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Infrastrutture, il piano qualità dell’Anas

Il Presidente Pozzi apre i lavori del Convegno Internazionale: ‘Più attenzione all’estetica delle strade’. I dati Anas di settembre 2003: +200% bandi, +46% gare aggiudicate, +43 lavori consegnati
Una nuova generazione di infrastrutture, di qualità, intelligenti, sensibili al contesto territoriale-ambientale. E’ il progetto della nuova Anas Spa, presentato dal Presidente Vincenzo Pozzi in occasione del convegno internazionale “L’architettura delle strade”, primo appuntamento del ciclo di celebrazioni del 75° anniversario dell’Anas, in corso a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica. Nella prima sessione del convegno, alla presenza di autorevoli rappresentanti del Governo, del Parlamento, delle associazioni di categoria, del mondo dell’università e della ricerca scientifica, hanno preso la parola il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il Vicesindaco di Roma Maria Pia Garavaglia e il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Pietro Lunardi.

“Il contributo dell’Anas al rilancio delle opere pubbliche in Italia non esaurisce la funzione e i compiti della nostra Società – ha affermato Pozzi -. L’ambizione della nuova Anas è quella di prestare un’attenzione strategica non solo, come è giusto e necessario, alla questione nazionale della quantità delle infrastrutture, largamente insufficiente per un Paese industrializzato e sviluppato come l’Italia, ma anche alla questione della qualità progettuale, ambientale e paesaggistica”.

“L’ipotesi di lavoro – ha continuato il Presidente dell’Anas - è quella di valorizzare 75 anni di storia e di impegno al servizio della Nazione, realizzando una nuova generazione di infrastrutture che abbiano l’orgoglio di presentarsi sulla scena italiana come quelle del primo dopoguerra, quando il genio di grandi tecnici come Nervi, Morandi, Musmeci e Zorzi, permise di costruire strade che erano vere e proprie opere artistiche, elementi di valorizzazione del paesaggio e non di deturpazione. L’Anas vuole rilegittimare il valore della strada e perciò ha aggiornato la nozione di “infrastruttura”, superando la segregazione delle opere pubbliche di rete rispetto al contesto, migliorando la qualità dei progetti e delle realizzazioni, promuovendo la loro integrazione con il territorio, con i beni storici e con l’ambiente. La strada va vista come un valore paesaggistico, come un manufatto di qualità nel disegno del territorio. Tireremo le fila di questo lavoro collegiale alla fine del 2004, dopo aver sensibilizzato tutta la struttura, anche a livello periferico”.

La qualità della progettazione si sposa peraltro anche con la tutela del territorio. “Un fattore di rilievo nelle nuove progettazioni dell’Anas – ha spiegato Pozzi - è la restituzione, in più tratti, all’ambiente circostante della continuità territoriale che a suo tempo era stata interrotta dalle strade”. Vari gli esempi fatti da Pozzi: “A Roma, per il percorso degli ultimi 18 km del Grande Raccordo Anulare a tre corsie, l’Anas ha adottato soluzioni all’avanguardia che hanno teso al recupero urbanistico territoriale al fine di ricomporre un tessuto urbano disgregato dalle progettazioni degli anni ’60. Le nuove progettazioni dei lotti dell’autostrada Asti-Cuneo hanno permesso una riverifica dell’impatto dell’opera sotto il profilo sia paesistico che ambientale. La progettazione dell’ammodernamento e dell’ampliamento della Salerno-Reggio Calabria ha costituito un altro eccellente banco di prova per l’applicazione della nuova filosofia qualitativa, consentendo di rimediare agli errori del passato e di recuperare situazioni paesaggistiche insostenibili, come nella baia di Scilla, in Calabria. Agli stessi criteri di qualità e di corretto inserimento territoriale risponde la progettazione dell’asse autostradale Catania-Siracusa. Il vertice dell’Anas utilizzerà i criteri di qualità della progettazione anche per le opere nuove, come la realizzazione del sistema viario Marche-Umbria e la trasformazione in autostrada della E45 Orte-Cesena-Ravenna”.

