fissato nell’importo massimo di 782 Euro/ milioni;
d) l’obbligo di costituire una società di progetto, ai sensi dell’art. 37-quinquies della Legge 109/94 e s.m., con un capitale sociale di 200 Euro milioni che vedrà tra i propri azionisti l’Anas Spa con una quota non inferiore al 35%.
Al finanziamento dell’opera potrà contribuire Infrastrutture Spa, nel rispetto delle disposizioni che ne regolano l’attività.

Quadrilatero Umbria-Marche
Il cda dell’Anas ha approvato la proposta di costituzione di una società per azioni quale “soggetto attuatore unico” del Progetto Quadrilatero Umbria-Marche. La società per azioni sarà dotata di un capitale sociale iniziale a pagamento di due milioni di euro ed avrà come unico oggetto la realizzazione dell’opera.
L’Anas, in sede di costituzione, parteciperà alla società nella misura del 51%, essendo prevalente, nell’avvio, l’attività infrastrutturale rispetto a quella di promozione e valorizzazione territoriale. La restante quota sarà a carico di Sviluppo Italia.
Ultimata la fase di realizzazione, la partecipazione dell’Anas sarà ceduta al valore nominale a Sviluppo Italia per intero, ovvero pro-quota ad essa ed agli altri soci eventualmente intervenuti nell’iniziativa.
E’ previsto infatti che possano in futuro acquisire partecipazioni della società anche le due regioni coinvolte, i Comuni interessati, le locali Camere di Commercio e la Società Infrastrutture S.p.A.. In un primo tempo tali soggetti pubblici potranno acquisire partecipazioni solo da Sviluppo Italia e sino ad un massimo complessivo del 20%; successivamente potranno acquisire anche parte della partecipazione che l’Anas alienerà, una volta ultimata la fase delle realizzazioni infrastrutturali.
La nuova società potrà utilizzare per la sua attività le risorse rese disponibili dal CIPE a valere sui fondi della Legge Obiettivo: con essi provvederà in fase di avvio ad acquistare da Anas le progettazioni preliminari delle opere infrastrutturali in questione che l’Anas sta già realizzando e successivamente compenserà Anas e Sviluppo Italia per le prestazioni accessorie che esse renderanno alla Società medesima.
La stessa società, sulla base del Programma d’Area Vasta (PAV) e dello studio economico-finanziario che predisporrà con la collaborazione di Sviluppo Italia, provvederà a reperire sul mercato le risorse mancanti per l’integrale realizzazione del complesso intervento, secondo il sistema della finanza di progetto.

Il cda dell’Anas ha anche dato il via libera ad altre importanti opere strategiche della Legge Obiettivo per un importo complessivo di 650,6 milioni di euro, approvando due progetti preliminari relativi alla realizzazione delle opere complementari al collegamento autostradale Asti-Cuneo, per un importo di 306,8 milioni di euro; il progetto preliminare della Variante di Rho e Gallarate, per un importo di 281,8 milioni di euro; e il progetto definitivo della Bretella Salaria Sud di collegamento tra l’autostrada A1, la Salaria e la Strada provinciale Tiberina, per un importo di 62 milioni di euro. Infine l’Anas ha sbloccato il completamento di un’altra importante opera, il raccordo del porto di Olbia alla viabilità esterna, approvando una perizia di variante che consentirà di aprire al traffico il tunnel entro il mese di giugno.

Tangenziali di Asti e Cuneo
I progetti preliminari approvati dal cda dell’Anas riguardano i lavori di realizzazione della Tangenziale sud-ovest di Asti (tra il casello di Asti ovest della A21 e la tangenziale est di Asti) e della Tangenziale di Cuneo.
I progetti in esame, in quanto opere complementari al collegamento autostradale Asti-Cuneo, sono inseriti nella Legge Obiettivo e nell'elenco di cui alla delibera CIPE del 21.12.2001 n.121.
La Tangenziale sud-ovest di Asti costerà €209.881.186,24, e sarà realizzata in 1120 giorni.
La Tangenziale di Cuneo costerà €97.000.000,00, e sarà realizzata in 900 giorni.

