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Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas esamina il progetto di fusione di Autostrade

Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas esamina il progetto di fusione di Autostrade

Richiesti alla Società Autostrade ulteriori chiarimenti
Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas, riunitosi oggi, ha esaminato il progetto di fusione per incorporazione di Autostrade in Abertis, sulla base di una informativa presentata dal Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi.

Il Consiglio di Amministrazione ha preso visione dell’ampia documentazione preparata dal direttore Generale Claudio Artusi, che si è avvalso della collaborazione dei Prof. Andrea Monorchio, Guido Rossi e Luigi Cappugi.

Nel corso del Consiglio l’ing. Pozzi ha messo in rilievo il forte rapporto di collaborazione instauratosi tra l’Anas e il Ministro di riferimento per l’Azienda, l’On. Antonio Di Pietro Ministro delle Infrastrutture.

Nell’ambito della doverosa attività di collaborazione tra il Ministro e l’Anas, il Presidente Pozzi ha informato il Consiglio di Amministrazione delle indicazioni giunte dal Ministro, con la necessità, in tempi brevi, di fornire al Governo eventuali ulteriori valutazioni attorno a possibili significative alterazioni del rapporto tra Autostrade per l’Italia e Anas, con una eventuale riduzione reale delle garanzie a suo tempo poste alla concessione medesima.

Poiché sono emerse situazioni di conflitto di interessi in capo ad alcuni soci partecipanti al futuro azionariato di controllo tali da poter risultare penalizzanti per la capacità di Autostrade ad adempiere agli obblighi della concessione, l’Anas su indicazione del Governo, chiederà alla Società Autostrade ulteriori specificazioni attorno al mutato soggetto concessorio.

Ricevute le indicazioni, il Cda dell’Anas ha dato mandato al Presidente Pozzi di valutare quali prescrizioni o condizioni l’Azienda intenda disporre per salvaguardare gli interessi pubblici correlati alla concessione in atto con Autostrade per l’Italia.

Le valutazioni dell’Anas saranno quindi trasmesse in breve periodo alla vigilanza governativa, per tutte le determinazioni del caso.

Roma, 30 maggio 2006