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L’ANAS all’ANCE Puglia: 39 miliardi di euro per le infrastrutture viarie nel Mezzogiorno, 915 milioni per la Puglia

Granati, Condirettore Generale Anas: “Non dividere tra piccole e grandi opere, lavorare per le opere utili`
“L’Anas ha lavori in corso di realizzazione o di prossimo avvio nel Mezzogiorno per un totale di 23,3 miliardi euro a cui si aggiungeranno altri 15,8 miliardi di euro per gli interventi programmati”. È quanto ha affermato il Condirettore Generale dell’Anas Stefano Granati, in occasione dell’inaugurazione del Convegno organizzato oggi a Lecce dall’Ance Puglia.

“In totale – ha continuato Granati – gli investimenti per le infrastrutture stradali nel Sud Italia ammontano a oltre 39 miliardi di euro, che costituiscono il 55% dell’intera spesa programmata per questo settore in tutto il Paese, pari a 70,7 miliardi di euro”.

Tra gli investimenti più importanti figurano il completamento della nuova autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, per un totale di 6 miliardi di euro; la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, del valore di 6,3 miliardi di euro; l’ammodernamento della strada statale 106 Jonica, per la quale sono in corso o di prossimo avvio lavori per un importo di 2,8 miliardi di euro; il completamento dell’autostrada Catania-Siracusa, previsto entro la fine dell’anno, per una cifra pari a 723 milioni di euro.

“L’Ance – ha aggiunto il Condirettore Generale dell’Anas Granati – chiede che una quota rilevante di risorse sia destinata alla realizzazione di opere medio-piccole, diffuse sul territorio e immediatamente cantierabili. Come ha più volte affermato il Presidente Ciucci, il dilemma piccole-grandi opere ha senso fino ad un certo punto. Bisogna realizzare sia le une che le altre, e soprattutto il concetto che ci deve guidare non è quello della dimensione delle infrastrutture, ma quello della loro utilità per le comunità locali e per il sistema economico”.

“Ecco perché l’individuazione delle opere prioritarie – ha sottolineato Granati – può nascere solo dal confronto con il territorio, con le Regioni, perché soltanto insieme, in un legame sinergico con chi è sul posto, si può decidere una programmazione delle opere in grado di andare incontro alle reali necessità e, nel contempo, di creare sviluppo. L’Anas, che negli ultimi due anni è tornata a essere la prima stazione appaltante del Paese, seguendo le direttive del Governo ha messo in cantiere e continua a cantierizzare non solo grandi opere ma anche piccole opere, confermando - in questo modo - che non c’è differenza tra grandi e piccole opere ma che ci sono solo opere utili, per il territorio in primo luogo, sulle quali l’Anas continua a puntare”.

Il Condirettore dell’Anas si è soffermato in particolare sugli impegni assunti nella regione Puglia, dove le opere programmate nel piano quinquennale vigente per le infrastrutture viarie ammontano a 915 milioni di euro. “L’Anas – ha spiegato Granati – ha in corso nella sola regione Puglia 11 interventi per un importo complessivo di 340 milioni di euro, mentre quelli di prossimo avvio ammontano ad un valore di 503 milioni di euro. Tra gli interventi più importanti vi sono l’ammodernamento del tronco Maglie-S.Maria di Leuca, l’itinerario Bradanico-Salentino, l’ammodernamento della strada statale 89 ‘Garganica’ tra San Giovanni Rotondo e Foggia, il completamento della direttrice Bari-Altamura-Matera, l’ammodernamento del tronco Casamassima-Putignano della strada statale 172 “dei Trulli” e la variante alla strada statale 16, tra Bari e Mola”.

Lecce, 23 ottobre 2009

L’Anas partecipa alla Fiera del Levante

Il Presidente Pietro Ciucci sarà presente nel padiglione Anas

della Piazza Monumentale, nella mattinata di sabato 12 settembre



L’Anas parteciperà alla 73esima edizione della Fiera del Levante, che prenderà il via sabato 12 settembre e si concluderà domenica 20 settembre 2009, con un proprio padiglione che quest’anno è intitolato “L’impegno dell’Anas per la crescita economica del Mezzogiorno. Le grandi opere e il Ponte sullo Stretto”.

“Siamo fortemente impegnati nel recuperare il gap infrastrutturale del Mezzogiorno – annuncia il Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, che sarà presente presso il padiglione Anas della Piazza Monumentale, sabato mattina dopo la cerimonia di apertura del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi –. La Puglia rappresenta, assieme alla Sicilia, una piattaforma logistica strategica per i traffici del Mediterraneo, anche in funzione dei corridoi europei 1 Berlino-Palermo e 8 Bari-Varna”.