Variante di Rho e Gallarate
Il progetto preliminare approvato dal cda dell’Anas riguarda i lavori di costruzione della variante tra gli abitati di Rho e Gallarate alla Statale 33 “del Sempione”. Si tratta di un’opera che migliora l’accessibilità stradale all'aeroporto di Malpensa 2000 ed è inserita nel I Programma delle infrastrutture strategiche della Legge Obiettivo, e nell'elenco di cui alla delibera CIPE del 21.12.2001 n.121.
Il tracciato ha origine dalla Tangenziale Ovest di Milano per raccordarsi ai percorsi funzionali previsti per il nuovo Polo Fieristico di Rho-Pero.
L’opera seguirà adesso l’iter accelerato previsto dalla Legge Obiettivo.
L'importo complessivo dell'opera ammonta ad €281.831.963,46

Raccordo del porto di Olbia
Questa estate muoversi in Sardegna per le decine di migliaia di turisti in arrivo a Olbia sarà più facile. Il tunnel di collegamento del porto di Olbia alla viabilità esterna sarà aperto al traffico entro giugno, con grossi benefici soprattutto per il turismo. Il consiglio di amministrazione dell’Anas ha sbloccato i lavori di completamento dell’opera, approvando una perizia di variante per realizzare gli impianti tecnologici della galleria e consentirne quindi l’apertura alla circolazione.
I lavori consistono essenzialmente nella realizzazione degli impianti tecnologici e di sicurezza della galleria artificiale, il cui progetto è stato redatto dal Compartimento, nonché l'esecuzione dei trattamenti superficiali delle pareti in calce struzzo all'interno della galleria stessa, della lunghezza complessiva di circa 472 metri, già eseguiti al 93%.
Il maggior importo è di € 807.130,67.

Bretella Salaria Sud
Disco verde per il progetto definitivo della Bretella Salaria Sud, che collegherà l’autostrada A1 alla Salaria e alla Strada provinciale Tiberina. Il costo dell’opera è di 62 milioni di euro e il tracciato si sviluppa interamente in provincia di Roma, interessando i comuni della cintura della capitale (Monterotondo, Fiano, Castelnuovo di Porto, Capena, Riano), e consentendo di ridurre del 20-30 per cento i flussi di traffico sulla via Salaria, che è una delle principali arterie di collegamento del Lazio. I tempi previsti per la realizzazione dell’opera sono di 720 giorni.

Roma, 8 maggio 2003

Lombardia, Milano,

L’impegno dell’Anas per la Lombardia

Il Direttore Generale dell’Anas Francesco Sabato: ‘Abbiamo avviato investimenti per più di 8 miliardi di euro per la rete viaria lombarda’
“L’Anas ha dato un rilevante contributo al rilancio delle opere pubbliche in Lombardia”. E’ quanto ha affermato oggi a Milano il Direttore Generale dell’Anas Spa Francesco Sabato, intervenuto alla tavola rotonda svoltasi in occasione della presentazione dei risultati dell’Indagine Origine/Destinazione promossa dalla Regione Lombardia. “Anche grazie alla proficua collaborazione con la Regione e con gli enti locali – ha proseguito il Direttore Generale Francesco Sabato - tra opere sbloccate e progetti approvati di lavori sia stradali che autostradali, l’Anas ha avviato per la Lombardia investimenti per più di 8 miliardi di euro”.

“Negli ultimi mesi– ha spiegato il Direttore Generale dell’Anas Spa Francesco Sabato – l’Anas ha prodotto un impegno eccezionale per migliorare il sistema stradale della Regione Lombardia e per decongestionare il nodo di Milano”.
A marzo l’Anas ha infatti approvato il progetto preliminare della Pedemontana Lombarda (oltre 3 miliardi di euro), il progetto definitivo per i lavori di accessibilità al Polo Fieristico di Rho-Pero (circa 262 milioni di euro), il progetto definitivo del raccordo autostradale tra l’Autostrada A4 e la Valtrompia (739,4 milioni di euro) e, per quanto riguarda il sistema di accesso stradale e autostradale all’aereoporto di Malpensa, i progetti preliminari relativi ai lavori di realizzazione del collegamento stradale tra la Statale 11 a Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano, nonché della variante di Abbiategrasso lungo la Statale 494 e del collegamento stradale tra Samarate ed il confine con la Provincia di Novara ( circa 308 milioni di euro).

Sempre per quanto riguarda Malpensa, è attualmente in corso la gara d’appalto relativa ai lavori della Boffalora-Malpensa (circa 261 milioni di euro) ed è stato redatto il progetto preliminare della Variante alla SS 33 Rho-Gallarate, per cui è in corso lo studio di impatto ambientale.
L’Anas sta poi accelerando la progettazione di tutte le altre opere previste dall’accordo di programma quadro per Malpensa con la Regione e la SEA del 1999.

L’Anas ha inoltre in corso le procedure di affidamento dei lavori della BreBeMi (circa 1.290 milioni di euro), sta esaminando il progetto preliminare della Tangenziale est esterna di Milano e ha varato un piano di potenziamento e riqualificazione dell’intera viabilità della Valtellina e della Valchiavenna (1300 milioni di euro).

