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Emilia-Romagna: l’Anas apre al traffico il 3° lotto della nuova Variante di Cesena

Il Ministro Lunardi: ‘Nel biennio 2003-2004 l’Anas ha in corso investimenti in Emilia Romagna per un totale di oltre 514 milioni di euro’
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, accompagnato dalla Dirigenza Nazionale dell’Anas Spa, ha aperto al traffico un nuovo tratto della Variante di Cesena alla Strada Statale 9 “via Emilia”. Alla cerimonia hanno partecipato l’Assessore alla Mobilità e al Traffico della Regione Emilia-Romagna Alfredo Peri e il Sindaco di Cesena Giordano Conti. Il tratto inaugurato oggi è il III lotto della Variante, è lungo 4,4 km, è costato circa 33 milioni di euro, ed è costituito, tra l’altro, da 1 viadotto e 3 svincoli.

“L’inaugurazione di oggi costituisce un altro importante tassello dello straordinario lavoro di questo Governo e dell’Anas, per potenziare il sistema infrastrutturale del Paese - ha detto nel suo intervento il Ministro Lunardi -. Si stanno aprendo in tutte le regioni, non solo in Emilia-Romagna, cantieri importanti e numerosi lavori vengono finalmente completati, superando problemi economici, intoppi burocratici, interferenze o ricorsi che troppo spesso, in passato, hanno congelato la realizzazione delle opere; basti pensare che nel biennio 2003-2004 l’Anas, su indicazione del mio Dicastero, ha in corso investimenti, nella sola Emilia-Romagna, per un totale di oltre 514 milioni di euro”.

“La nuova Variante di Cesena – ha spiegato il Direttore Generale dell’Anas Francesco Sabato – si inserisce nel quadro della realizzazione del nuovo tracciato della Statale 9 «via Emilia» in corrispondenza della città di Cesena, allo scopo di assicurare la separazione del traffico urbano locale da quello di attraversamento in direzione est-ovest lungo la via Emilia. Il II lotto è in corso di realizzazione, attraverserà l’abitato vero e proprio con una lunga galleria artificiale della lunghezza di oltre 1,5 km, e sarà completato entro il 2005”.

Sabato ha anche fatto il punto sui lavori Anas in corso in Emilia-Romagna: “L’Anas ha accelerato il programma di manutenzione ordinaria e straordinaria della E45 Orte-Cesena-Ravenna per un importo totale di circa 290 milioni di euro. Entro giugno poi contiamo di aprire al traffico altre opere, per un importo globale di 106 milioni di euro, tra cui la nuova Variante alla Statale 63 in corrispondenza all’abitato di Colagna, in provincia di Reggio Emilia; un nuovo tratto di quasi 4 km dell’asse viario Cispadano; un nuovo tratto di 2 km e mezzo della Tangenziale Nord di Finale Emilia; e il prolungamento della complanare di Bologna, tra la Stazione di S. Lazzaro e la Strada Provinciale 28”.

Cesena, 23 febbraio 2004

Emergenza maltempo, squadre Anas al lavoro in tutt’Italia per garantire la circolazione



L’emergenza maltempo e neve sta provocando in queste ore disagi alla circolazione, soprattutto sulla rete viaria del Centro dell’Italia. In tutto il Paese i tecnici e i cantonieri dell’Anas Spa sono al lavoro per garantire la sicurezza degli utenti e la percorribilità delle strade statali e delle autostrade in gestione diretta, intervenendo - se necessario - con mezzi sgombraneve e spargisale.

In Liguria, fin dalla mattinata sono al lavoro 15 mezzi spargisale e sgombraneve dell’Anas, in particolare sulla Statale 28 e sulla Statale 45, dove l’Anas ha imposto l’obbligo di catene a bordo, da montare da Torriglia al confine regionale con l’Emilia Romagna, per pericolo di ghiaccio.

In Emilia Romagna nevica abbondantemente e gli uomini dell’Anas sono già intervenuti più volte con mezzi sgombraneve e spargisale sulla E45, sulla Tangenziale di Modena e sulle altre statali in gestione in provincia di Reggio Emilia, Modena e Bologna. L’Anas ha imposto l’obbligo di catene montate sulla Statale 12 dell’Abetone, in direzione dell’Appenino; e l’obbligo di catene a bordo sulla E45, tra l’Umbria e la Romagna, nei pressi di Verghereto (Cesena-Forlì). Problemi anche sulla Romea, dove la forte pioggia ha creato qualche buca; le squadre dell’Anas sono al lavoro per ripristinare temporaneamente il manto stradale.

