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Pietro Ciucci: il bilancio 2008 di Anas si chiude con un utile E’ la prima volta dalla nascita della SpA

Pietro Ciucci: il bilancio 2008 di Anas si chiude con un utile E’ la prima volta dalla nascita della SpA



Il progetto di bilancio dell’esercizio 2008 dell’Anas, approvato oggi dal Consiglio di Amministrazione, presieduto da Pietro Ciucci, si è chiuso con un utile di 3,5 milioni di euro, rispetto alla perdita di 128 milioni di euro dell’esercizio precedente. Il bilancio consolidato del gruppo Anas si è chiuso con un utile di 5,3 milioni di euro. È la prima volta che il bilancio dell’Anas si chiude in utile dalla sua trasformazione in Società per Azioni, avvenuta a fine 2002. Il progetto di bilancio sarà ora sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti, convocata per il prossimo 12 giugno.

“Il forte miglioramento dei risultati di bilancio registrato nel triennio 2006-2008 di mandato del consiglio di amministrazione (il bilancio 2005 registrava una perdita di 497 milioni di euro) - ha sottolineato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – è il frutto di un considerevole aumento dei ricavi ottenuti dall’attività di gestione della rete e di un’azione determinata di razionalizzazione e di contenimento dei costi. Basti pensare che le spese per consulenze sono passate da 20 milioni di euro del 2005 a 1 milione di euro del 2008”.

È soddisfacente ed in continuo miglioramento il bilancio di Anas come stazione appaltante e gestore della rete.

Nel corso del 2008, infatti, sono state bandite dall’Anas gare per l’appalto di lavori che prevedono investimenti per 3 miliardi di euro, sono stati approvati 67 progetti per un importo complessivo di oltre 10,2 miliardi di euro, sono stati avviati 34 interventi per nuove costruzioni per un importo complessivo di oltre 2 miliardi di euro e ne sono stati ultimati 23 per un importo complessivo di oltre 1 miliardo di euro.

Nel settore della manutenzione straordinaria gli interventi avviati sono stati 257, per un importo di 176 milioni di euro, e quelli ultimati 248, per un importo complessivo di 186 milioni di euro. L’importo speso nel corso dell’anno per la manutenzione ordinaria è stato di 172 milioni di euro, oltre le attività svolte direttamente da Anas con proprio personale.

“Il risultato positivo conseguito nel 2008, che ha beneficiato anche di partite non ricorrenti – ha affermato il Presidente Ciucci - non è ancora sufficiente a rassicurare sul risanamento economico strutturale e durevole di Anas. Infatti, il principale obiettivo per completare un’effettiva trasformazione in società rimane il raggiungimento dell’autonomia finanziaria: Anas deve poter fronteggiare i propri costi di funzionamento con i ricavi delle prestazioni che fornisce, privilegiando nella misura massima possibile quelli rispondenti alla logica di mercato”.

L’approvazione del bilancio 2008 coincide con il completamento di un triennio di attività e rappresenta l’occasione per fare un consuntivo del complesso delle misure che il Consiglio di Amministrazione – accogliendo le raccomandazioni espresse dall’Azionista nell’assemblea del 20 luglio 2006 – ha adottato per ridefinire il sistema di regole di Anas, nell’ottica di assicurare la massima efficienza della gestione aziendale nonché di superare particolari problematiche che risultavano in essere all’inizio del mandato.

Il riequilibrio del conto economico di Anas, il contenimento dei costi generali e delle consulenze, l’affermazione della Società come prima stazione appaltante in Italia nel 2007 e nel 2008, l’accelerazione negli investimenti, la certificazione in qualità delle attività tecniche e l’implementazione di un nuovo modello di esercizio della rete, testimoniano la rinnovata e migliorata efficienza dell’Anas.

I risultati acquistano ancor più valore in quanto ottenuti con un organico sostanzialmente inalterato, ma notevolmente migliorato in qualità (+69% di laureati), e riducendo del 22% l’assenteismo.

“L’Anas – ha concluso Pietro Ciucci - è oggi fortemente impegnata nel dare attuazione nei tempi più brevi al piano ordinario e straordinario di investimenti deciso dal Governo, con la sua ritrovata efficienza e l’esperienza maturata in ottanta anni di attività. La Società può, pertanto, rappresentare un punto di forza, un patrimonio al servizio del Paese, da difendere e potenziare”.

Roma, 28 maggio 2009