Per quanto riguarda gli interventi sulla viabilità statale, l’Anas sta realizzando 16 lavori per un importo complessivo di circa 809 milioni di euro.
L’Anas ha infine in corso le procedure di appalto per la realizzazione della connessione tra la SS 36 e il Sistema Autostradale di Milano nei Comuni di Monza e Cinisello Balsamo (160 milioni di euro).

Milano, 7 aprile 2003

Sicilia, Palermo,

Sicilia, l’Anas avvia l’ammodernamento della Statale 118 ‘Corleonese-Agrigentina’

Il cda ha approvato il progetto preliminare del valore di 98 milioni di euro
L’Anas Spa avvia l’ammodernamento della Statale 118 “Corleonese-Agrigentina”, nel tratto che va da Corleone a Marineo, in provincia di Palermo. Oggi il consiglio di amministrazione della società stradale ha approvato il progetto preliminare dell’opera, che era stato, peraltro, più volte sollecitato dal Parlamento su iniziativa del senatore Renato Schifani.

“Si tratta di un’opera che rientra nell`ambito generale degli interventi di ammodernamento e potenziamento della Statale 118 – ha dichiarato il Presidente Pozzi - a cui è affidata la funzione di raccordo di centri abitati quali Corleone, Ficuzza, Godrano e i relativi hinterland, nonché di realtà turistiche locali. Questi lavori possono essere considerati tra l’altro anche come intervento a corollario del potenziamento dell`itinerario Palermo-Agrigento, che è fondamentale per l’economia della zona”.

Il potenziamento del tratto Corleone-Marineo della “Corleonese-Agrigentina” prevede l’allargamento della carreggiata da 7,50 metri a 9,50 metri e soprattutto l’eliminazione di curve pericolose e di pendenze eccessive, la razionalizzazione degli svincoli con la viabilità minore e l’adeguamento delle barriere di sicurezza.

L`intervento in esame si sviluppa per una lunghezza complessiva di circa 22 km ed è prevista la suddivisione in 5 lotti. Tra le opere d`arte principali si evidenziano 10 viadotti, 4 cavalcavia, 4 sottovia e 2 gallerie. Il costo complessivo ammonta a € 97.899.467,22.

Nelle prossime settimane l’Anas affiderà mediante apposito bando di gara la progettazione definitiva dell`intervento.

Il Presidente dell’Anas Pozzi ha anche annunciato che intanto “è in fase di prossima aggiudicazione la progettazione preliminare del tratto successivo della Corleonese-Agrigentina, da Marineo alla Statale 121, unitamente al potenziamento della Palermo-Agrigento”.

Roma, 5 giugno 2003

Emilia Romagna, Bologna,

Modena, l’Anas sblocca la realizzazione della variante di Pievepelago

Il Ministro Giovanardi: ‘Finalmente quest’opera diventa realtà’. Il Presidente dell’Anas Pozzi: ‘Abbiamo risolto una questione ferma da tempo’
Presto il centro di Pievepelago sarà liberato da consistenti quote di traffico e la circolazione sulle SS 12 “dell’Abetone e del Brennero” e SS 324 “del Passo delle Radici” sarà più rapida e più scorrevole.

L’Anas Spa ha approvato il progetto esecutivo relativo alla realizzazione della variante alle SS 12 “dell’Abetone e del Brennero” e SS 324 “del Passo delle Radici”, in provincia di Modena, nel Comune di Pievepelago. Nelle prossime settimane si procederà alla gara d’appalto dei lavori.

“Finalmente siamo arrivati a concludere positivamente una vicenda che si è trascinata da troppo tempo - ha dichiarato il Ministro Carlo Giovanardi-. La circonvallazione di Pievepelago diventa realtà ed è un’opera indispensabile per la viabilità dell’intera montagna”.

“Abbiamo risolto una questione ferma da tempo, grazie alla perfetta sinergia con il Governo e gli enti locali – ha detto il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi -. Grazie a quest’opera verrà eliminato il traffico di origine esterna nel centro abitato di Pievepelago, riducendo l’inquinamento atmosferico e le code, e migliorando notevolmente la scorrevolezza della circolazione”.

Il Sindaco di Pievepelago Italo Nesti ha ringraziato “l’Anas e il Ministro Carlo Giovanardi e tutti coloro che si sono prodigati perché quest’opera venisse realizzata”, esprimendo “grande soddisfazione per la realizzazione di un’opera attesa da decenni, che consentirà di migliorare sensibilmente la viabilità nel territorio e favorirà il completamento del riassetto e del recupero urbanistico del capoluogo”.

La variante sarà lunga 1450 metri. La sezione stradale sarà costituita da 2 corsie della larghezza di 3,50 metri, una per ogni senso di marcia, fiancheggiate entrambe da banchine da 1,25 metri.