Nel padiglione sarà possibile “volare” virtualmente, a bordo di un elicottero, intorno al ponte sullo Stretto di Messina, mentre lo percorre un treno ad alta velocità, scoprire da vicino come sono fatte le torri alte oltre 380 metri e guardare i cavi che sorreggeranno l’impalcato di oltre tre chilometri. E’ il filmato che, con il sistema della animazione tridimensionale, riproduce fedelmente l’opera di attraversamento ed il suo inserimento nel territorio. Visitando lo stand, inoltre, si avranno gli elementi per conoscere il valore ingegneristico di un’opera unica al mondo, che contribuirà in modo decisivo alla riduzione del deficit infrastrutturale del Mezzogiorno, creando le condizioni favorevoli per un rilancio economico e sociale dell’area.

Nel padiglione dell’Anas i visitatori potranno approfondire la conoscenza dell’impegno dell’Anas per il Mezzogiorno, attraverso alcuni pannelli grafici, e sarà disponibile materiale informativo dettagliato su tutti gli aspetti relativi al progetto del ponte sullo Stretto.

Bari, 10 settembre 2009

Fiera del Levante, dall’Anas 39 miliardi di euro per le infrastrutture viarie nel Mezzogiorno

Pietro Ciucci: “Al primo posto il Ponte sullo Stretto e l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, ma non solo”
“L’Anas ha lavori in corso di realizzazione o di prossimo avvio nel Mezzogiorno per un totale di 23,3 miliardi euro a cui si aggiungeranno altri 15,8 miliardi di euro per gli interventi programmati”. È quanto ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, in occasione dell’inaugurazione dell’edizione 2009 della Fiera del Levante di Bari, avvenuta oggi alla presenza del ministro Scajola. Anche quest’anno, infatti, l’Anas partecipa alla Fiera del Levante con un proprio stand tematico, intitolato “L’impegno dell’Anas per la crescita economica del Mezzogiorno. Le grandi opere e il Ponte sullo Stretto”.

“In totale – ha continuato Pietro Ciucci – gli investimenti per le infrastrutture nel Sud Italia ammontano a oltre 39 miliardi di euro, che costituiscono il 55% dell’intera spesa programmata per questo settore in tutto il Paese, pari a 70,7 miliardi di euro”.

Tra gli investimenti più importanti figurano il completamento della nuova autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, per un totale di 6 miliardi di euro; la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, del valore di 6,3 miliardi di euro; l’ammodernamento della strada statale 106 Jonica, per la quale sono in corso o di prossimo avvio lavori per un importo di 2,8 miliardi di euro; il completamento dell’autostrada Catania-Siracusa, previsto entro la fine dell’anno, per una cifra pari a 723 milioni di euro.

“A tutto questo – ha assicurato il Presidente dell’Anas – si aggiunge il contributo dei privati grazie allo strumento del project financing. Mi riferisco in particolare al collegamento tra A1, aeroporto di Gazzanise e Domitiana, alla realizzazione dell’itinerario Benevento-Caianello, al collegamento Termoli-S.Vittore e alla Ragusa-Catania, per i quali abbiamo già individuato il promotore”.

Inoltre, il Presidente dell’Anas si è soffermato in particolare sugli impegni assunti nella regione Puglia, dove le opere programmate nel piano quinquennale vigente per le infrastrutture viarie ammontano a 915 milioni di euro. “L’Anas – ha affermato Pietro Ciucci – ha in corso nella sola regione Puglia 11 interventi per un importo complessivo di 340 milioni di euro, mentre quelli di prossimo avvio ammontano ad un valore di 503 milioni di euro”. Tra gli interventi più importanti vi sono l’ammodernamento del tronco Maglie-S.Maria di Leuca, l’itinerario Bradanico-Salentino, l’ammodernamento della strada statale 89 Garganica tra San Giovanni Rotondo e Foggia, il completamento della direttrice Bari-Altamura-Matera, l’ammodernamento del tronco Casamassima-Putignano della strada statale 172 “dei Trulli” e la variante alla strada statale 16, tra Bari e Mola.