In Toscana le squadre dell’Anas sono al lavoro ininterrottamente da 24 ore per il servizio sgombraneve e spargisale, con 30 mezzi e 70 uomini, in particolare in corrispondenza dei valichi appenninici. L’Anas, in collaborazione con le forze di polizia, ha imposto l’obbligo di catene montate sui valichi appenninici della Statale 12 dell’Abetone, della E45, e della Statale 64 Porrettana; e l’obbligo di catene a bordo su tutta la Statale 12 dell’Abetone.

Disagi anche in Umbria. Sulla Statale 77 “val di Chienti”, all’altezza di Colfiorito, e sulla Statale 73bis di Bocca Trabaria, il pronto intervento degli uomini Anas e dei mezzi sgombraneve e spargisale ha evitato l’interruzione della circolazione. La forte pioggia che ha colpito la regione in tutta la settimana ha provocato il formarsi di numerose buche su tutta la rete, in particolare sul tratto umbro della E45 e sulla Statale 77. Le squadre dell’Anas stanno operando per ripristinare temporaneamente il manto stradale.
In Abruzzo già da ieri le squadre dell’Anas sono al lavoro con i mezzi spargisale. Ha cominciato a nevicare abbondantemente nel primo pomeriggio. Al momento sono in azione 15 mezzi sgombraneve e spargisale, la maggior parte dei quali sulla Statale 17 e sulla Statale 153. In provincia di Chieti, 2 mezzi Anas sono in azione sulla Statale 652.

Obbligo di catene a bordo anche su uno dei passi appenninici delle Marche (sulla Statale 73bis di Bocca Trabaria) e sul tratto in altopiano della Statale “Carlo Felice” in Sardegna (all’altezza di Macomer). Nelle Marche l’Anas è intervenuta con i propri uomini e con i mezzi sgombraneve e spargisale sulla Statale 73bis, sulla Statale 76 “val d’Esino”, sulla Statale 77 “val di Chienti”, e sulla Statale 4 “Salaria”

In Campania è scattato lo “stato di attenzione” nelle zone dell’alluvione, in particolare a Sarno. L’Anas segnala forte vento sul raccordo autostradale Salerno-Avellino, raccomandando prudenza agli automobilisti.
Nessun problema per la circolazione sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. L’Anas segnala forte pioggia e vento nel tratto salernitano della A3, tra Campagna e Lagonegro. Nevica nella zona di Campotenese, ma per ora senza provocare rallentamenti. Il personale dell’Anas è comunque su strada, con 12 mezzi sgombraneve e spargisale pronti ad intervenire in caso di bisogno.

L’Anas consiglia agli automobilisti di adottare alcune precauzioni prima di mettersi in viaggio: controllare l’efficienza dell’autovettura, dei fari e dei pneumatici; verificare la presenza delle catene a bordo; aggiornarsi in tempo reale sulla situazione del traffico, ascoltando i notiziari del CCISS Viaggiare Informati, chiamando al numero verde 1518 o consultando il sito dell’Anas www.stradeanas.it (sezione viabilità).

Roma, 28 febbraio 2004

Emergenza maltempo, l’Anas Spa ha messo in campo 230 mezzi e oltre 500 uomini per garantire la percorribilità della propria rete


Continua a nevicare su mezz’Italia, ma anche oggi la circolazione sulla rete stradale ed autostradale Anas è regolare. Le squadre dell’Anas hanno lavorato tutta ieri notte e questa mattina e sono anche in queste ore al lavoro per garantire la sicurezza degli utenti e la percorribilità delle strade, spargendo centinaia e centinaia di quintali di sale per prevenire il formarsi di strati di ghiaccio sulle strade e sgombrando dalla neve la rete viaria statale. In questo week end, nelle regioni interessate dal maltempo, l’Anas Spa ha messo in campo 230 mezzi spargisale e sgombraneve e oltre 500 uomini. Uno sforzo eccezionale che ha consentito di evitare qualsiasi interruzione del traffico sulla rete Anas.
I funzionari e i tecnici dell’Anas hanno agito in stretto coordinamento con la Protezione Civile. Infatti fin dalle ore 19 di venerdì 27 febbraio il personale Anas è attivo, a turnazione, giorno e notte, presso la sala operativa della Protezione Civile, a testimonianza del fatto che l’Anas non ha mai sottovalutato, come suo costume, tutte le allerta della Protezione Civile.

In Piemonte, nevica soltanto sui tratti montuosi, ma senza particolari problemi per gli utenti. L’Anas ha imposto l’obbligo di catene a bordo solo sulla Statale 28 del Colle di Nava. Ieri notte e questa mattina 20 mezzi spargisale e sgombraneve sono intervenuti su tutta la rete viaria statale piemontese, in particolare in corrispondenza dei valichi.

Situazione tranquilla anche in Lombardia, dove l’obbligo di catene a bordo riguarda esclusivamente la Statale 38 dello Stelvio, e in Liguria, dove sulla Statale 28 e sulla Statale 45, ieri interessate dal maltempo, oggi si circola senza catene. Sulla rete ligure, sono pronti ad entrare in azione 15 mezzi spargisale e sgombraneve dell’Anas.

