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Quadrilatero Marche-Umbria, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la delibera Cipe di finanziamento dell’opera

Quadrilatero Marche-Umbria, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la delibera Cipe di finanziamento dell’opera


E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 20 del 26 gennaio 2005 la delibera del CIPE n. 13 del 27 maggio 2004, con la quale viene approvato il progetto pilota denominato “Asse viario Marche-Umbria e quadrilatero di penetrazione interna”, comportante un investimento complessivo pari ad un importo di 2.156,7 milioni di euro, e viene disposta una prima assegnazione di contributi per la realizzazione dell’opera, pari a 1.066,723 milioni di euro, dei quali 900 già programmati con il DPEF 2003-2006 e confermati dalla Legge Finanziaria per il 2004.

L’approvazione del finanziamento da parte del Cipe ha consentito al soggetto aggiudicatore, la società di scopo Quadrilatero Marche Umbria S.p.A. (costituita dall’Anas e Sviluppo Italia nel giugno 2003), di disporre la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 272 del 19 novembre 2004 dei Bandi di Gara per l’affidamento ai Contraenti Generali dei due Maxilotti in cui sono stati suddivise le opere infrastrutturali. I termini per la presentazione delle domande di partecipazione sono scaduti rispettivamente il 4 gennaio per il Maxilotto n. 1 e il 5 gennaio per il Maxilotto n. 2 ed è stata riscontrata una significativa risposta da parte degli operatori. La conclusione delle operazioni di pre-qualifica è imminente e le operazioni di aggiudicazione ai contraenti generali si chiuderanno entro il prossimo mese di giugno, nel pieno rispetto dei tempi previsti.

Il rispetto dei tempi e gli aspetti innovativi del modello di finanziamento costituiscono i principali aspetti qualificanti dell’intero progetto che, secondo quanto affermato dall’Ing. Vincenzo Pozzi, presidente dell’ANAS e Amministratore Delegato di Quadrilatero Marche Umbria S.p.A., “dimostra la capacità di scommettere su forme innovative di ricorso al finanziamento, attraverso il diretto coinvolgimento del territorio e, in particolare, delle amministrazioni regionali e locali, in un’ottica di valorizzazione delle potenzialità produttive e di sostegno allo sviluppo socio-economico delle aree interessate, associata ad una gestione efficiente delle opere infrastrutturali, che saranno realizzate nei tempi previsti e con caratteristiche tecniche di qualità e sicurezza elevate”.

Assumono significativo rilievo, secondo l’Ing. Massimo Caputi AD di Sviluppo Italia e consigliere della Quadrilatero, anche le azioni di stimolo per la promozione, il marketing territoriale e l’attrazione di nuovi investimenti, previste nell’ambito del Piano di Area Vasta (definito dal CIPE “strumento che, oltre a regolare l’intervento di infrastrutturazione viaria, organizza, lungo gli assi considerati, la distribuzione spaziale degli insediamenti produttivi e dei nodi logistici”) ed assegnante al socio Sviluppo Italia, che potrà sperimentare su un’area, che ricomprende il territorio delle due Regioni interessate, l’applicazione coordinata della strumentazione di cui già dispone e di quella affidatagli dalla Finanziaria per il 2005 (L. 311/04) in un contesto che prevede la realizzazione, nei prossimi 5 anni, di un investimento di 2.156,7 milioni di euro.

Il Direttore Generale della Quadrilatero, Arch. Fabrizio Romozzi, ha evidenziato come le innovazioni procedurali ed amministrative introdotte dalla “Legge obiettivo” e le peculiari caratteristiche del progetto proposto abbiano permesso alla Quadrilatero, costituita soltanto da un anno e mezzo, di agire con tempestività ed efficienza nel rispetto di quanto programmato.

Il Presidente della Quadrilatero, cav. Ing. Gennaro Pieralisi, ha dichiarato che “con la pubblicazione della delibera e dei bandi per la prequalifica dei General contractor, può ritenersi concluso l’iter procedurale e approvativo nazionale. Roma questa volta ha fatto la sua parte; ora spetta a noi delle Marche e dell’Umbria superare i “distinguo” e decidere una volta per tutte se vogliamo o non vogliamo le opere in questione alle condizioni che sono possibili e rimboccarci le maniche per partire”.

Roma, 31 gennaio 2005