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Anas: presentato il bilancio dell’esodo estivo 2008 Meno italiani sulle strade (-2/3%), tempi di percorrenza più veloci, diminuiti anche gli incidenti (-8,5%)

Anas: presentato il bilancio dell’esodo estivo 2008 Meno italiani sulle strade (-2/3%), tempi di percorrenza più veloci, diminuiti anche gli incidenti (-8,5%)

Molto positivi i dati dell’incidentalità sull’A3 Salerno-Reggio Calabria: -36%

“Quest’anno l’esodo e controesodo si sono svolti con sufficiente regolarità su tutta la rete stradale e autostradale nazionale, con tempi di percorrenza delle singole tratte notevolmente inferiori rispetto al 2007, in alcuni casi anche del 10-15 per cento. I flussi di traffico registrati a luglio e ad agosto sono stati inferiori rispetto allo scorso anno, con una media nazionale del -2/3 per cento e punte del -10/15 per cento in alcune tratte autostradali. Anche il dato generale sull’incidentalità è migliorato. In termini assoluti, in base ai dati della Polizia Stradale, nel bimestre luglio-agosto sull’intera rete nazionale, che è di circa 30 mila km, si sono verificati oltre 2 mila incidenti in meno rispetto al 2007, pari a una riduzione di circa l’8,5%. Il numero degli incidenti mortali si è ridotto di circa il 6,5 per cento, anche se rimane comunque molto alto”.

Con queste parole il presidente dell’Anas Pietro Ciucci ha presentato oggi i risultati e il bilancio del traffico sulla rete stradale e autostradale italiana in occasione dell’esodo e controesodo 2008. Alla conferenza hanno partecipato l’Aci, rappresentata dal Presidente Enrico Gelpi; Autostrade per l’Italia e Aiscat, rappresentate dall’Amministratore Delegato di Aspi e Vicepresidente dell’Aiscat Giovanni Castellucci; l’Arma dei Carabinieri, rappresentata dal Colonnello Marco Minicucci, Capo Ufficio Operazioni del Comando Generale; la Polizia di Stato, rappresentata dal Dr. Roberto Sgalla, Direttore del Servizio di Polizia Stradale.

Secondo il Presidente Ciucci, “la diminuzione dell’intensità e della durata dei fenomeni di congestione sulle autostrade e strade italiane è stata netta e questo fondamentalmente per tre ragioni: la forte riduzione dei cantieri sulla rete e l’impegno coordinato ed efficace di tutti i soggetti coinvolti - direttamente o indirettamente - nel piano dell’esodo: gestori, forze dell’ordine, Protezione Civile, Croce Rossa Italiana, istituzioni nazionali e locali, mass media; la maturità dimostrata dagli utenti nelle opzioni di viaggio, con la scelta di partire o rientrare non solo nei weekend ma anche durante i giorni infrasettimanali; il fenomeno del ‘caro petrolio’, che ha cambiato alcune abitudini, riducendo il pendolarismo automobilistico e in alcuni casi spingendo i vacanzieri ad un maggior utilizzo di modalità di viaggio alternative”.

Le giornate più calde sono state il 2 e il 9 agosto per l’esodo e il 16 e il 24 agosto per il controesodo.
Anche questa estate le arterie con la maggiore concentrazione di traffico sono state l’A1 Milano-Napoli; l’A14 Bologna-Taranto; la A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria (in particolare il nodo di Lagonegro); il nodo bolognese (A14 dall’allacciamento con A1 e Bologna S. Lazzaro) e fiorentino (da Barberino a Firenze sud); il tratto dell’A14 compreso tra Bologna San Lazzaro ed Ancona; la A4 Venezia-Trieste; la A22 del Brennero.

Durante il periodo dell’esodo e controesodo, su tutta la rete stradale e autostradale italiana, pari ad oltre 30 mila chilometri, i cantieri inamovibili presenti sono stati solo 166: 66 sulla rete autostradale in concessione (5.695 km) e 92 sulla rete Anas (circa 25.420 km, lo scorso anno erano stati 283), più 8 cantieri (di cui 5 con carreggiata unica) sulla A3 Salerno-Reggio Calabria.

Nel periodo estivo l’Anas ha operato con circa 2.000 risorse, dotate di oltre 920 mezzi, divise tra personale di emergenza, tecnico su strada, oltre a quello presente nella Sala Operativa Nazionale o nelle sale compartimentali, che hanno operato in stretto coordinamento con il Centro di Coordinamento Nazionale per la Viabilità.

Le Sale Operative dell’Anas hanno gestito complessivamente 10.200 interventi (una media di 340 interventi al giorno) e, in particolare, sulla A3, sono stati effettuati 2.420 interventi di soccorso meccanico.

Il sistema informativo nel suo complesso ha funzionato molto bene. Gli automobilisti hanno raccolto l’invito dell’Anas, dell’Aci, delle società concessionarie autostradali e degli altri soggetti protagonisti del piano ad informarsi prima di partire e durante il viaggio.

Dal 10 giugno al 1° settembre i contatti al sito www.stradeanas.it sono più che triplicati, superando abbondantemente i 2 milioni di navigatori, di cui circa la metà ha visitato le pagine relative all’esodo e alla viabilità.

Il numero verde 1518 del Cciss Viaggiare Informati nel solo mese di agosto ha evaso oltre 100 mila telefonate.