In Emilia Romagna nevica meno di sabato, comunque gli uomini dell’Anas hanno lavorato tutta la notte con 20 mezzi sgombraneve e spargisale sulla E45 e sulle altre statali in gestione in provincia di Reggio Emilia, Modena e Bologna. L’Anas ha imposto l’obbligo di catene montate sulla Statale 12 dell’Abetone, in direzione dell’Appenino, e sulla Statale 63 del Cerreto; e l’obbligo di catene a bordo sulla E45, tra l’Umbria e la Romagna, nei pressi di Verghereto (Cesena-Forlì).

In Toscana le squadre dell’Anas sono al lavoro da 48 ore per il servizio sgombraneve e spargisale, con 30 mezzi e 70 uomini, in particolare in corrispondenza dei valichi appenninici. C’è transitabilità su tutta la rete Anas; è previsto l’obbligo di catene a bordo solo sui valichi appenninici della Statale 12 dell’Abetone, della E45, e della Statale 64 Porrettana.

In Umbria sulla Statale 77 “val di Chienti”, sulla Statale 76 val d’Esino e sulla Statale 73bis di Bocca Trabaria, vige l’obbligo di catene a bordo, ma grazie all’intervento degli uomini Anas e di 40 mezzi sgombraneve e spargisale la circolazione è regolare. Anche oggi le squadre dell’Anas stanno operando per riparare le buche formatesi a causa della forte pioggia dei giorni scorsi sul tratto umbro della E45 e sulla Statale 77.
In Abruzzo da venerdì le squadre dell’Anas sono al lavoro con 40 uomini a turno e 15 mezzi spargisale e sgombraneve, in particolare sulle Statali 17, 153, 650 e 652. Ha smesso di nevicare per cui, al momento, si consigliano le catene a bordo solo sulle Statali 17 e 153.

In Molise sono in azione da ieri 25 mezzi Anas spargisale e sgombraneve. Ieri notte e in prima mattinata su alcune strade si transitava solo con catene montate, poi la situazione si è normalizzata. L’Anas consiglia catene a bordo o pneumatici per neve sulle Statali 17, 87, 158, 212, 647, 647 dir A, 647 dir B, 650 e 652.

Nelle Marche continua a nevicare anche oggi. L’Anas ha imposto il transito con catene montate sulla Statale 73bis di Bocca Trabaria e l’obbligo di catene a bordo sulla Statale 77 “val di Chienti”. L’Anas è al lavoro con i propri uomini e con oltre 20 mezzi sgombraneve e spargisale sulla Statale 73bis, sulla Statale 76 “val d’Esino”, sulla Statale 77 “val di Chienti” e sulla Statale 4 “Salaria”

Nel Lazio, tutta la notte e questa mattina 25 mezzi spargisale e sgombraneve Anas hanno lavorato per evitare problemi alla circolazione. L’Anas segnala pericolo di ghiaccio su alcuni tratti della Statale 4 “Salaria” e sulla Statale 17 dell’Appennino abruzzese. Su entrambe queste arterie, è previsto l’obbligo di catene a bordo.

In Calabria, ancora neve e vento forte. Da ieri sera il personale ed i mezzi dell`Anas stanno lavorando per evitare disagi agli automobilisti e le strade sono tutte percorribili. La neve interessa in particolare la zona del cosentino dove, sulla Statale 107 “Silana Crotonese”, nel tratto da Spezzano a San Giovanni in Fiore, è consigliabile circolare con catene a bordo.

Circolazione regolare sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. L’Anas segnala neve a tratti tra Lagonegro e Campotenese, e consiglia agli automobilisti di portare le catene a bordo. Il personale dell’Anas è comunque su strada, con 40 uomini e 18 mezzi sgombraneve e spargisale pronti ad intervenire in caso di bisogno.

L’Anas consiglia agli automobilisti di adottare alcune precauzioni prima di mettersi in viaggio: controllare l’efficienza dell’autovettura, dei fari e dei pneumatici; verificare la presenza delle catene a bordo; aggiornarsi in tempo reale sulla situazione del traffico, ascoltando i notiziari del CCISS Viaggiare Informati, chiamando al numero verde 1518 o consultando il sito dell’Anas www.stradeanas.it (sezione viabilità).

