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Salerno-Reggio Calabria, accordo tra Anas e Soprintendenza per completare gli scavi archeologici tra Pontecagnano e Battipaglia

Campania, Napoli,

Salerno-Reggio Calabria, accordo tra Anas e Soprintendenza per completare gli scavi archeologici tra Pontecagnano e Battipaglia

Entro l’estate concorso internazionale di progettazione per la realizzazione di un Museo Archeologico che raccoglierà i reperti dell’Età del Ferro
Il Presidente dell’Anas Spa, Ing. Vincenzo Pozzi, e il Sovrintendente della Soprintendenza Archeologica per le province di Salerno, Avellino e Benevento, Dott.ssa Giuliana Tocco, hanno sottoscritto oggi presso la sede della Sovrintendenza, una Convenzione per l’esplorazione delle preesistenze archeologiche presenti lungo l’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, nel tratto interessato dai lavori di ammodernamento compreso tra lo svincolo di Pontecagnano e lo svincolo di Battipaglia, più precisamente tra il km 13,833 e il km 15,368. L’Anas provvederà a finanziare l’importo necessario al completamento degli scavi archeologici iniziati nel 2001, per un importo di 3,7 milioni di euro. I reperti, risalenti all’Età del Ferro, saranno esposti in un Museo Archeologico che sarà realizzato dall’Anas lungo l’autostrada con un concorso di progettazione internazionale il cui bando sarà pubblicato entro l’estate.

”E’ con profonda soddisfazione che saluto la firma di questa importante Convenzione che costituisce un esempio emblematico del fatto che le infrastrutture non siano più nemiche della cultura - ha dichiarato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi -. Infatti, siglando questa Convenzione, l’Anas e la Soprintendenza Archeologica di Salerno, Avellino e Benevento sottolineano come sia possibile creare una stretta, solida e fruttuosa alleanza fra due ambiti così importanti per il Paese”.

L’Autostrada Salerno-Reggio Calabria attraversa, nel tratto compreso tra lo svincolo di Pontecagnano e lo svincolo di Battipaglia, un sito di rilevantissimo interesse archeologico che ha già restituito un patrimonio ingente e pressoché unico nel panorama archeologico italiano. La vasta area pianeggiante situata sulla sinistra del fiume Picentino conserva, infatti, uno degli insediamenti più importanti della Campania antica, fondato nella prima Età del Ferro (fine X secolo a.C.) da genti di cultura villanoviana provenienti dall’Etruria meridionale, oggi riconosciuta come la più antica fase della civiltà etrusca.

Al fine di finanziare il progetto elaborato dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici, l’Anas ha approvato una perizia di variante tecnica con aumento di spesa e riduzione di intervento, che ha per oggetto, tra l’altro, lo stralcio delle opere ricomprese nel tratto vincolato, e il relativo finanziamento dell’importo necessario alla realizzazione del progetto stesso.

La Soprintendenza provvederà ad eseguire le indagini delle preesistenze archeologiche presenti lungo il lotto; le indagini avranno come effetto anche la liberazione delle aree, ricadenti nel lotto in oggetto, dal vincolo archeologico, consentendo all’Anas di eseguire i lavori di ammodernamento.

I reperti già ritrovati e quelli che eventualmente saranno rinvenuti nel corso dei prossimi scavi, saranno esposti in un Museo Archeologico che sorgerà accanto all’autostrada. “Entro l’estate – ha affermato Pozzi - pubblicheremo il bando del Concorso Internazionale di Progettazione per la rinaturalizzazione del paesaggio su di un tratto della Salerno-Reggio Calabria, all’altezza di Campagna, con la creazione di un’area di servizio integrata ad un museo archeologico dei reperti dell’età del ferro rinvenuti in quella zona nei nostri cantieri”.

Salerno, 4 giugno 2004