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Firmato oggi, tra la Prefettura di Viterbo e l’ANAS, il protocollo di legalità per la prevenzione e la repressione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici

Firmato oggi, tra la Prefettura di Viterbo e l’ANAS, il protocollo di legalità per la prevenzione e la repressione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici

Consentirà la prevenzione e la repressione dei tentativi di infiltrazione della criminalità per lavori superiori a 1,5 milioni di euro

Oggi, presso la Prefettura di Viterbo, il Prefetto Alessandro Giacchetti e il Capo del Compartimento del Lazio dell’Anas Bruno Brunelletti hanno firmato un “protocollo di Legalità” finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei tentativi di infiltrazioni della criminalità organizzata.

L’accordo – che l’Anas sta progressivamente estendendo a tutto il territorio nazionale, attraverso ciascuna Prefettura territorialmente competente - prevede una collaborazione con il Gruppo Interforze, istituito presso le Prefetture ai sensi del D.L. n. 18/2002, e si applica al controllo e alla sorveglianza per le opere pubbliche di importo superiore a 1,5 milioni di euro.

In particolare, a seguito dell’accordo oggi sottoscritto, l’Anas inserirà nei bandi di gara apposite clausole che obbligheranno le ditte partecipanti ad indicare in sede di presentazione dell’offerta di gara, oltre che le imprese subappaltatrici, anche i titolari di noli che saranno utilizzati nel corso dei lavori.

Inoltre, mediante l’accordo, le imprese esecutrici dei lavori dovranno denunciare immediatamente alle Forze di Polizia, dandone comunicazione alla Stazione appaltante, tentativi di estorsione, intimidazione o condizionamento di natura criminale. L’inosservanza di tali clausole determinerà la rescissione del relativo contratto d’appalto. Le imprese dovranno, altresì, comunicare immediatamente qualsiasi variazione societaria ivi comprese quelle relative agli eventuali subappaltatori e/o fornitori a fornire notizie sul numero di lavoratori da occupare, le loro qualifiche ed il criterio di assunzione.

“La realizzazione nei prossimi cinque anni di importanti opere pubbliche nel territorio provinciale – ha spiegato il Prefetto Giacchetti - può costituire per le organizzazioni criminali un’occasione propizia per tentare di infiltrarsi nel locale tessuto socio-economico e di arricchirsi con i cospicui fondi all’uopo stanziati. Si rende necessario, pertanto, adeguare ed affinare la risposta istituzionale sul piano della prevenzione e della repressione delle iniziative criminali attraverso un aggiornamento delle metodologie di monitoraggio ed un potenziamento degli strumenti di contrasto, al fine di coordinare l’impegno delle locali Forze di Polizia nello specifico settore degli appalti pubblici. Non c’è sviluppo economico sostenibile, né prospettive per le imprese operanti nel settore dei lavori pubblici ma anche in altri – ha concluso il Prefetto - senza la tutela di quelli che sono i beni pubblici per eccellenza, la giustizia e la sicurezza; come pure senza una ponderata considerazione dei problemi ambientali e rispetto del territorio. Il patto di legalità odierno si inserisce, pertanto, nel quadro armonico di un più ampio disegno di tutela del territorio provinciale in termini sia di sicurezza che ambientale, già delineato con l’adozione del Patto di Sicurezza Ambientale, sottoscritto con la Provincia di Viterbo in data 13 luglio 2007”.

“Questo accordo - ha spiegato il Capo Compartimento del Lazio dell’Anas Bruno Brunelletti - trasforma il concetto di legalità da semplice ideale in comportamenti ed azioni concrete. L’Anas sostiene concretamente lo sviluppo e la crescita infrastrutturale della regione Lazio ed attualmente quale prima stazione appaltante è impegnata con lavori in circa 10 cantieri, per investimenti complessivi pari a circa 800 milioni di euro. Mandare in gara tanti lavori e aprire cantieri così rilevanti, può scatenare l’attenzione e gli appetiti delle organizzazioni criminali. Ecco quindi la ragione dei protocolli di legalità che sono strumenti giuridici e azioni concrete per monitorare gli appalti affidati, relativi ai lavori di nuove opere o per interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione”.

Roma, 20 novembre 2007