“Il grande impegno nel Mezzogiorno, in linea con le direttive emanate dal Governo Berlusconi e, in particolare, dal Ministro Matteoli – ha concluso il Presidente dell’Anas – non è solo finalizzato alla realizzazione del Ponte sullo Stretto o all’autostrada Salerno-Reggio Calabria, ma anche ad una serie di opere indispensabili al territorio; opere certamente meno visibili, se si confrontano alle grandi opere, ma non per questo sono meno importanti. Si tratta di opere utili che riescono a migliorare la vita e la mobilità delle comunità e quindi lo sviluppo economico del Sud Italia“.

Bari, 12 settembre 2009

Ponte sullo Stretto di Messina, presentazione del progetto: `L`organizzazione. Le imprese. I lavori`

Matteoli: opera necessaria non solo per Sicilia e Calabria ma per l`intero Paese e l`Europa.

Ciucci: prioritario dialogo con il territorio, per comunicare le attività operative delle imprese impegnate nei lavori, partita anche la progettazione definiti
Messina, 12 febbraio 2010. E` iniziata oggi presso il Palazzo della Cultura “Antonello da Messina”, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Senatore Altero Matteoli, la presentazione in Sicilia e in Calabria del progetto del ponte sullo Stretto di Messina e dell’organizzazione messa a punto per la sua realizzazione. Hanno partecipato all’incontro di Messina il Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, il Presidente della Provincia Regionale di Messina Giovanni Ricevuto, il Sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, il Presidente Anas e Amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci e l’Amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti.

Le principali imprese impegnate nei lavori, il Contraente generale, il Project Management Consultant ed il Monitore Ambientale, partner della Stretto di Messina e dell’Anas, hanno illustrato le attività in corso e di prossimo avvio, il processo e le modalità costruttive del ponte e dei suoi collegamenti stradali e ferroviari, la cantieristica, la logistica e movimentazione materiali, il piano di monitoraggio ambientale, le attività di alta sorveglianza, l’organizzazione degli uffici sul territorio, i programmi di formazione, l’occupazione e l’indotto. Sono intervenuti tra gli altri l’Amministratore delegato di Impregilo Alberto Rubegni, il Presidente di Eurolink Carlo Silva, il Group executive di Parsons Corporation James R. Shappell e il Direttore Esecutivo Fenice Marco Steardo.

Nel corso dell’incontro è stato anche illustrato l’inserimento del ponte, opera stradale e ferroviaria, nell’ambito del sistema ferroviario italiano.

La presentazione del progetto continuerà domani mattina a Villa San Giovanni.

“Anche con l’odierna presentazione del progetto del Ponte sullo Stretto - ha dichiarato il ministro Matteoli - si è avuta chiara la dimostrazione che l’opera è necessaria non solo per la Sicilia e la Calabria ma per l’intero Paese e l’Europa. Non bisogna mai dimenticare che il Ponte è un piccolo tratto del lungo Corridoio Berlino-Palermo, quell’asse che unirà l’Europa al Mediterraneo. Il governo, di cui mi onoro di far parte, considera il Ponte come opera prioritaria inserita in questo contesto europeo e ritiene che la realizzazione del manufatto determinerà a caduta altri interventi infrastrutturali indispensabili alle aree di riferimento. Sono grato alla Società Stretto di Messina per aver voluto organizzare queste due occasioni di approfondimento che serviranno per far conoscere alle popolazioni siciliane e calabresi il progetto e le ricadute che l’opera avrà sui territori interessati”.

“Nel mese di ottobre 2009 - ha dichiarato il Presidente Anas e Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci - è stata riavviata la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina con l’ordine di inizio attività impartito al Contraente Generale, al Project Management Consultant ed al Monitore Ambientale. Il 23 dicembre sono partiti a Cannitello i lavori della prima opera propedeutica del ponte. La Società Stretto di Messina da sempre ha considerato prioritario il dialogo con il territorio, in sintonia con le indicazioni ricevute dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Senatore Altero Matteoli. L’obiettivo che ci poniamo, con iniziative come quella odierna, è di garantire da subito e con costanza nel tempo un flusso continuo di informazioni su tutte le principali attività connesse ai lavori. A proposito di lavori, sono state avviate le attività operative da parte del Contraente generale che comportano la presenza sul territorio dei diversi affidatari impegnati nella esecuzione delle indagini topografiche e geognostiche, nonché nelle attività di monitoraggio ante operam e nel relativo controllo. Il primo febbraio scorso è stata avviata la progettazione definitiva delle opere a terra, nel corso del 2010 partiranno anche alcune opere a terra in Sicilia e prevediamo il completamento della progettazione definitiva del ponte, con la conseguente attivazione delle procedure di approvazione. Inoltre, nell’ambito del project finance, è prevista la strutturazione dell’operazione finanziaria, la negoziazione con il mercato e la successiva definizione dei finanziamenti. Successivamente si procederà alla stesura della progettazione esecutiva e si prevede di poter avviare il cantiere principale del ponte per l’inizio del 2011, con l’obiettivo di aprire l’Opera al traffico il 1° gennaio del 2017”.

