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Abruzzo: l’Anas apre al traffico la Variante alla Statale 260 “Picente”

Abruzzo: l’Anas apre al traffico la Variante alla Statale 260 “Picente”

Variante esterna all’abitato di Pizzoli fino al bivio di Cagnano Amiterno
Oggi l’Anas ha aperto al traffico la Variante alla Strada Statale 260 “Picente” dal Comune di Pizzoli, in provincia di L’Aquila, fino al bivio di Cagnano Amiterno, Frazione San Pelino, 1° tratto funzionale della Legge Obiettivo in Abruzzo sull’importante direttrice di collegamento al Lazio, dorsale appenninica.

La Strada Statale 260 era stata trasferita dall’ex Ente Anas al demanio stradale delle Province di Rieti e L’Aquila, in applicazione del Decreto Legislativo 112/98; successivamente, ai sensi del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 novembre 2004 e 21 giugno 2005, l’arteria, nel solo tratto abruzzese, è stata reindividuata nell’ambito della rete stradale di interesse nazionale e reintrodotta nella sfera di competenza Anas SpA.

In data 29/09/05, è stato sottoscritto tra i rappresentanti dell’ANAS, della Regione Abruzzo e della Provincia dell’Aquila apposito Atto di Convenzione con il quale in forza del finanziamento cui alla Delibera CIPE 20/03, la Regione Abruzzo individua il Compartimento ANAS dell’Abruzzo quale soggetto realizzatore del completamento dell’itinerario sino a confine di Regione.

L’itinerario della Statale 260 riveste un ruolo strategico, dal punto di vista territoriale, perché costituisce un asse longitudinale interno alla Regione Abruzzo e perché collega aree di particolare interesse ambientale (quali il Parco Nazionale dei Sibillini ed il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga), inserito nell’importante dispositivo della Legge Obiettivo e della Intesa Generale Quadro Governo-Regione Abruzzo.

La nuova variante consentirà di ridurre i flussi di traffico in attraversamento nei comuni di Pizzoli e Barete, garantendo rilevanti benefici per il territorio; la variante eviterà infatti che il traffico di mezzi pesanti proveniente dalla Statale Picente si riversi negli abitati e avrà come effetto quello di rendere più scorrevole la viabilità locale e di migliorare le condizioni di vivibilità del centro urbano.

La nuova infrastruttura, il cui costo complessivo ammontava a circa 12,911 milioni di euro, si è realizzata confermando l’importo preventivato in progetto; si sviluppa per una lunghezza di circa 4.446 metri. La piattaforma stradale ha una larghezza di 10,50 metri, con due corsie per senso di marcia larghe 3,75 metri e banchine pavimentate da 1,50 metri.

Fra le opere realizzate 3 ponti di luce di 30 m. per l’attraversamento del fiume Aterno e un viadotto di 30 m.

Un primo tratto di circa un chilometro era stato già aperto nel maggio 2004, con l’ultimazione dei lavori oggi si rende fruibile l’intera variante.

L’Aquila, 22 dicembre 2005