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Friuli-Venezia Giulia, l’Anas apre al traffico il raccordo autostradale Lacotisce-Rabuiese

Friuli-Venezia Giulia, l’Anas apre al traffico il raccordo autostradale Lacotisce-Rabuiese

Pietro Ciucci: un esempio di collaborazione con gli Enti locali
È stato aperto al traffico l’intero raccordo autostradale Lacotisce-Rabuiese che, insieme al lotto realizzato dal Comune di Trieste da Padriciano a Cattinara, costituisce il collegamento del sistema della Grande Viabilità Triestina e dell’Autostrada A4 Torino-Trieste con la Slovenia. Alla cerimonia hanno partecipato il Sottosegretario alle Infrastrutture Roberto Castelli, il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, il Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Renzo Tondo, il Presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat, il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il Sindaco di Muggia Nerio Nesladek, il Sindaco di San Dorligo della Valle Dolina Fulvia Premolin e il Vescovo di Trieste Monsignor Eugenio Ravignani.

La nuova opera, lunga complessivamente 4,6 km, costituisce la variante alla strada statale 15 “Via Flavia” e rappresenta l’elemento di collegamento tra la grande viabilità della provincia di Trieste e il valico Italo-Sloveno di Rabuiese, sulla direttrice Capodistria-Pola, lungo il Corridoio Europeo V “Lisbona-Torino-Trieste-Kiev”.

In contemporanea, oggi è stato aperto al traffico anche il lotto realizzato dal Comune di Trieste, tratto in variante alla strada statale 202 “Triestina”, da Padriciano a Cattinara. Entrambe le opere saranno gestite dall’Anas e costituiscono i tasselli di completamento del raccordo autostradale fra il casello dell’A4 di Trieste “Lisert”, della Concessionaria Autovie Venete, e il Confine di Stato con la Slovenia, costituito dal valico “di Rabuiese”.

“Abbiamo mantenuto gli impegni – ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci -. Poco più di un anno fa abbiamo aperto al traffico il primo tratto del raccordo di circa 1 km (tra l’innesto con la zona industriale di Muggia-Noghère e il valico di confine del Rabuiese) ed oggi inauguriamo l’ultimo tratto, di 3,6 km, compreso tra lo svincolo di Lacotisce, sulla strada statale 202 Grande Viabilità Triestina, e lo svincolo delle Noghère”.

“Si tratta di un sistema viario di grande utilità – ha continuato il Presidente dell’Anas - non solo per Trieste e per il suo importantissimo porto, ma per l’intero sistema transnazionale frontaliero europeo, in quanto porterà beneficio al Nord-Est italiano e a questa comunità ricca di storia, di cultura e di sempre più sviluppata potenzialità economica”.

“I lavori dell’intero raccordo – ha sostenuto Pietro Ciucci - hanno richiesto un investimento complessivo di circa 154 milioni di euro e la loro realizzazione e tempistica sono state agevolate significativamente dal rapporto di grande collaborazione con il Sindaco e con i tecnici del Comune di Trieste”.

Nel suo complesso il raccordo è un’opera che si inserisce all’interno di aree fortemente urbanizzate e che consente di decongestionare la viabilità di attraversamento all’interno dei Comune di Muggia e San Dorligo della Valle Dolina e, soprattutto, di migliorare sensibilmente la qualità della vita dei residenti. Tra le principali opere d’arte del raccordo vi sono i sei viadotti del nodo Lacotisce, lunghi complessivamente 2.100 metri, i sei viadotti dello svincolo delle Noghere, lunghi complessivamente 2.500 metri, e la Galleria “Monte d’Oro”, a doppio fornice, ciascuno lungo 1.375 metri.