Pedemontana Lombarda Il Presidente Pietro Ciucci (Anas): “L’obiettivo è di concludere i lavori prima dell’inizio dell’Expo 2015”

Il Condirettore Generale Granati: “In Lombardia Anas ha attivato investimenti per 15 miliardi di euro”
“L’avvio dei cantieri della Pedemontana è la realizzazione di un sogno, e di un progetto che è a cuore di noi tutti. Ma come siamo stati in grado oggi di dare avvio al progetto, dovremo essere altrettanto bravi, assieme, nel portarlo a conclusione nei tempi certi indicati, e cioè prima dell’Expo 2015”. Lo ha dichiarato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, commentando l’avvio dei lavori della Pedemontana Lombarda a Cassano Magnago.

“Il ruolo decisionale del Governo e in particolare del Ministro Matteoli – ha proseguito Ciucci -, l’apporto costruttivo e proponente della Regione Lombardia e l’apporto dialogante e operativo dell’Anas, hanno consentito di imprimere velocità all’iter che ha portato ai lavori, adottando nel contempo soluzioni finanziarie innovative e sofisticate, con la redazione di un nuovo piano finanziario che utilizza lo strumento del subentro (mutuato dal Ponte sullo Stretto di Messina) che vale 1.290 milioni di euro ed ha consentito di far fronte ai maggiori costi emersi in sede di progettazione definitiva, riducendo la quota di contributo pubblico”.

“Non si sarebbe certamente posta mano alla realizzazione di questa infrastruttura – ha concluso Ciucci - senza la costituzione della società Concessioni Autostradali Lombarde, formata al 50% da Anas e al 50% da Infrastrutture Lombarde, che opera in qualità e con le prerogative del concedente”.

Alla cerimonia è intervenuto il Condirettore Generale dell’Anas, Stefano Granati, il quale ha ricordato che “l’autostrada Pedemontana Lombarda è una infrastruttura viaria dai grandi numeri. Basti pensare che attraverserà 4 Province (Varese, Como, Milano e Bergamo) e 78 Comuni; è lunga complessivamente 86,7 km, ai quali vanno aggiunte opere viarie minori per ulteriori 48 km; comporta un investimento di oltre 4 miliardi di euro e i cui lavori termineranno, con tappe di consegna intermedie, entro dicembre 2014”.

Granati ha precisato che in Lombardia l’Anas ha attivato risorse complessive per l’ammodernamento e potenziamento della rete stradale e autostradale pari a circa 15 miliardi di euro di investimenti (di cui circa 4,5 miliardi per opere di competenza diretta dell’Anas, oltre 7 miliardi per le autostrade regionali, il cui soggetto concedente è proprio la società mista Cal Anas-Regione Lombardia, e circa 4 miliardi di euro per le opere programmate o già in corso da parte delle società concessionarie lungo la rete autostradale della regione).

Tra gli interventi di potenziamento della rete autostradale a pedaggio, sono previsti tra l’altro:

• la realizzazione della terza corsia della tratta lombarda dell’autostrada A4 Torino-Milano (427 milioni);

• l’ampliamento a tre corsie dell’autostrada A9 nella tratta Lainate-Como Sud, comprendente anche l’ampliamento da 4 a 5 corsie dell’autostrada A8 nella tratta barriera di Milano Nord-Lainate (465 milioni di euro;

• il raccordo autostradale Ospitaletto-Montichiari (295 milioni);

• la tratta lombarda del raccordo autostradale tra Parma e Nogarole Rocca, denominato Tibre (1,8 miliardi);

• la viabilità di adduzione tra Rho e Monza alle autostrade A52 Tangenziale Nord di Milano e A8 Milano-Varese (210 milioni).

A queste opere, vanno aggiunte ovviamente le tre importanti autostrade regionali che verranno realizzate sotto l’impulso e la vigilanza del concedente Cal, la società mista tra Anas e Regione Lombardia: oltre alla Pedemontana, il collegamento Brescia-Bergamo-Milano (i cui lavori sono partiti lo scorso 22 luglio) e la Tangenziale Est Esterna di Milano.

