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Appalti e Ue, l’Anas precisa:le procedure di infrazione riguardano le precedenti gestioni

Appalti e Ue, l’Anas precisa:le procedure di infrazione riguardano le precedenti gestioni

L’attuale dirigenza applica agli appalti la normativa europea
In riferimento alle notizie apparse sulla stampa, relative a due procedure d’infrazione aperte dalla Commissione europea, l’Anas comunica che gli appalti in questione furono assegnati sotto le precedenti gestioni.

La prima procedura d’infrazione riguarda sei avvisi aventi ad oggetto l’affidamento di servizi di assistenza tecnica alla progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di ammodernamento della Statale 106 Jonica, che risalgono al 1992 e furono assegnati senza gara europea. Tre servizi di assistenza alla progettazione definitiva sono stati già ultimati e per essi l’Anas è tenuta giuridicamente a onorare gli impegni precedentemente presi. Per quanto riguarda i rimanenti servizi di assistenza al progetto esecutivo, l’Anas aveva già deciso di non dare corso alla formalizzazione di tali incarichi, in ottemperanza a quanto stabilito dalla Commissione Europea.

L’altra procedura d’infrazione riguarda non tanto l’appalto relativo alla realizzazione di un’opera di collegamento in tunnel (sottopasso) nell’ambito dei lavori di allacciamento del porto di Olbia alla viabilità esterna, che risale all’inizio degli anni Novanta, quanto invece la non esplicitazione da parte degli allora dirigenti dell’Anas delle motivazioni che avevano indotto a ritenere non necessario il ricorso alla gara europea. A tal proposito, l’attuale dirigenza dell’Anas informa che ha comunicato alle Autorità tali motivazioni. L’Anas ritiene che non fosse necessaria una gara europea per l’affidamento dei lavori in quanto la realizzazione delle opere in variante era contenuta nello stesso progetto relativo all’atto principalmente affidato (la realizzazione dello svincolo per l’Isola Bianca-Porto di Olbia). Inoltre, l’affidamento del progetto a due diversi esecutori avrebbe innescato problemi di natura logistico-organizzativa e di ripartizione delle responsabilità, poiché i due lavori interessano entrambi il centro di Olbia e strade inserite nel contesto urbano, per cui solo un unico esecutore è in grado di programmare le diverse lavorazioni. I due lavori sono strettamente collegati: in particolare, le rampe di collegamento fra il viadotto lato aeroporto e il tunnel, e il viadotto di svincolo lato Palau e il tunnel, non possono essere completate se non in concomitanza con i lavori di realizzazione del tunnel stesso. Peraltro lo svincolo per l’Isola Bianca-Porto di Olbia è praticamente ultimato, con un avanzamento lavori pari al 96% (restano da ultimare solo le rampe di unione con la galleria). I lavori di completamento del tunnel hanno un avanzamento del 95%, e in passato hanno avuto un rallentamento soltanto a causa del ritrovamento di importanti reperti archeologici (navi romane). Entro aprile entrambi i lavori saranno completati e, dopo la realizzazione degli impianti di ventilazione e di sicurezza della galleria, le rampe dello svincolo e il tunnel saranno aperti traffico.

L’Anas precisa infine che l’attuale dirigenza applica la normativa europea in materia di appalti e, a decorrere dal 10 dicembre 2002, cioè ben prima che emergessero i rilievi della Commissione europea, ha pubblicato 9 bandi di gara sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea aventi ad oggetto proprio l’affidamento di servizi tecnici di supporto alla progettazione.

Roma, 21 febbraio 2003