Alcuni tratti del raccordo autostradale e del lotto realizzato dal Comune di Trieste saranno controllati 24 ore su 24 da una sala operativa Anas dedicata, che monitorerà in particolare il viadotto che attraversa l’area dei depositi di idrocarburi della Siot, tra i più grandi d’Europa, e le gallerie Monte d’Oro e Carso. La sala operativa, che dispone di una straordinaria dotazione di impianti tecnici, di sicurezza e di infomobilità, risponde alle più avanzate normative in materia di impianti di sicurezza in galleria ed è in grado di governare tutti gli impianti di illuminazione, ventilazione, pressurizzazione dei siti sicuri, rilevamento incendi, oltre che monitorare i volumi di traffico, attraverso 25.000 sensori di vario tipo e più di 100 telecamere che consentono di ricevere in tempo reale informazioni sullo stato dei luoghi interessati dalla circolazione e di valutare all’istante la compatibilità della presenza di uomini con i parametri rilevati. La sala operativa, grazie alle sue peculiarità, potrà essere in futuro utilizzata per la gestione della mobilità di tutta la Grande Viabilità Triestina e della restante rete Anas regionale.

“Si tratta di un apparato di alta tecnologia – ha dichiarato il Presidente Ciucci - che è stato messo a disposizione della cittadinanza triestina e friulana, nello spirito di leale condivisione e compartecipazione che caratterizza l’Anas nel rapporto con le autorità regionali, provinciali e comunali”.

Il raccordo autostradale Lacotisce-Rabuiese si inserisce all’interno del più ampio programma dell’Anas di ammodernamento e di potenziamento della rete stradale e autostradale friulana e giuliana. Nonostante il ridimensionamento della propria rete, infatti, l’Anas riserva grande attenzione a questa regione: sono in corso investimenti per oltre 90 milioni di euro tra nuove opere (89 milioni di euro) e interventi di manutenzione straordinaria (oltre 1,7 milioni di euro). In particolare sono in esecuzione i lavori di completamento del Raccordo Autostradale Cimpello che saranno ultimati entro la fine del prossimo anno e i lavori di costruzione della variante alla strada statale 52 “Carnica”, in località Passo della Morte, nel Comune di Forni di Sotto, che sarà aperta al traffico entro questo dicembre.

Le opere di prossimo avvio ammontano ad oltre 120 milioni di euro e riguardano una serie di interventi, già aggiudicati, su 41 km della strada statale 13 “Pontebbana”, a seguito dei dissesti causati dagli eventi alluvionali, e la realizzazione della variante di Socchieve alla strada statale 52 “Carnica”, la cui aggiudicazione è prevista entro l’anno corrente.

L’Anas, nella veste di concedente della rete autostradale a pedaggio, è poi impegnata in un articolato programma di potenziamento della rete autostradale friulana, che prevede investimenti complessivi nei prossimi anni per circa 1 miliardo di euro, con la costruzione di oltre 60 km di rete autostradale nuova o ammodernata nel territorio regionale.

“In particolare – ha continuato Pietro Ciucci - l’Anas è al lavoro assieme al Commissario straordinario Tondo per la realizzazione della terza corsia sull’autostrada A4 Venezia-Trieste, nella tratta Quarto d’Altino-Villesse (lunghezza 94 km, di cui 40 km ricadenti in Friuli-Venezia Giulia), che prevede un investimento di circa 1.360 milioni di euro (di cui circa 700 milioni relativi al tratto friulano), e per il conferimento di caratteristiche autostradali al raccordo Villesse-Gorizia (lunghezza 17 km), il cui costo è stimato in oltre 172 milioni di euro. Per entrambe le opere, puntiamo a ridurre significativamente i tempi previsti in convenzione per l’esecuzione dei lavori”.

“Siamo inoltre impegnati – ha concluso il Presidente dell’Anas - per la realizzazione del nuovo casello autostradale di Ronchis sull’autostrada A4, per un importo di circa 45 milioni di euro, con previsione di fine lavori entro giugno 2009, e per il completamento dell’ultimo lotto di 5 km dell’Autostrada A28 Portogruaro-Pordenone-Conegliano, per un importo di circa 85 milioni di euro, con previsione di apertura al traffico per dicembre 2009”.

Trieste, 19 novembre 2008