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Salerno-Reggio Calabria, incidente sul lavoro nel 1° maxilotto Anas: applicate tutte le misure di sicurezza

Salerno-Reggio Calabria, incidente sul lavoro nel 1° maxilotto Anas: applicate tutte le misure di sicurezza

L’Anas è la stazione appaltante italiana che investe di più in sicurezza del lavoro
La Direzione Generale dell’Anas ha espresso il proprio cordoglio e la propria solidarietà alla famiglia di Angelo Videriti, 44 anni, di Acri, l’operaio morto questa mattina nel cantiere del 1° maxilotto dei lavori di ammodernamento dell’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria durante le operazioni di getto del calcestruzzo di una pila del viadotto Incoronata.

Dalla prima ricostruzione dei fatti, sembrerebbe che una fune della gru abbia ceduto improvvisamente per cause ancora da verificare, e il cestello del calcestruzzo sia precipitato sull’impalcatura colpendo in pieno un operaio e ferendone un secondo, Salvatore Abbatemarco, 35 anni, di Padula, attualmente ricoverato presso l’ospedale di Vallo della Lucania. La Direzione Lavori e il responsabile dell’ufficio di Alta Sorveglianza dell’Anas sono intervenuti sul posto e stanno collaborando attivamente con gli organismi giudiziari competenti.

L’Anas precisa che, in base alle norme contrattuali, le opere sono affidate al Contraente generale (la CMC di Ravenna), il quale, oltre all’esecuzione dei lavori, provvede anche alla direzione dei lavori ed al coordinamento delle attività relative alla sicurezza sul lavoro.
L’Anas, inoltre, per quanto di competenza, effettua, con le proprie strutture, un continuo monitoraggio sul rispetto delle norme di sicurezza previste dalla legge.

La Direzione Generale dell’Anas ricorda anche che la Società delle Strade investe moltissimo nella sicurezza del lavoro, prevedendo che una quota rilevante degli importi degli appalti sia destinata ai piani di sicurezza dei cantieri. In base ai dati dell’Osservatorio Cresme, infatti, l’Anas, dall’inizio dell’anno, nei bandi di gara a livello nazionale e territoriale ha riservato già ben 13,36 milioni di euro per la protezione degli operai, pari a una percentuale sul costo dello opere del 6,55%, la più alta fra tutte le stazioni appaltanti italiane.

Roma, 13 luglio 2005