Varese, 6 febbraio 2010

Il Ministro Matteoli presenta il progetto del Ponte: “Migliorerà notevolmente l’offerta trasportistica, determinando sviluppo economico e crescita occupazionale non solo per la Calabria e per la Sicilia ma per tutto il Mezzogiorno e il Paese”

Pietro Ciucci: “Presto incontri istituzionali in Calabria e Sicilia per presentare la complessa organizzazione che ha compito di realizzare Ponte. Nostro obiettivo è garantire al territorio flusso informazioni su principali attività connesse ai lavori”


Si è tenuto oggi il convegno per la presentazione del progetto del ponte sullo Stretto di Messina organizzato dal Comune di Varapodio. All’evento hanno partecipato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Senatore Altero Matteoli, il Presidente dell’Anas e Amministratore delegato della Società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, il Presidente della Società Stretto di Messina, Onorevole Giuseppe Zamberletti, ospiti dell’Onorevole Guglielmo Rositani, Sindaco di Varapodio.

“Il Ponte sullo Stretto di Messina – ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli - si prefigge di migliorare notevolmente l’offerta trasportistica, determinando sviluppo economico e crescita occupazionale non solo per la Calabria e per la Sicilia ma per tutto il Mezzogiorno e il Paese. Va sottolineato, inoltre, che il Ponte ha una peculiare valenza europea essendo un importante tassello del Corridoio 1 Berlino-Palermo, già approvato dal Parlamento Europeo nel 2004. Bisogna ricordare ancora che l’opera non sarà, come sostengono i suoi detrattori, una cattedrale nel deserto. E’ di tutta evidenza che il Ponte determinerà a cascata, negli anni della sua costruzione, la realizzazione di altri interventi infrastrutturali in Calabria e in Sicilia necessari alla grande area di riferimento, indispensabili affinché l’opera possa esprimere tutte intere le sue potenzialità strategiche. Fra esse, e non ultima, la circostanza che essa renderà possibile la realizzazione del più grande sistema metropolitano del Mediterraneo. Catania, Messina, Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Gioia Tauro diventeranno nodi urbani di un sistema integrato capace di ottimizzare tutti i valori aggiunti generati dalla fluidità dei collegamenti. Sono queste le ragioni per cui il Ponte è stato inserito come un’opera prioritaria e strategica nel programma che il governo Berlusconi ha presentato agli elettori. Da maggio 2008 abbiamo lavorato incessantemente per riaccendere i motori dell’opera spenti nella legislatura scorsa. Ora siamo pronti per realizzarla secondo il cronoprogramma stabilito. Desidero ringraziare Guglielmo Rositani per aver voluto organizzare questa occasione, in cui è stata confermata la lungimiranza politica e strategica di una scelta per la quale il governo tutto ha lavorato con forte determinazione”.

“All’indomani dell’inizio dei lavori sul primo cantiere per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina – ha dichiarato Pietro Ciucci – abbiamo accolto con piacere l’invito di presentare il progetto qui a Varapodio, nel cuore della Calabria, per spiegare come il progetto del Ponte determini importanti ricadute socioeconomiche, non solo per i comuni direttamente interessati ai lavori, ma per l’intero territorio. Complessivamente, l’impatto economico diretto, indiretto e indotto della fase di cantiere risulta pari al significativo importo di circa 6 miliardi di euro: di questi, oltre il 50 per cento si concentra in Calabria e Sicilia e circa il 75 per cento nel Mezzogiorno d’Italia. Le valutazioni relative alla fase di esercizio del Ponte muovono da due principali presupposti che si basano sull’effettivo valore di un collegamento stabile e continuativo, aperto ventiquattro ore al giorno per 365 giorni l’anno, che consente l’attraversamento dello Stretto in soli tre minuti. Il primo concerne il forte miglioramento della qualità del servizio offerto che determina al contempo effetti positivi sullo sviluppo del territorio e nella vita quotidiana. Il secondo si basa sul contributo dell’opera alla decisiva riduzione del deficit infrastrutturale che, con una contestuale riqualificazione delle infrastrutture portanti del Mezzogiorno sia ferroviarie che stradali, consente di attivare un “effetto volano”. Si tratta, in altre parole, di un moltiplicatore di sviluppo destinato a creare straordinarie ricadute, anche superiori a qualsiasi aspettativa positiva, sul sistema industriale ed economico del Mezzogiorno.

