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AIPCR, il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci celebra il centenario dell’associazione Mondiale della Strada con un seminario sulla Sicurezza stradale

Lazio, Roma,

AIPCR, il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci celebra il centenario dell’associazione Mondiale della Strada con un seminario sulla Sicurezza stradale


“L’inarrestabile crescita della mobilità implica per i Paesi dell’Unione Europea oltre 1 milione e 300 mila incidenti l’anno e più di 40 mila morti. Il costo di questa tragedia umana e stato valutato in 160 miliardi di euro, cioè il 2% del prodotto nazionale lordo. Per questo motivo, la sicurezza stradale è stata inserita tra gli obiettivi prioritari della Comunità europea”. Ad affermarlo è il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci che oggi è intervenuto al workshop dell’Aipcr, intitolato “La direttiva 2008/96/CE. Gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali”, in svolgimento a Roma, presso il Parlamentino del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Associazione mondiale della Strada.

L’AIPCR fu creata nel 1909, dopo il primo Congresso Mondiale delle Strade svoltosi a Parigi, con il fine di rappresentare le organizzazioni stradali di tutti i Paesi, ed ha assunto recentemente il nome di Associazione Mondiale della Strada. Tra i suoi membri annovera 113 Governi nazionali, 2000 membri tra Collettivi e Individuali in 142 Paesi in tutto il Mondo oltre a 850 esperti operanti in 18 Comitati Tecnici. L`AIPCR è la più antica associazione Internazionale che si occupa di ingegneria stradale, di politica stradale e di gestione delle reti stradali ed ha lo scopo di favorire il progresso in campo stradale in tutti i suoi aspetti, con l`obiettivo di promuovere lo sviluppo delle reti stradali, e di studiare i problemi della sicurezza stradale e rappresentare il punto focale di interscambio delle tecnologie stradali nel mondo.

L’Anas – ha assicurato il Presidente Ciucci che, dal 2008, è anche Presidente del Comitato nazionale italiano dell’AIPCR - è da sempre impegnata a migliorare le infrastrutture stradali con le migliori pratiche tecniche nella realizzazione delle opere strutturali e attraverso l’eliminazione dei punti pericolosi. In questo senso, l’obiettivo dell’Anas, coerente con quello del Governo italiano e della stessa Comunità europea, è quello di porre in essere tutte le azioni per una drastica riduzione delle morti sulla rete gestita”.

“Sono convinto – ha proseguito Pietro Ciucci - che il costante ammodernamento della rete stradale può contribuire a ridurre la frequenza e la gravità degli incidenti stradali e, quindi, a salvare molte vite umane. Per questo motivo si devono individuare i punti pericolosi, procedere ad una idonea segnalazione ed assicurare controlli tecnici periodici sulle infrastrutture di particolare complessità come le gallerie e i viadotti”.

“Voglio ricordare – ha detto il Presidente Ciucci - che l’Anas ha già redatto una mappa dei punti neri della rete stradale, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che poi è stata recepita in un programma di interventi, in parte già finanziati, che è attualmente in corso di esecuzione. Al momento l’Anas sta sviluppando un’analisi del rischio, che consentirà di redigere un elenco di priorità degli interventi da realizzare per aumentare la sicurezza di tutte le gallerie della propria rete”.

L’Anas, inoltre, dedica alla manutenzione della rete risorse sempre crescenti e superiori al passato. Nel biennio 2007-2008 la voce manutenzione ordinaria e straordinaria ha pesato in media nei conti Anas - tra lavori, costo del personale e costi generali di gestione - circa 650 milioni di euro all’anno. Gli investimenti su tale voce sono in ulteriore incremento nel 2009, con una previsione di oltre 900 milioni di euro.

“Appare quindi di fondamentale importanza – ha concluso Pietro Ciucci - dedicare questo anno e mezzo che ci separa dalla scadenza per il recepimento della direttiva europea, a valutare i possibili riflessi delle diverse azioni previste dalla direttiva stessa, in modo da massimizzarne l’efficacia in termini di miglioramento della sicurezza e della gestione delle infrastrutture stradali”.

Roma, 9 luglio 2009