La principale opera d’arte che verrà realizzata, è un ponte sul torrente Scoltenna, lungo 110 metri e caratterizzato dalla presenza di 2 marciapiedi percorribili della larghezza complessiva di 1,40 metri.
Il costo complessivo stimato dei lavori è di 6.2 milioni di euro.

Roma, 13 giugno 2003

Infrastrutture, l’Anas al lavoro per potenziare rete autostradale italiana: approvati progetti per 7,4 miliardi di euro

Il Presidente Pozzi: ‘L’Anas ha contribuito a sbloccare e ad accelerare la progettazione e i lavori della Variante di Valico’
L’Anas Spa è al lavoro per potenziare la rete autostradale italiana. “Negli ultimi diciotto mesi l’Anas ha approvato 82 progetti per la rete autostradale in concessione per un importo complessivo di 7,4 miliardi di euro ed ha inoltre in corso appalti e lavori per ammodernare e ampliare la propria rete autostradale”. E’ quanto ha detto oggi il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi nel corso della conferenza stampa sulla Variante di Valico, organizzata a Bologna dalla Società Autostrade.
Il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi ha anche sottolineato, durante la conferenza, l’impegno del nuovo vertice dell’Anas per la Variante di Valico. “In poco meno di un anno e mezzo – ha detto Pozzi - il cda dell’Anas ha prima approvato i lavori di realizzazione della terza corsia nel tratto Firenze Sud-Incisa. Poi nel luglio del 2002 ha sbloccato la nuova galleria appenninica della A1, tra Sasso Marconi e Barberino di Mugello, precisamente nel tratto La Quercia-Aglio, il “cuore” della Variante di Valico, approvando il progetto esecutivo predisposto dalla Società Autostrade Spa. Infine, un mese fa, il 5 giugno scorso, ha dato il via libera ai lavori di realizzazione della terza corsia nel tratto Firenze nord-Firenze sud.”
Il Presidente Pozzi ha sottolineato che nel 2002 l’Anas ha approvato ben 66 progetti relativi alla rete autostradale in concessione, per un importo globale di 1 miliardo e 356 milioni di euro. Negli ultimi mesi è stato dato il via libera anche a 16 progetti relativi ad alcune importanti opere autostradali previste nel programma delle grandi infrastrutture strategiche, per un importo globale di 6 miliardi e 45 milioni di euro. Tra le opere approvate, vi sono i lavori per il raccordo autostradale della Valtrompia, per il TIBRE (corridoio Tirreno-Brennero), per la realizzazione della terza corsia della A4 nel tratto da Quarto d’Altino a Trieste-Sistiana, per il raccordo Villese Gorizia, per il Passante di Mestre, per il Traforo del Frejus, per la Tangenziale Sud di Brescia e la Tangenziale Esterna di Milano, per l’ammodernamento e adeguamento dell’autostrada Torino-Milano e della Napoli-Salerno, per la quarta corsia nel tratto Modena-Bologna della A1, per il completamento della Siracusa-Gela.
Il 18 aprile scorso, inoltre, l’Anas ha aggiudicato la gara per la realizzazione in project financing della Bre-Be-Mi, la direttissima Brescia-Bergamo-Milano, del valore di 1290 milioni di euro.
“L’impegno dell’Anas Spa – ha aggiunto il Presidente Pozzi – riguarda anche la propria rete autostradale: pochi giorni fa abbiamo aggiudicato il primo maxi-lotto della Salerno-Reggio Calabria (512 milioni di euro). Ad aprile sono iniziati i lavori per l’ultimazione della terza corsia del Grande Raccordo Anulare di Roma (613 milioni di euro), il 5 maggio l’Anas ha bandito la gara per la realizzazione dell’asse autostradale Catania–Siracusa, un’opera del valore di 804 milioni di euro. Abbiamo in corso, inoltre, interventi di ammodernamento e di messa in sicurezza delle autostrade siciliane A19 Palermo-Catania e A 29 Palermo-Mazara del Vallo-Trapani per un ammontare globale di 414,7 milioni di euro. Il 5 giugno il cda dell’Anas ha approvato il progetto preliminare relativo ai lavori di realizzazione del raccordo autostradale Campogalliano-Sassuolo (costo 284,7 milioni euro) e il 20 giugno il progetto preliminare e lo studio di impatto ambientale relativi al Tunnel di Mestre (costo 1,344 miliardi di euro). Lo scorso mese, inoltre, è stato pubblicato il bando di gara relativo all’ultimazione delle progettazioni e dei lavori dell’autostrada Asti-Cuneo (1.300 milioni di euro), la cui gestione verrà affidata in project financing ad una società scelta con procedura ad evidenza pubblica, di cui farà parte anche l’Anas”.

Bologna, 24 luglio 2003

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