Tu sei qui

L’impegno dell’Anas in Abruzzo dopo il sisma del 6 aprile 2009

L’impegno dell’Anas in Abruzzo dopo il sisma del 6 aprile 2009



Fin dalle prime ore successive alla grande scossa delle 3,32 del mattino del 6 aprile 2009, l’Anas si è posta due obiettivi, fra loro strettamente collegati. Il primo obiettivo fu quello di ripristinare nel più breve tempo possibile la normale attività, svolgendo inoltre una prolungata attività emergenziale, in collaborazione con la Protezione Civile, attraverso il supporto logistico con trasporto di mezzi e materiali di soccorso.
Gli uomini dell’Anas hanno contribuito all’allestimento di diverse tendopoli: a Piazza D’Armi, a Paganica, a San Gregorio, presso il campo da rugby di Acquasanta, a Casentino, a Picenze, a San Giovanni Paganica, a Gignano, a Sant’Eusanio Forconese, a Campotosto.
Si sono occupati anche delle attività di trasporto e scarico dei materiali di assistenza, del montaggio delle tende, della realizzazione delle opere di drenaggio e delle fognature indispensabili per il funzionamento dei campi. Importante è stato anche il contributo dell’Anas per la messa in sicurezza delle strutture del Tribunale e per il recupero della documentazione tra le macerie, così come per l’attività di posa in opera di tutta la segnaletica a sfondo rosso di indicazione per le strutture operative di Protezione Civile, effettuata prima del G8 dell’Aquila.
Contemporaneamente l’Anas, con i suoi tecnici, è stata impegnata in prima linea per garantire la transitabilità in sicurezza sulla rete stradale. Subito dopo il sisma è stato attivato un monitoraggio sulle strade di competenza, con censimento dei danni al corpo stradale e immediata attivazione degli interventi di ripristino. Grazie a questa attività, sin dalle prime ore dopo il sisma, tutte le principali arterie stradali di competenza Anas erano regolarmente aperte al traffico, semplificando non poco l’attività dei soccorsi e l’esodo degli sfollati.
L’Anas, su indirizzo del Ministero, ha predisposto il Piano Speciale Terremoto 2009, che comprende investimenti per 200 milioni di euro dei quali 110 per nuove opere e circa 90 per manutenzioni straordinarie. La fase realizzativa delle opere di nuova costruzione, quali: i lavori di adeguamento della statale 17 tra San Gregorio a San Pio Le Camere; un lotto della variante sud all’abitato dell’Aquila, da Bazzano a S. Gregorio, verrà avviata non appena sarà completata l’acquisizione di tutte le autorizzazioni degli enti competenti interessati.
Sono stati inoltre attivati complessivamente 87 interventi per complessivi 92 milioni di euro. per manutenzione straordinaria previsti nell’ambito del “cratere sismico”, compresi quelli già previsti nella programmazione pluriennale Anas, Tra questi si possono citare gli interventi urgenti eseguiti nell’immediatezza del sisma per garantire la transitabilità sulla rete stradale, gli interventi di ripristino dei danni alla rete causati dal sisma, gli adeguamenti sismici di opere d’arte, le opere urgenti per il miglioramento della viabilità nel Comune di L’Aquila, ed in particolare le opere di accesso ai nuovi insediamenti del progetto CASE. Di questi 87 interventi ad oggi 51 risultano già ultimati, 11 sono in corso, 17 sono in gara, 3 in fase di approvazione e per 5 è in corso l’acquisizione dei pareri.
Il secondo obiettivo fu quello di assistere i propri dipendenti, aiutandoli ad affrontare le prime necessità, risolvendo eventuali problemi di alloggiamento, consentendo così alle persone di stare vicino alle loro famiglie, di non allontanarsi dal luogo di lavoro per continuare ad assistere i concittadini e per proseguire le attività.
Proprio per limitare i disagi, in collaborazione con la Protezione Civile, l’Anas ha consegnato ai propri dipendenti, nel giugno 2009, 18 alloggi provvisori prefabbricati, per un investimento di circa 360 mila euro.
Alcune attività dell’Anas furono sistemate in via provvisoria all’interno di container adibiti ad uffici. Altri uffici, quelli tecnici e del Capo Compartimento, trovarono sistemazione all’intero della Caserma di Coppito della Guardia Di Finanza.

L’Aquila, 4 febbraio 2011