Roma, 29 febbraio 2004

Umbria, Perugia,

Umbria, l’Anas apre al traffico la nuova Variante da Spoleto a Foligno

Il Presidente Pozzi: ‘ In Umbria, l’Anas ha opere in corso di realizzazione per un importo globale di 210 milioni di euro’
L’Anas ha aperto al traffico il tratto Campello sul Clitunno-S. Eraclio della nuova Variante da Spoleto a Foligno alla Strada Statale 3 “Via Flaminia”, alla presenza del Presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti e del Presidente dell’Anas S.p.A. Vincenzo Pozzi. Il tratto inaugurato oggi, insieme a quello inaugurato poco più di un anno fa, tra Spoleto e Campello sul Clitunno, consente il completamento della Variante della Statale 3 Flaminia da Spoleto a Foligno. La variante è costata complessivamente 99 milioni di euro, è lunga circa 18 km e ha caratteristiche di superstrada: quattro corsie, uno spartitraffico centrale e due banchine bitumate. I lavori sono stati realizzati dal gruppo Todini Costruzioni Generali Ediltevere.

“La nuova Variante – ha dichiarato il Presidente dell’Anas Pozzi – avvicina Spoleto e Foligno ed innalza i livelli di sicurezza stradale del territorio, realizzando una viabilità alternativa alla vecchia Flaminia, che era caratterizzata da un’alta incidentalità”.

“La realizzazione della Variante che inauguriamo oggi, è stato anche un risultato importante della sinergia prodottasi tra l’Anas, la Regione Umbria e gli enti locali”, ha aggiunto Pozzi.

Il Presidente Pozzi ha fatto anche il punto sugli investimenti Anas in corso in Umbria: “Abbiamo cantieri aperti per un importo globale di 210 milioni di euro, molti dei quali in via di completamento e di prossima apertura, come gli svincoli Olmo e Mantignana sul raccordo autostradale Perugia-Bettolle, che contiamo di inaugurare il primo entro il 20 dicembre, e l’altro entro la primavera 2004. Sono poi in corso di appalto lavori per un importo di oltre 75 milioni di euro che riguardano la Statale 75, la Statale 219, la Variante Tavernelle, il Viadotto Cesi della E45. Sono infine in fase di progettazione, in molti casi anche avanzata, opere per un importo di 638,2 milioni di euro, quasi tutte previste dalla Legge Obiettivo”.

In relazione agli interventi Anas in Umbria relativi al Quadrilatero Umbria-Marche, il Presidente Pozzi ha dato diverse buone notizie: “L’Anas trasmetterà entro gennaio i progetti preliminari e gli studi di impatto ambientale relativi al tratto Foligno-Colfiorito-Pontelatrave della Statale 77 Val di Chienti (35 km, di cui 17 km in Umbria, per un costo complessivo stimabile in 1.150 milioni di euro) e all’allaccio tra la Statale 77 e la Statale 3, che prevede la realizzazione di due nuovi tratti di strada a due corsie nel comune di Foligno, con funzione di collegamento dell’area industriale alla viabilità principale, per una lunghezza complessiva di circa 6,4 km ed un costo di 11 milioni di euro. Inoltre in queste settimane l’Anas trasmetterà il progetto definitivo relativo alla Statale 318 Pianello-Valfabbrica, lungo la direttrice Perugia-Ancona (8 km, costo stimabile in 150 milioni di euro), per l’indizione della Conferenza dei Servizi”.

Perugia, 12 dicembre 2003

Infrastrutture, il piano qualità dell’Anas

Il Presidente Pozzi apre i lavori del Convegno Internazionale: ‘Più attenzione all’estetica delle strade’. I dati Anas di settembre 2003: +200% bandi, +46% gare aggiudicate, +43 lavori consegnati
Una nuova generazione di infrastrutture, di qualità, intelligenti, sensibili al contesto territoriale-ambientale. E’ il progetto della nuova Anas Spa, presentato dal Presidente Vincenzo Pozzi in occasione del convegno internazionale “L’architettura delle strade”, primo appuntamento del ciclo di celebrazioni del 75° anniversario dell’Anas, in corso a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica. Nella prima sessione del convegno, alla presenza di autorevoli rappresentanti del Governo, del Parlamento, delle associazioni di categoria, del mondo dell’università e della ricerca scientifica, hanno preso la parola il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il Vicesindaco di Roma Maria Pia Garavaglia e il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Pietro Lunardi.

“Il contributo dell’Anas al rilancio delle opere pubbliche in Italia non esaurisce la funzione e i compiti della nostra Società – ha affermato Pozzi -. L’ambizione della nuova Anas è quella di prestare un’attenzione strategica non solo, come è giusto e necessario, alla questione nazionale della quantità delle infrastrutture, largamente insufficiente per un Paese industrializzato e sviluppato come l’Italia, ma anche alla questione della qualità progettuale, ambientale e paesaggistica”.

