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Anas al Festival dello Sport, oltre 12 mila presenze

Italia, Direzione Generale,

Anas al Festival dello Sport, oltre 12 mila presenze

FESTIVAL DELLO SPORT DI TRENTO, OLTRE 12.000 PERSONE ALLO STAND ANAS PER CONDIVIDERE IL MESSAGGIO SULLA SICUREZZA STRADALE

 

  • Il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi: “Anas, stazione appaltante, ha un ruolo fondamentale nella costruzione dell’eredità delle Olimpiadi”
  • L’AD di Anas Claudio Andrea Gemme: “La vera vittoria, sulla strada come nello sport, è tagliare il traguardo in sicurezza”

 

Roma, 14 ottobre 2025

 

Lo stand Anas al Festival dello Sport di Trento ha registrato oltre 12.000 presenze in quattro giorni: ha coinvolto campioni, dirigenti sportivi e giovani tra quiz, attività educative e prove al simulatore di guida.  La società del Gruppo Fs, per il quarto anno consecutivo brand partner dell’evento, ha portato il suo messaggio sulla sicurezza stradale facendo toccare con mano i rischi di un comportamento scorretto alla guida. Con un accento posto, in particolare, sulle distrazioni al volante, spesso causate dall’uso del cellulare.

Al simulatore in piazza Cesare Battisti oltre a Max Biaggi e Maya Weug - testimonial Anas e protagonisti del talk “Sicuri al traguardo” - si sono cimentati il Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò, gli ex piloti Marco Melandri e Roberto Locatelli, la ciclista Letizia Paternoster e il nuotatore Simone Cerasuolo.

“Il Festival dello Sport di Trento si è confermato ancora una volta un palcoscenico di eccellenza per trasmettere messaggi importanti – ha detto l’Amministratore Delegato di Anas Claudio Andrea Gemme - il nostro stand ha registrato un ottimo afflusso di pubblico, in particolare di giovani e famiglie, che hanno dimostrato un profondo interesse per i temi della sicurezza stradale e della lotta agli incidenti. Questa massiccia partecipazione ci riempie di orgoglio: vedere un pubblico così attento e reattivo di fronte alle nostre iniziative di sensibilizzazione e ai ‘talk’ con i campioni dello sport è il miglior segnale. La cultura della guida responsabile può e deve essere rafforzata attraverso la prevenzione e l'educazione. Anas è in prima linea con il piano strategico del MIT per raggiungere l'obiettivo di ridurre del 50% gli incidenti entro il 2030. Un traguardo – sottolinea l’Ad Gemme - che perseguiamo ogni giorno con l’innovazione tecnologica, la manutenzione programmata e una continua opera di sensibilizzazione. La vera vittoria, sulla strada come nello sport, è tagliare il traguardo in sicurezza”.

Nel corso dei quattro giorni del festival non sono mancate riflessioni e momenti di confronto. Numerosi personaggi del mondo dello sport hanno voluto lanciare un messaggio sulla sicurezza stradale e invitare soprattutto i giovani ad assumere un comportamento corretto alla guida per tutelare la propria vita e quella degli altri. “Sulla strada non si possono avere prestazioni neanche simili alla pista – è stato il monito di Max Biaggi - avere tutto sotto controllo è fondamentale perché la strada non perdona”. Dello stesso avviso Giacomo Agostini: “C’è poca educazione, è un problema, al volante o in sella vogliamo fare sempre ciò che non possiamo. Ai giovani dico: serve attenzione e rispetto, in strada non siamo soli”.

L’ex pilota Roberto Locatelli ha posto invece l’accento sulla differenza tra l’Italia e gli altri Paesi: “Nella mia vita ho girato molto e posso dire che nel resto del mondo c’è grande rispetto per gli altri automobilisti mentre da noi manca”.

Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha sottolineato l’impegno di Anas verso Milano-Cortina 2026: “Anas, in quanto stazione appaltante, ha un ruolo molto importante nella costruzione dell’eredità delle Olimpiadi. Colgo l’occasione per ringraziare il lavoro svolto dalla società nel rendere le nostre strade più sicure e ringrazio le donne e gli uomini di Anas ogni giorno al lavoro nei cantieri”. Sulla sicurezza stradale Abodi non ha dubbi: “Dobbiamo capire una volta per tutte che la vita degli altri, oltre alla nostra e a quella dei nostri cari, è nelle nostre mani”.