Per quanto riguarda i Comuni direttamente interessati dalla costruzione dell’Opera – ha annunciato Pietro Ciucci – presto avvieremo una serie di incontri istituzionali per presentare la complessa organizzazione che ha il compito di realizzare il Ponte: l’Alta sorveglianza della Stretto di Messina, il Contraente generale, il Project Management Consultant, il Monitore Ambientale. L’obiettivo è quello di garantire al territorio, da subito e con costanza nel tempo, un flusso continuo di informazioni su tutte le principali attività connesse ai lavori”.

Varapodio (RC), 11 gennaio 2010

PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA, NOMINATO IL COMITATO SCIENTIFICO


In attuazione dell’articolo 4 della Legge 71/1158, relativa al Collegamento viario e ferroviario fra la Sicilia ed il continente, la Società Stretto di Messina ha provveduto, d`intesa con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, alla nomina del Comitato Scientifico.

Il Comitato scientifico ha compiti di consulenza tecnica ai fini della supervisione e dell`indirizzo delle attività tecniche progettuali. In particolare, ha la funzione di fornire pareri al Consiglio di amministrazione della Società, in ordine al progetto definitivo ed esecutivo del ponte sullo Stretto di Messina e dei suoi raccordi a terra.

Il Coordinatore è il Professor Giulio Ballio, Rettore del Politecnico di Milano con specializzazione in progettazione di strutture ed è composto dai seguenti membri:

Professor Claudio Borri, Direttore del Centro Interuniversitario di Aerodinamica delle Costruzioni e Ingegneria del Vento, Ordinario ingegneria civile e ambientale presso l’Università di Firenze, con specializzazione in strutture e aerodinamica;

Professor Raffaele Casciaro, Ordinario di Scienza delle Costruzioni presso l’Università della Calabria, con specializzazione in strutture;

Professor Alberto Castellani, Ordinario di Costruzioni in zona sismica presso il Politecnico di Milano, con specializzazione in ingegneria sismica;

Professor Piero D`Asdia, Vicario Rettore dell’Università di Pescara, Ordinario di Tecnica delle Costruzioni strutture, con specializzazione in strutture e ponti sospesi;

Professor Giuseppe Muscolino, Ordinario di Scienza delle Costruzioni presso l’Università di Messina, con specializzazione in strutture;

Professor Alberto Prestininzi, Ordinario di Ingegneria della Terra presso l’Università di Roma “La Sapienza”, con specializzazione in geologia;

Professor Giuseppe Ricceri, Ordinario di Geotecnica presso l’Università di Padova, con specializzazione in ambiente e gallerie;

Professor Giovanni Solari, Ordinario di Ingegneria civile e Architettura presso l’Università di Genova, con specializzazione in strutture e ingegneria del vento.

Al Comitato Scientifico partecipano inoltre:

l’ingegner Giuseppe Fiammenghi, Direttore generale della Stretto di Messina;

l’ingegner Fulvio Maria Soccodato della Direzione Centrale Progettazione dell’Anas;

l’ingegner Giuseppe Traini, Direttore Scientifico di Italferr, in rappresentanza di RFI.

Roma, 14 luglio 2010

Calabria, Anas: aprirà al traffico questa sera la variante alla ex strada statale 670 “Dei Piani Dell’Aspromonte”, tra Fiumara di Muro e San Roberto, in provincia di Reggio Calabria

La nuova opera ha richiesto un investimento complessivo di 9 milioni di euro
Questa sera l’Anas aprirà al traffico la variante, tra i comuni di Fiumara di Muro e San Roberto, alla ex strada statale 670 “Dei Piani Dell’Aspromonte”, nel territorio provinciale di Reggio Calabria, per un investimento complessivo di 9 milioni di euro.
“L’Anas conferma il proprio impegno nella Regione Calabria – ha dichiarato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – e l’apertura della variante tra Fiumara di Muro e San Roberto dimostra l’attenzione rivolta dall’azienda non soltanto alla realizzazione delle grandi infrastrutture, come la nuova autostrada Salerno-Reggio Calabria, la statale 106 “Jonica” o il Ponte sullo Stretto di Messina, ma anche alla realizzazione delle opere di collegamento a carattere prevalentemente locale, in collaborazione con le amministrazioni del territorio”.
La nuova arteria, che rientra nel più ampio progetto di collegamento tra i comuni di San Roberto e Campo Calabro, presenta un’estensione complessiva di 3750 metri ed è stata realizzata secondo le caratteristiche plano-altimetriche e di sezione trasversale richieste dalle norme per le strade extraurbane secondarie, prevedendo quindi la realizzazione di una carreggiata composta da due corsie da 3,75 metri, una per senso di marcia, e banchine laterali pavimentate.
Il tracciato si sviluppa prevalentemente in rilevato affiancando il torrente “Catona” e costituirà un più rapido e agevole collegamento tra il litorale tirrenico e il centro aspromontano, che presenta una geometria plano-altimetrica fortemente penalizzata dalla complessa morfologia del versante collinare.
Il ritardo nell’ultimazione dei lavori, nonostante la forte accelerazione dell’ultimo anno, è stato dovuto allo spostamento delle numerose interferenze dei sottoservizi presenti nelle aree di cantiere e ai numerosi danni subiti durante violenti eventi atmosferici avversi.
Il nuovo tratto stradale che stasera verrà aperto al transito è caratterizzato dalla presenza di sette opere d`arte maggiori e di alcune opere d’arte minori, in prevalenza a carattere idraulico, la cui realizzazione si è resa necessaria per via della conformazione “a pettine” del sistema idrogeologico del versante aspromontano.
La realizzazione degli ultimi lotti, che completeranno l`itinerario, verrà effettuata dall`Amministrazione provinciale, a cui sono state trasferite le competenze gestionali della ex statale 670 “”Dei Piani Dell’Aspromonte”.
Catanzaro, 1° luglio 2010