A proposito di progettazione e programmazione, l’Anas ha ritenuto opportuno ridefinire e potenziare le strutture aziendali dedicate allo svolgimento delle attività di ingegneria, selezionando con apposito bando 30 ingegneri esperti nelle varie discipline tecniche, “con l’obiettivo di dotarsi di un’autonoma ed efficace struttura in grado di gestire, in garanzia di qualità, il ciclo complessivo delle attività, dalla pianificazione e programmazione fino alla progettazione, controllo e validazione”.
“L’organizzazione della struttura di progettazione dell’Anas – ha affermato Pozzi - ricalca quella adottata dalle principali società d’ingegneria del mondo ed ha in corso di ottenimento anche la certificazione di qualità UNI ISO 9001/2000. La nuova struttura dell’Anas cura l’attivazione, lo sviluppo e il controllo degli interventi stradali e autostradali previsti dalla Legge Obiettivo, per una lunghezza complessiva di 2.995 km e un investimento di 48 miliardi di euro”.

Pozzi ha infine reso noti i dati di settembre sui trend di attività dell’Anas che, ha detto, “sono in importante ascesa”.
“Nei primi nove mesi del 2003, l’Anas ha fatto registrare un brillante +200% per quanto riguarda i bandi pubblicati, con un aumento degli importi da 1.908 milioni di euro del 2002 a 5.722 milioni di euro del 2003; +46% per quanto riguarda le gare aggiudicate, con un aumento degli importi da 2.051 milioni di euro del 2002 a 3.004 milioni di euro del 2003; +43% per quanto riguarda i lavori consegnati, con un aumento degli importi da 855 milioni di euro del 2002 a 1.227 milioni di euro del 2003. Dati peraltro confermati dall’Osservatorio Cresme che accredita l’Anas, nel settore degli appalti in opere pubbliche, di un risultato pari al +196%”.

Roma, 28 ottobre 2003

Infrastrutture, esce saggio di Pozzi sul settore autostradale tra progetti di sviluppo e concorrenza


“Le Autostrade Italiane tra Sviluppo e Concorrenza: il ruolo dell’Anas”. E’ il titolo dell’ultimo saggio del Presidente dell’Anas Spa Vincenzo Pozzi, uscito oggi per i tipi di Segno Associati. Pozzi, in 128 pagine, corredate da grafici e tabelle, fa il punto sul sistema autostradale italiano che, dopo un periodo di stallo trentennale, è interessato da rilevanti lavori di ampliamento e di ammodernamento e sta sviluppando una maggiore concorrenzialità. “Nell’ultimo triennio - scrive il Presidente dell’Anas nell’introduzione -, la Legge Obiettivo del Governo, il programma delle grandi opere strategiche, le riforme alla Legge Merloni, la determinazione dei Ministri Lunardi, Matteoli e Tremonti, lo spirito di collaborazione e la voglia di fare dimostrata dagli operatori del settore autostradale e la forte accelerazione impressa dalla nuova Anas, divenuta Spa, a tutto l’iter delle progettazioni, unita ad un più efficace controllo sui piani d’investimento previsti negli atti di concessione, hanno fatto finalmente ripartire il sistema autostradale”.

“I grandi bandi di general conctractor per l’ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria – continua Pozzi -, la rivitalizzazione dell’istituto del project financing applicato a grandi infrastrutture come la Brescia-Bergamo-Milano, lo sblocco di progetti fondamentali e in molti casi l’apertura di cantieri per opere come la Variante di Valico, il Passante di Mestre, la Pedemontana Lombarda, la Catania-Siracusa, il completamento della terza corsia del Gra, dimostrano che il potenziamento del settore autostradale italiano è avviato e che l’obiettivo del Governo di realizzare 700 nuovi km di autostrade, è realistico”.

Il Presidente dell’Anas sostiene che le statistiche confermano il rilancio del settore: “Nel 2002 sono stati approvati dall’Anas ben 66 progetti relativi alla rete autostradale in concessione, per un importo globale di 1 miliardo e 356 milioni di euro. Un ulteriore impulso è arrivato dalla Legge Obiettivo. L’Anas ha infatti dato il via libera anche a 16 progetti relativi ad alcune importanti opere autostradali previste nel programma delle grandi infrastrutture strategiche, per un importo globale di 6 miliardi e 45 milioni di euro”.

