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Calabria: Anas riapre il tratto della A3 tra gli svincoli di Scilla e Villa San Giovanni. La Prefettura di Reggio Calabria ha disposto il provvedimento grazie al contributo del Genio Militare, della Protezione Civile e dei tecnici specializzati Anas

Calabria: Anas riapre il tratto della A3 tra gli svincoli di Scilla e Villa San Giovanni. La Prefettura di Reggio Calabria ha disposto il provvedimento grazie al contributo del Genio Militare, della Protezione Civile e dei tecnici specializzati Anas


La Prefettura di Reggio Calabria rende noto che sono state soddisfatte, anche con il contributo del Genio Militare, le condizioni individuate nel corso della riunione dello scorso 30 gennaio 2009 alla quale ha partecipato il Vice Capo Dipartimento della Protezione Civile e, conseguentemente nel tratto dell’A/3 compreso tra gli svincoli di Villa San Giovanni e Scilla oggetto del provvedimento di chiusura sono state realizzate specifiche barriere di protezione in corrispondenza dei punti di maggiore criticità, sono stati attivati presidi fissi di osservazione e pronto intervento ed è in corso il monitoraggio, anche strumentale, dell’area in frana in località S. Trada. È stato, quindi, possibile prevedere la riapertura al traffico veicolare del tratto autostradale in questione con l’applicazione della misura del senso unico alternato in corrispondenza dello svincolo di Scilla dalle ore 24 del 1 febbraio 2009.
Le avverse condizioni atmosferiche delle ultime ore hanno imposto ulteriori controlli da parte di una commissione di geologi e di tecnici specializzati dell’Anas sia sul tratto dell’autostrada A3 Salerno Reggio Calabria tra gli svincoli di Scilla e Villa San Giovanni chiuso al traffico lo scorso 28 gennaio, sia sulla S.S. 18 utilizzata come percorso alternativo e riaperta ieri nel tratto Villa S.G. – Scilla con particolari cautele consistenti tra l’altro, in postazioni fisse di osservazione e pronto intervento. Gli esiti dei controlli effettuati suggeriscono di mantenere un attento ed accurato monitoraggio anche strumentale sull’ arteria stradale all’esito del quale saranno possibili ulteriori,anche peggiorative, modalità di utilizzo dell’infrastruttura.