Lazio, Roma,

Anas e Stretto di Messina smentiscono il Riformista : `Nessun ritardo, i lavori proseguono nel pieno rispetto del cronoprogramma`


In merito ad alcune affermazioni contenute in un articolo del Riformista pubblicato oggi, intitolato `La congiura di Silvio: `Ecco i poteri forti che ce l`hanno con noi`, per quanto riguarda i lavori del Ponte sullo Stretto, l`Anas e la società Stretto di Messina precisano che le attività del cantiere di Cannitello per lo spostamento della linea ferroviaria procedono secondo il cronoprogramma definito e che Impregilo, come contrattualmente stabilito, ha in corso già dallo scorso febbraio le attività riguardanti la progettazione definitiva del Ponte e dei collegamenti a terra. Ogni altra affermazione è falsa, priva di qualsiasi rapporto con la realtà ed è destituita di ogni fondamento.

Roma, 8 maggio 2010

PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA FIRMATO PROTOCOLLO CON UNIVERSITA’ MESSINA E REGGIO CALABRIA OBIETTIVO: FORMAZIONE, RICERCA, TRASFERIMENTO TECNOLOGICO, SERVIZI E PRESTAZIONI PER LA DURATA DELLA REALIZZAZIONE DELL’OPERA

Matteoli: “Opera importante per lo sviluppo del Mezzogiorno e del Paese ma anche per l’attrazione scientifica generata”



Si è tenuta oggi, presso il rettorato dell’Università degli Studi di Messina, la firma del protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Messina, l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, la Società Stretto di Messina, il Contraente generale Eurolink, il Project management Consultant Parsons Transportation Group e Sviluppo Italia Sicilia, finalizzato a creare opportune forme di collaborazione per l’intera durata della realizzazione dell’Opera. Il Protocollo risponde alla necessità condivisa di avviare in sinergia un processo di coordinamento, utilizzando ciascuna parte le proprie risorse umane, strutture e competenze (vedere nota di sintesi del Protocollo).

Il documento è stato sottoscritto dal Professor Francesco Tomasello, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Messina, dal Professor Massimo Giovannini, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Pietro Ciucci, Amministratore delegato Stretto di Messina, Michele Leone, Amministratore delegato Eurolink, William Price, Amministratore Delegato Parsons Italia, Vincenzo Paradiso, Direttore generale di Sviluppo Italia Sicilia.

“Il protocollo sottoscritto oggi con le Università di Messina e Reggio Calabria - ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli - testimonia l’importanza del Ponte non solo per lo sviluppo infrastrutturale ed economico del Mezzogiorno e del Paese ma anche per l’attrazione scientifica generata dall’opera. Attrazione ed interesse che si articoleranno sia nella fase costruttiva che in quella della reale fruizione producendo diffusa e sistematica presenza di soggetti e tecnici direttamente ed interamente interessati alla realizzazione ed alla manutenzione di tale infrastruttura. Con la firma del protocollo si dà vita ad un polo scientifico, un vero centro di eccellenza cui potranno fare riferimento anche gli studenti, gli addetti ai lavori, gli appassionati. “Pertanto con viva soddisfazione ribadisco l’impegno del governo per la realizzazione di quest’opera così ingegnosa e foriera di vantaggi per l’intero Sud del Paese”.