“L’ipotesi di lavoro – ha continuato il Presidente dell’Anas - è quella di valorizzare 75 anni di storia e di impegno al servizio della Nazione, realizzando una nuova generazione di infrastrutture che abbiano l’orgoglio di presentarsi sulla scena italiana come quelle del primo dopoguerra, quando il genio di grandi tecnici come Nervi, Morandi, Musmeci e Zorzi, permise di costruire strade che erano vere e proprie opere artistiche, elementi di valorizzazione del paesaggio e non di deturpazione. L’Anas vuole rilegittimare il valore della strada e perciò ha aggiornato la nozione di “infrastruttura”, superando la segregazione delle opere pubbliche di rete rispetto al contesto, migliorando la qualità dei progetti e delle realizzazioni, promuovendo la loro integrazione con il territorio, con i beni storici e con l’ambiente. La strada va vista come un valore paesaggistico, come un manufatto di qualità nel disegno del territorio. Tireremo le fila di questo lavoro collegiale alla fine del 2004, dopo aver sensibilizzato tutta la struttura, anche a livello periferico”.

La qualità della progettazione si sposa peraltro anche con la tutela del territorio. “Un fattore di rilievo nelle nuove progettazioni dell’Anas – ha spiegato Pozzi - è la restituzione, in più tratti, all’ambiente circostante della continuità territoriale che a suo tempo era stata interrotta dalle strade”. Vari gli esempi fatti da Pozzi: “A Roma, per il percorso degli ultimi 18 km del Grande Raccordo Anulare a tre corsie, l’Anas ha adottato soluzioni all’avanguardia che hanno teso al recupero urbanistico territoriale al fine di ricomporre un tessuto urbano disgregato dalle progettazioni degli anni ’60. Le nuove progettazioni dei lotti dell’autostrada Asti-Cuneo hanno permesso una riverifica dell’impatto dell’opera sotto il profilo sia paesistico che ambientale. La progettazione dell’ammodernamento e dell’ampliamento della Salerno-Reggio Calabria ha costituito un altro eccellente banco di prova per l’applicazione della nuova filosofia qualitativa, consentendo di rimediare agli errori del passato e di recuperare situazioni paesaggistiche insostenibili, come nella baia di Scilla, in Calabria. Agli stessi criteri di qualità e di corretto inserimento territoriale risponde la progettazione dell’asse autostradale Catania-Siracusa. Il vertice dell’Anas utilizzerà i criteri di qualità della progettazione anche per le opere nuove, come la realizzazione del sistema viario Marche-Umbria e la trasformazione in autostrada della E45 Orte-Cesena-Ravenna”.

A proposito di progettazione e programmazione, l’Anas ha ritenuto opportuno ridefinire e potenziare le strutture aziendali dedicate allo svolgimento delle attività di ingegneria, selezionando con apposito bando 30 ingegneri esperti nelle varie discipline tecniche, “con l’obiettivo di dotarsi di un’autonoma ed efficace struttura in grado di gestire, in garanzia di qualità, il ciclo complessivo delle attività, dalla pianificazione e programmazione fino alla progettazione, controllo e validazione”.
“L’organizzazione della struttura di progettazione dell’Anas – ha affermato Pozzi - ricalca quella adottata dalle principali società d’ingegneria del mondo ed ha in corso di ottenimento anche la certificazione di qualità UNI ISO 9001/2000. La nuova struttura dell’Anas cura l’attivazione, lo sviluppo e il controllo degli interventi stradali e autostradali previsti dalla Legge Obiettivo, per una lunghezza complessiva di 2.995 km e un investimento di 48 miliardi di euro”.

Pozzi ha infine reso noti i dati di settembre sui trend di attività dell’Anas che, ha detto, “sono in importante ascesa”.
“Nei primi nove mesi del 2003, l’Anas ha fatto registrare un brillante +200% per quanto riguarda i bandi pubblicati, con un aumento degli importi da 1.908 milioni di euro del 2002 a 5.722 milioni di euro del 2003; +46% per quanto riguarda le gare aggiudicate, con un aumento degli importi da 2.051 milioni di euro del 2002 a 3.004 milioni di euro del 2003; +43% per quanto riguarda i lavori consegnati, con un aumento degli importi da 855 milioni di euro del 2002 a 1.227 milioni di euro del 2003. Dati peraltro confermati dall’Osservatorio Cresme che accredita l’Anas, nel settore degli appalti in opere pubbliche, di un risultato pari al +196%”.

Roma, 28 ottobre 2003

Infrastrutture, esce saggio di Pozzi sul settore autostradale tra progetti di sviluppo e concorrenza


“Le Autostrade Italiane tra Sviluppo e Concorrenza: il ruolo dell’Anas”. E’ il titolo dell’ultimo saggio del Presidente dell’Anas Spa Vincenzo Pozzi, uscito oggi per i tipi di Segno Associati. Pozzi, in 128 pagine, corredate da grafici e tabelle, fa il punto sul sistema autostradale italiano che, dopo un periodo di stallo trentennale, è interessato da rilevanti lavori di ampliamento e di ammodernamento e sta sviluppando una maggiore concorrenzialità. “Nell’ultimo triennio - scrive il Presidente dell’Anas nell’introduzione -, la Legge Obiettivo del Governo, il programma delle grandi opere strategiche, le riforme alla Legge Merloni, la determinazione dei Ministri Lunardi, Matteoli e Tremonti, lo spirito di collaborazione e la voglia di fare dimostrata dagli operatori del settore autostradale e la forte accelerazione impressa dalla nuova Anas, divenuta Spa, a tutto l’iter delle progettazioni, unita ad un più efficace controllo sui piani d’investimento previsti negli atti di concessione, hanno fatto finalmente ripartire il sistema autostradale”.