Dal saggio emerge anche che il nuovo vertice dell’Anas ha voluto rafforzare il suo ruolo di vigilanza nei confronti delle concessionarie autostradali: “L’opera quotidiana di controllo e di sollecitazione a rendere operativi i piani d’investimenti svolta nei confronti delle società concessionarie, il forte impulso dato alle spese per la manutenzione ordinaria e per la sicurezza della rete autostradale, l’introduzione negli atti convenzionali più recenti di clausole che agganciano gli aumenti tariffari alla realizzazione delle infrastrutture previste nei piani, le iniziative intraprese per migliorare la circolazione nei periodi più ‘caldi’ per il traffico (Natale, Pasqua, Ponti di Primavera, Estate), dimostrano che l’Anas è impegnata ad esercitare al meglio le competenze conferitegli dallo Stato, nell’interesse della collettività in senso più largo e in particolare degli utenti”.
Pozzi segnala per esempio che l’Anas ha chiesto e ottenuto “un incremento degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su tutta la rete autostradale in concessione, interventi che consentono di innalzare gli standard di qualità del servizio e di sicurezza, attraverso per esempio le pavimentazioni drenanti o le nuove barriere. Per il triennio 2002-2004 l’importo complessivo di spesa previsto per questa voce è pari a 3,3 miliardi di euro, per il 2003 l’importo delle sole manutenzioni ordinarie è pari a 690 mila euro con un incremento del 17,69% rispetto alle previsioni dei Piani Finanziari dello stesso anno”.

Un interessante capitolo del libro è dedicato al discorso della concorrenza nel settore autostradale, un obiettivo che - sottolinea Pozzi - è perseguito con perseveranza dalla nuova Anas: “ E’ evidente che, soprattutto in seguito alla privatizzazione della società Autostrade, è necessario favorire sempre di più - anche in questo settore - maggiori condizioni di concorrenza, come è avvenuto per esempio nel campo delle telecomunicazioni e in particolare della telefonia. L’ipotesi avanzata nel piano industriale Anas 2003-2005 di pedaggiare la rete autostradale gratuita; l’utilizzo crescente del project financing per la realizzazione delle opere autostradali; i progetti messi in campo dall’Anas di trasformare in autostrade alcune arterie come la E45 e la E55; gli strumenti nuovi che si stanno sperimentando per opere come il Quadrilatero Marche-Umbria, al fine di coinvolgere nella gestione enti locali e forze economiche territoriali; l’affacciarsi sul ‘mercato’ autostradale di nuovi soggetti investitori, costituiscono altrettanti tasselli di una strategia coerente che punta a rafforzare la concorrenzialità nel settore”.

Roma, 19 settembre 2003

Umbria, Perugia,

Perugia: l’Anas apre al traffico la Variante di Città di Castello

La variante è lunga 750 metri, per un costo complessivo di oltre 5 milioni di euro
Oggi l’Anas ha aperto al traffico la Variante di Città di Castello alla ex S.S.257 “Apecchiese”, in provincia di Perugia, alla presenza del Presidente della Regione Umbria Rita Lorenzetti, dell’Assessore Regionale ai Trasporti Federico Di Bartolo, del Sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini e del Capo Compartimento dell’Anas Umbria Amleto Pasquini. La nuova variante consente di migliorare i collegamenti con l’autostrada E45 Orte-Cesena-Ravenna e di eliminare la viabilità all’interno del centro abitato, creando un evidente miglioramento della fluidità del traffico.

La nuova variante è lunga complessivamente 750 metri ed è costituita da due corsie di marcia. L’opera principale realizzata riguarda la costruzione di un viadotto di scavalcamento della ex S.S.3bis e della Ferrovia Centrale Umbra, composto da 9 campate e lungo complessivamente 252 metri.

La Variante di Città di Castello permetterà di agevolare l’accesso all’asse industriale e l’innesto alla strada comunale “Alfonsine”, favorendo, così, il traffico locale e gli scambi commerciali.

L’esecuzione dei lavori ha comportato una spesa complessiva di circa 5 milioni di euro.
Contestualmente all’apertura al traffico, l’Anas ha trasferito la Variante alla Regione Umbria.

Perugia, 21 dicembre 2004

Infrastrutture, il CdA dell’Anas approva il progetto preliminare per la realizzazione del corridoio autostradale Civitavecchia-Venezia

