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Abruzzo, crollano altre tre campate del Ponte sul Fiume Sangro

Abruzzo, L'Aquila,

Abruzzo, crollano altre tre campate del Ponte sul Fiume Sangro

Il Ponte era chiuso, nessuna vittima
La Direzione per la Comunicazione e Relazioni Esterne dell’Anas ha confermato che altre tre campate del Ponte sul Fiume Sangro sono collassate a causa della piena d’acqua dovuta alle recenti precipitazioni atmosferiche.
Il CdA dell’Anas aveva deliberato il 17 novembre 2004 di creare una struttura in acciaio su tre delle campate interessate al collasso che si era verificato il 24 ottobre 2004. Sul ponte sul fiume Sangro al km 491,400 della SS 16, costituito da struttura del 1950 di 12 campate ad arco in calcestruzzo non armato, in data 24 ottobre 2004 si era verificato il crollo delle prime tre campate lato sud, presumibilmente a causa dello scalzamento della fondazione della prima pila in alveo. Il Compartimento dell’Anas dell’Abruzzo aveva appaltato ed avviato in data 23 dicembre 2004 i lavori di rimozione dall’alveo del fiume delle macerie, perché la Direzione Generale aveva provveduto in data 22 dicembre 2004 all’aggiudicazione urgente dei lavori di ricostruzione delle campate crollate.
Il nuovo collasso richiederà un altro studio di progettazione. Per ovviare alle necessità di mobilità dei cittadini, l’Anas ha deciso di applicare l’art. 24 della legge fondamentale dei lavori pubblici ricorrendo gli estremi della imperiosa urgenza.
Il Presidente dell’Anas Ing. Vincenzo Pozzi ha dichiarato: “E’ assolutamente necessario rispondere alla richiesta di mobilità dei cittadini. Ho dato disposizioni affinché la progettazione tenga conto della necessità di tempi brevi di esecuzione, naturalmente tenendo conto che il precedente progetto di costruire in sito una struttura in acciaio su tre campate dovrà essere rivisto. Ciò nonostante, soprattutto se verrà dichiarato lo stato di calamità naturale – finora non dichiarato – i tempi di esecuzione saranno estremamente contenuti e posso, sin d’ora, assicurare una costante e puntuale verifica dell’esecuzione dei programmi di lavoro”.

Roma, 3 gennaio 2005