Il Presidente dell’Anas e Amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, nell’occasione ha dichiarato: “Ho sempre creduto che il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina costituisse di per sé un grande laboratorio di ricerca, portando grandi vantaggi per l’intero sistema Italia ed in particolare per le regioni direttamente interessate, la Calabria e la Sicilia, e per le relative Università. Oggi, con l’avvio dei lavori, finalmente questo laboratorio prende corpo dando luogo a concrete e reali opportunità per la ricerca, la formazione, l’occupazione e lo sviluppo d’impresa. Il progetto ponte è infatti in grado di promuovere relazioni tra Scienza - Tecnologia - Territorio - Mercato che collegano l’innovazione alla valorizzazione delle risorse presenti sul territorio. Rappresenta inoltre una occasione unica per riportare l’attenzione internazionale sul Paese ed in particolare sul Mezzogiorno d’Italia in ordine alla capacità di realizzare un’Opera altamente complessa, con importanti riflessi sulla capacità di attrarre investimenti. Questo Protocollo è un altro impegno che la Stretto di Messina aveva assunto nel tempo e che oggi ha mantenuto”.

“Si firma oggi - ha dichiarato il Rettore dell’Università di Messina, Professor Francesco Tomasello -un importante accordo tra l’Università di Messina, l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, la Società Stretto di Messina e le Società chiamate alla realizzazione dell’opera Ponte sullo Stretto. La collaborazione sarà incentrata su progetti di alta formazione, di ricerca scientifica e di trasferimento tecnologico coinvolgendo i migliori laboratori dei due Atenei in rapporto a tematiche scientifiche connesse alla infrastruttura. Si tratta di una straordinaria opportunità offerta ai nostri giovani e ai nostri ricercatori, oltre che una premessa utile al fine di poter incubare nuove imprese attraverso il volano di società impegnate nell’impiego di alte tecnologie in ambito internazionale. Non può sfuggire peraltro la novità di una cooperazione tra le due Università che avrà sicuramente importanti ricadute su altre scelte strategiche interuniversitarie in un territorio che presenta note criticità socio-economiche. Le Università non sono chiamate a discutere sul valore e sul ruolo della infrastruttura o sulle modalità della sua realizzazione ma solo ed esclusivamente sulle iniziative istituzionali pertinenti alla missione accademica”.

“Le infrastrutture - ha dichiarato il Rettore dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Professor Massimo Giovannini - considerate nel loro complesso (porti, aeroporti, strade, ferrovie), sono come i web-link, sono l’informatica materiale, una condizione essenziale per promuovere rapporti commerciali e scambi di merci. Il protocollo di oggi aggiunge una valenza ulteriore, favorisce il flusso di idee e di esperienze, promuove la formazione e il trasferimento degli esiti della ricerca per lo sviluppo sociale ed economico del territorio. Sviluppo centrato sul ponte e sul suo indotto. Il protocollo odierno può consolidare il senso di appartenenza ad una condizione geografica unica, l’area dello Stretto. Luogo di forte identità. Abitato da abitanti consapevoli di abitare una condizione particolare, irripetibile. Luogo di leggende e di racconti fantastici, disegni di viaggiatori e descrizioni letterarie. Luogo mitico, posto mirabilmente al centro del Mediterraneo che è come dire al centro della sua storia millenaria. Reggio e Messina sono città metropolitane che gli eventi spingono a ragionare assieme. A conurbarsi, come esito naturale di spinte razionali e emozionali. Ad unire i propri destini, a rinsaldare gli innumerevoli aspetti della propria vicinanza. Il ponte, la lenta maturazione della sua realizzazione, potrebbe contribuire a realizzare questa unione che è materiale e immateriale. È collegamento fisico e, nel contempo, mentale che proietta l’area dello Stretto e l’immaginario collettivo delle sue genti nello sconfinato mondo delle opportunità del Mediterraneo. Ancora una volta, nella storia, al centro dell’uomo e delle sue attività. Potrebbe consentire all’Italia e all’Europa di proiettarsi verso il Mediterraneo e verso i paesi del nord Africa che vivono una stagione di grande sviluppo economico e che sono destinati a diventare interlocutori importanti del futuro del nostro Paese. In particolare, le Università di Reggio e Messina, unite da questo protocollo, intendono fondare, con le competenze dei propri ricercatori, un laboratorio permanente di idee e progetti, di opere e speculazioni scientifiche per rendere concreto lo sviluppo dell’intera area dello Stretto.

Messina, 10 settembre 2010

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