Un forte incremento di contatti ha fatto registrare anche il numero verde Anas della A3 Salerno-Reggio Calabria (800.290.092), che nel periodo estivo (dal 29 giugno al 1° settembre) ha avuto una crescita del 124%, con 94.301 telefonate complessive (lo scorso anno furono nello stesso periodo 42.163). Ad agosto la crescita dei contatti è stata addirittura del 158%, con 82.530 richieste (furono 32.044 nel 2007), e il giorno di picco, con 8.860 telefonate, è stato sabato 9 agosto (nel 2007 la giornata di picco registrò 2.873 contatti). Il 58,1% delle telefonate ha chiesto informazioni aggiornate sul traffico e sulle code; il 22,1% previsioni e consigli su partenze intelligenti; il 5,9% per percorsi alternativi. Il 94,5% delle telefonate ha ricevuto risposta dall’operatore entro 20 secondi.

L’allarme incidentalità

“Anche se il dato generale dell’incidentalità e dei sinistri avvenuti sulle nostre strade è migliorato - ha affermato nel suo intervento il Presidente Ciucci - rimane comunque alto il numero dei morti e dei feriti, nonostante l’intensificazione dei controlli da parte della Polizia Stradale e dei Carabinieri”.

Il Presidente Ciucci ha ricordato che “nell’ultimo biennio l’Anas ha intensificato l’impegno su manutenzione ordinaria e straordinaria al fine di recuperare il debito manutentorio accumulato in passato per i noti problemi finanziari. Tra il 2007 e il 2008 l’Anas ha infatti investito oltre 1,2 miliardi di euro per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, per il miglioramento della sicurezza stradale, per la posa di asfalto drenante, per l’installazione di barriere di sicurezza di più moderna concezione e per il rifacimento dell’impiantistica delle gallerie. Interventi che sono stati già in gran parte attivati”. Ciucci ha comunque sottolineato che “i fondi stanziati per la manutenzione, pur essendo notevoli, non sono sufficienti a colmare un gap che dura da almeno un decennio e che richiede maggiori disponibilità di risorse pubbliche da parte dell’Anas, che al momento non ci sono”.

“Altrettanto forte è l’impegno dell’Anas per ammodernare e potenziare l’intera rete infrastrutturale viaria - ha continuato Ciucci -. Basti pensare che, sulla rete Anas, abbiamo in corso in tutta Italia 152 cantieri, per un importo di oltre 12 miliardi di euro, e che solo negli ultimi due anni abbiamo avviato 82 nuovi interventi, per un importo di oltre 5 miliardi di euro, e abbiamo ultimato 85 lavori, per un importo di circa 2,4 miliardi di euro”.

“Tuttavia gli investimenti in manutenzione e in nuove opere sono urgenti e necessari ma non bastano - ha affermato Ciucci -. Non si può continuare a consumare dramma su dramma addebitando la responsabilità a presunte strade killer, anche quando gli incidenti avvengono su tratti in rettilineo e perfettamente manutenuti. Purtroppo anche il comportamento umano ha grandi responsabilità nella causa degli incidenti mortali. In particolare la distrazione, la stanchezza, l’eccesso di velocità. C’è allora bisogno ed è necessario costruire un grande accordo tra i tanti soggetti e organismi che attualmente partecipano alle politiche sulla sicurezza stradale, per incrementare i fondi per le nuove opere e per la manutenzione, anche con il ricorso ai progetti finanziari e al capitale privato, e promuovere campagne di sensibilizzazione e di educazione, che non siano sporadiche e cicliche, ma protratte nel tempo”.

La Salerno-Reggio Calabria

Anche sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria l’Anas ha registrato una riduzione del traffico. In particolare nel tratto salernitano si è registrato un numero di passaggi inferiore a quello del 2007 (-12%), mentre più forte è stata la riduzione nel tratto calabrese. Complessivamente nei week end di agosto sono transitate per la barriera di Salerno-Fratte 1.146.000 autovetture (nel 2007 furono 1.299.000 e nel 2006 1.227.000). La giornata record è stata sabato 9 agosto, quando sono transitate verso sud 61.745 autovetture.

Molto positivi, ben oltre la media nazionale, i dati di incidentalità della Salerno-Reggio Calabria “che smentiscono – ha sottolineato Ciucci - il luogo comune secondo cui la A3 è un’autostrada pericolosa”.

Non si sono verificati incidenti mortali (nel 2007 furono 3), e vi è stato un miglioramento di tutti i parametri: -36% gli incidenti totali (da 219 del 2007 a 141 del 2008); -41% il numero delle vetture coinvolte (da 325 a 192); -5% il numero dei feriti (da 65 a 62). Dei 141 incidenti avvenuti, il 39,5% ha avuto una causa autonoma, il 32% è stato per tamponamento, il 18% per investimento/collisione e il resto per altre cause.

È migliorato sensibilmente anche il tempo medio di percorrenza dell’intera autostrada A3 – lunga 443 km - quest’anno attestatosi su 5 ore e 51 minuti (lo scorso anno il tempo medio fu di 6 ore e 14 minuti e nel 2006 fu di 7 ore e 30); cresciuta di conseguenza anche la velocità media passata a 75 km/h (contro i 71 km/h del 2007 e i 59km/h del 2006). “Un risultato assolutamente eccellente – ha sottolineato Ciucci - perché conseguito nonostante che quest’anno i cantieri inamovibili sulla A3 abbiano interessato più chilometri di autostrada rispetto al 2007, quasi il doppio: 71,5 km di tratti a carreggiata unica a doppio senso di marcia rispetto ai 39,3 km del 2007, a testimonianza della forte accelerazione ai lavori impressa dall’Anas”.

Roma, 10 settembre 2008