“I grandi bandi di general conctractor per l’ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria – continua Pozzi -, la rivitalizzazione dell’istituto del project financing applicato a grandi infrastrutture come la Brescia-Bergamo-Milano, lo sblocco di progetti fondamentali e in molti casi l’apertura di cantieri per opere come la Variante di Valico, il Passante di Mestre, la Pedemontana Lombarda, la Catania-Siracusa, il completamento della terza corsia del Gra, dimostrano che il potenziamento del settore autostradale italiano è avviato e che l’obiettivo del Governo di realizzare 700 nuovi km di autostrade, è realistico”.

Il Presidente dell’Anas sostiene che le statistiche confermano il rilancio del settore: “Nel 2002 sono stati approvati dall’Anas ben 66 progetti relativi alla rete autostradale in concessione, per un importo globale di 1 miliardo e 356 milioni di euro. Un ulteriore impulso è arrivato dalla Legge Obiettivo. L’Anas ha infatti dato il via libera anche a 16 progetti relativi ad alcune importanti opere autostradali previste nel programma delle grandi infrastrutture strategiche, per un importo globale di 6 miliardi e 45 milioni di euro”.

Dal saggio emerge anche che il nuovo vertice dell’Anas ha voluto rafforzare il suo ruolo di vigilanza nei confronti delle concessionarie autostradali: “L’opera quotidiana di controllo e di sollecitazione a rendere operativi i piani d’investimenti svolta nei confronti delle società concessionarie, il forte impulso dato alle spese per la manutenzione ordinaria e per la sicurezza della rete autostradale, l’introduzione negli atti convenzionali più recenti di clausole che agganciano gli aumenti tariffari alla realizzazione delle infrastrutture previste nei piani, le iniziative intraprese per migliorare la circolazione nei periodi più ‘caldi’ per il traffico (Natale, Pasqua, Ponti di Primavera, Estate), dimostrano che l’Anas è impegnata ad esercitare al meglio le competenze conferitegli dallo Stato, nell’interesse della collettività in senso più largo e in particolare degli utenti”.
Pozzi segnala per esempio che l’Anas ha chiesto e ottenuto “un incremento degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su tutta la rete autostradale in concessione, interventi che consentono di innalzare gli standard di qualità del servizio e di sicurezza, attraverso per esempio le pavimentazioni drenanti o le nuove barriere. Per il triennio 2002-2004 l’importo complessivo di spesa previsto per questa voce è pari a 3,3 miliardi di euro, per il 2003 l’importo delle sole manutenzioni ordinarie è pari a 690 mila euro con un incremento del 17,69% rispetto alle previsioni dei Piani Finanziari dello stesso anno”.

Un interessante capitolo del libro è dedicato al discorso della concorrenza nel settore autostradale, un obiettivo che - sottolinea Pozzi - è perseguito con perseveranza dalla nuova Anas: “ E’ evidente che, soprattutto in seguito alla privatizzazione della società Autostrade, è necessario favorire sempre di più - anche in questo settore - maggiori condizioni di concorrenza, come è avvenuto per esempio nel campo delle telecomunicazioni e in particolare della telefonia. L’ipotesi avanzata nel piano industriale Anas 2003-2005 di pedaggiare la rete autostradale gratuita; l’utilizzo crescente del project financing per la realizzazione delle opere autostradali; i progetti messi in campo dall’Anas di trasformare in autostrade alcune arterie come la E45 e la E55; gli strumenti nuovi che si stanno sperimentando per opere come il Quadrilatero Marche-Umbria, al fine di coinvolgere nella gestione enti locali e forze economiche territoriali; l’affacciarsi sul ‘mercato’ autostradale di nuovi soggetti investitori, costituiscono altrettanti tasselli di una strategia coerente che punta a rafforzare la concorrenzialità nel settore”.

Roma, 19 settembre 2003

Umbria, Perugia,

Perugia: l’Anas apre al traffico la Variante di Città di Castello

La variante è lunga 750 metri, per un costo complessivo di oltre 5 milioni di euro
Oggi l’Anas ha aperto al traffico la Variante di Città di Castello alla ex S.S.257 “Apecchiese”, in provincia di Perugia, alla presenza del Presidente della Regione Umbria Rita Lorenzetti, dell’Assessore Regionale ai Trasporti Federico Di Bartolo, del Sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini e del Capo Compartimento dell’Anas Umbria Amleto Pasquini. La nuova variante consente di migliorare i collegamenti con l’autostrada E45 Orte-Cesena-Ravenna e di eliminare la viabilità all’interno del centro abitato, creando un evidente miglioramento della fluidità del traffico.

La nuova variante è lunga complessivamente 750 metri ed è costituita da due corsie di marcia. L’opera principale realizzata riguarda la costruzione di un viadotto di scavalcamento della ex S.S.3bis e della Ferrovia Centrale Umbra, composto da 9 campate e lungo complessivamente 252 metri.

La Variante di Città di Castello permetterà di agevolare l’accesso all’asse industriale e l’innesto alla strada comunale “Alfonsine”, favorendo, così, il traffico locale e gli scambi commerciali.

L’esecuzione dei lavori ha comportato una spesa complessiva di circa 5 milioni di euro.
Contestualmente all’apertura al traffico, l’Anas ha trasferito la Variante alla Regione Umbria.

Perugia, 21 dicembre 2004

Infrastrutture, il CdA dell’Anas approva il progetto preliminare per la realizzazione del corridoio autostradale Civitavecchia-Venezia

L’opera si sviluppa per circa 400 km ed ha un valore di oltre 11 miliardi di euro
Disco verde del Consiglio di Amministrazione dell’Anas alla realizzazione del corridoio autostradale Civitavecchia-Venezia (tratto Orte-Venezia). Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas ha approvato il progetto preliminare relativo ai lavori di potenziamento degli attuali itinerari serviti dalle infrastrutture E45 ed E55. Nelle prossime settimane l’Anas, prima di avviare le procedure previste dalla Legge Obiettivo per l’approvazione da parte del CIPE, darà informativa al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dell’approvazione intervenuta per quanto esso riterrà di espletare in relazione all’Accordo Stato-Regioni del novembre 2004.
“La Civitavecchia-Venezia è un’opera strategica dell’Anas – ha dichiarato il Presidente Pozzi - che si propone di creare un corridoio diretto tra il Centro-Sud dell’Italia ed il Nord-Est, di risolvere alcune criticità del traffico locale legate alla qualità ed alla sicurezza del servizio e di fornire agli utenti un’alternativa concreta all’attuale sistema autostradale di collegamenti. L’itinerario costituisce, inoltre, la naturale prosecuzione del Corridoio Europeo n.5 che consente la connessione tra il quadrante europeo occidentale e l’Est (da Lisbona a Kiev), configurandosi quindi come il principale itinerario verso sud per i traffici commerciali con i Paesi dell’Europa Orientale”.
La proposta di project financing è stata presentata dal Raggruppamento di imprese composto dalla società Gefip holding e altre ed è stata dichiarata dall’Anas di pubblico interesse sin dal 2003. Al fine di programmare in modo unitario e coordinato la realizzazione del corridoio autostradale, è stato sottoscritto l’Accordo Stato-Regioni tra il Ministero delle Infrastrutture e le Regioni maggiormente interessate dal tracciato (Lazio, Toscana, Umbria, Emilia Romagna e Veneto).
L’opera costituisce parte integrante del Corridoio autostradale dorsale Mestre-Orte-Civitavecchia, si sviluppa per circa 400 Km ed interessa sei Regioni (Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Emilia Romagna e Veneto). Il progetto approvato prevede la realizzazione ex novo dell’itinerario autostradale denominato E55 “Nuova Romea” (in alternativa al tracciato esistente oggi servito dalla S.S.309 Romea), con 2 corsie per senso di marcia e la corsia di emergenza, e il potenziamento della E45 esistente, al fine di rispondere ai nuovi standard di funzionalità e sicurezza stradale. L’intervento è suddiviso in sei tronchi funzionali: i primi quattro interessano la E45 e riguardano rispettivamente l’interconnessione con l’A1 Orte-Terni, il tratto Terni-Perugia, il nodo di Perugia e il tratto Perugia nord-Ravenna; gli ultimi due tronchi, sulla E55, riguardano invece la Tangenziale di Ravenna e il tratto Ravenna-Mestre.
Tra le opere d’arte principali si segnalano i ponti sul Po e sul Reno e la Galleria S. Pellegrino.
L’importo complessivo dell’opera ammonta a oltre 11 miliardi di euro.

Roma, 27 luglio 2005

Emilia Romagna, Ravenna: l’Anas apre al traffico lo svincolo a quadrifoglio di Via Vicoli


Oggi l’Anas ha aperto al traffico le rampe di completamento dello svincolo a livelli sfalsati lungo la Statale 16 “Adriatica” al km 149,425, in corrispondenza del cavalcavia della strada comunale via Vicoli nel comune di Ravenna.

La posizione strategica dello svincolo, del tipo a quadrifoglio, consente di collegare la città alle zone limitrofe ed in particolare a nord verso il raccordo con l’autostrada e con la Statale 309 “Romea”, a sud verso i raccordi con la Statale 67 “Tosco-Romagnola” e con la superstrada E45 “Orte-Ravenna”, infine ad ovest con i nuovi insediamenti produttivi.

Il completamento dello svincolo è stato realizzato con l’esecuzione di quattro rami monodirezionali. I lavori hanno comportato un impegno finanziario pari ad 1.631.903,94 euro, necessari all’esecuzione dei rilevati, della pavimentazione stradale, della barriere di sicurezza e dell’impianto di illuminazione con torri-faro a corona mobile.
La piattaforma stradale è realizzata adottando una sezione avente larghezza pari a 6,50 metri, costituita da un’unica corsia di marcia da 4,00 metri e da due banchine laterali rispettivamente di 1,00 e 1,50 metri.

Bologna, 14 luglio 2005

Emilia Romagna, l’Anas avvia i lavori per la realizzazione del Sistema Tangenziale di Forlì


Oggi l’Anas, alla presenza del Sottosegretario del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture Mauro Del Bue, ha avviato ufficialmente i lavori del Sistema Tangenziale di Forlì che collega la SS 9 Emilia e la SS 67 Ravegnana e le ex statali SS 310 Bidentina (ora SP 4), SS 9ter del Rabbi (ora SP 3), SS 254 Cervese (ora SP 2). Alla cerimonia di posa della prima pietra erano presenti, oltre al Sottosegretario Del Bue, anche il Consigliere di Amministrazione Anas Alberto Brandani, il Sindaco di Forlì Nadia Masini, il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena Massimo Bulbi e l’Assessore alla Mobilità e ai Trasporti della Regione Emilia Romagna Alfredo Peri.

I cantieri che si inaugurano oggi, relativi al Sistema Tangenziale di Forlì, riguardano oltre 11 km di arteria, e precisamente il 1° e 2° lotto dell’Asse di Arroccamento e il 1° e 2° lotto della Tangenziale Est, per un importo complessivo di 218 milioni di euro. Il Compartimento Anas dell’Emilia Romagna dispone inoltre dei progetti definitivi per appalto integrato relativi al 3° e al 4° lotto della Tangenziale Est, del valore di 96 milioni di euro, che saranno inseriti nei futuri piani di programmazione.

“Questa opera rientra nel programma del Governo volto a migliorare l’accessibilità dei centri urbani dell’Emilia Romagna. La nuova infrastruttura libererà Forlì dai flussi di circolazione non diretti nella città, con positivi benefici per la viabilità dell’intera regione, e in particolare per la via Emilia”, ha dichiarato il Sottosegretario del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture Mauro Del Bue, sottolineando che “il Programma Decennale Anas 2003-2012 riserva all’Emilia Romagna circa 4.200 milioni di euro per interventi di ammodernamento di tutte le statali”.

Al termine dei lavori, il Sistema Tangenziale di Forlì costituirà l’anello delle strade extraurbane ad alto traffico, comprendente un ramo est (Tangenziale Est), un ramo ovest (Tangenziale Ovest) ed un ramo nord (Asse di Arroccamento).

“L’anello tangenziale sarà costituito da un complesso di strade a due e quattro corsie che si svilupperanno per 27,35 km e consentiranno il drenaggio del traffico attualmente gravante sulla rete viaria cittadina”, ha spiegato il Consigliere di Amministrazione Anas Alberto Brandani.

Infatti la circolazione proveniente dagli altri centri del comprensorio e dalle aree produttive a ridosso della Via Emilia si riversa sulla rete urbana, in particolare sulle due arterie cittadine: Via Emilia e Asse Campo di Marte, Gramsci, Bertini, Punta di Ferro. Il Sistema Tangenziale, si pone così come obiettivo la redistribuzione dei flussi veicolari rappresentando un’efficace alternativa alla Via Emilia ormai fortemente congestionata e non più in grado di rispondere ai crescenti volumi di traffico.

Il Consigliere di Amministrazione dell’Anas Brandani ha anche ricordato l’impegno economico messo in campo dall’Anas per l’Emilia Romagna: “I lavori relativi a nuove opere appaltati e in corso di realizzazione, sono infatti oltre trenta, per un importo totale ammontante a circa 915 milioni di euro, tra cui il completamento della Secante di Cesena, di cui è in avanzata fase di esecuzione il secondo lotto, l’ammodernamento di diversi lotti della E45, Orte-Ravenna, gli interventi in corso e di prossimo avvio sulla Statale 64 Porretana”.

Forlì, 29 giugno 2005

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