L’opera si sviluppa per circa 400 km ed ha un valore di oltre 11 miliardi di euro
Disco verde del Consiglio di Amministrazione dell’Anas alla realizzazione del corridoio autostradale Civitavecchia-Venezia (tratto Orte-Venezia). Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas ha approvato il progetto preliminare relativo ai lavori di potenziamento degli attuali itinerari serviti dalle infrastrutture E45 ed E55. Nelle prossime settimane l’Anas, prima di avviare le procedure previste dalla Legge Obiettivo per l’approvazione da parte del CIPE, darà informativa al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dell’approvazione intervenuta per quanto esso riterrà di espletare in relazione all’Accordo Stato-Regioni del novembre 2004.
“La Civitavecchia-Venezia è un’opera strategica dell’Anas – ha dichiarato il Presidente Pozzi - che si propone di creare un corridoio diretto tra il Centro-Sud dell’Italia ed il Nord-Est, di risolvere alcune criticità del traffico locale legate alla qualità ed alla sicurezza del servizio e di fornire agli utenti un’alternativa concreta all’attuale sistema autostradale di collegamenti. L’itinerario costituisce, inoltre, la naturale prosecuzione del Corridoio Europeo n.5 che consente la connessione tra il quadrante europeo occidentale e l’Est (da Lisbona a Kiev), configurandosi quindi come il principale itinerario verso sud per i traffici commerciali con i Paesi dell’Europa Orientale”.
La proposta di project financing è stata presentata dal Raggruppamento di imprese composto dalla società Gefip holding e altre ed è stata dichiarata dall’Anas di pubblico interesse sin dal 2003. Al fine di programmare in modo unitario e coordinato la realizzazione del corridoio autostradale, è stato sottoscritto l’Accordo Stato-Regioni tra il Ministero delle Infrastrutture e le Regioni maggiormente interessate dal tracciato (Lazio, Toscana, Umbria, Emilia Romagna e Veneto).
L’opera costituisce parte integrante del Corridoio autostradale dorsale Mestre-Orte-Civitavecchia, si sviluppa per circa 400 Km ed interessa sei Regioni (Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Emilia Romagna e Veneto). Il progetto approvato prevede la realizzazione ex novo dell’itinerario autostradale denominato E55 “Nuova Romea” (in alternativa al tracciato esistente oggi servito dalla S.S.309 Romea), con 2 corsie per senso di marcia e la corsia di emergenza, e il potenziamento della E45 esistente, al fine di rispondere ai nuovi standard di funzionalità e sicurezza stradale. L’intervento è suddiviso in sei tronchi funzionali: i primi quattro interessano la E45 e riguardano rispettivamente l’interconnessione con l’A1 Orte-Terni, il tratto Terni-Perugia, il nodo di Perugia e il tratto Perugia nord-Ravenna; gli ultimi due tronchi, sulla E55, riguardano invece la Tangenziale di Ravenna e il tratto Ravenna-Mestre.
Tra le opere d’arte principali si segnalano i ponti sul Po e sul Reno e la Galleria S. Pellegrino.
L’importo complessivo dell’opera ammonta a oltre 11 miliardi di euro.

Roma, 27 luglio 2005

Emilia Romagna, l’Anas avvia i lavori per la realizzazione del Sistema Tangenziale di Forlì


Oggi l’Anas, alla presenza del Sottosegretario del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture Mauro Del Bue, ha avviato ufficialmente i lavori del Sistema Tangenziale di Forlì che collega la SS 9 Emilia e la SS 67 Ravegnana e le ex statali SS 310 Bidentina (ora SP 4), SS 9ter del Rabbi (ora SP 3), SS 254 Cervese (ora SP 2). Alla cerimonia di posa della prima pietra erano presenti, oltre al Sottosegretario Del Bue, anche il Consigliere di Amministrazione Anas Alberto Brandani, il Sindaco di Forlì Nadia Masini, il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena Massimo Bulbi e l’Assessore alla Mobilità e ai Trasporti della Regione Emilia Romagna Alfredo Peri.

I cantieri che si inaugurano oggi, relativi al Sistema Tangenziale di Forlì, riguardano oltre 11 km di arteria, e precisamente il 1° e 2° lotto dell’Asse di Arroccamento e il 1° e 2° lotto della Tangenziale Est, per un importo complessivo di 218 milioni di euro. Il Compartimento Anas dell’Emilia Romagna dispone inoltre dei progetti definitivi per appalto integrato relativi al 3° e al 4° lotto della Tangenziale Est, del valore di 96 milioni di euro, che saranno inseriti nei futuri piani di programmazione.

“Questa opera rientra nel programma del Governo volto a migliorare l’accessibilità dei centri urbani dell’Emilia Romagna. La nuova infrastruttura libererà Forlì dai flussi di circolazione non diretti nella città, con positivi benefici per la viabilità dell’intera regione, e in particolare per la via Emilia”, ha dichiarato il Sottosegretario del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture Mauro Del Bue, sottolineando che “il Programma Decennale Anas 2003-2012 riserva all’Emilia Romagna circa 4.200 milioni di euro per interventi di ammodernamento di tutte le statali”.

Al termine dei lavori, il Sistema Tangenziale di Forlì costituirà l’anello delle strade extraurbane ad alto traffico, comprendente un ramo est (Tangenziale Est), un ramo ovest (Tangenziale Ovest) ed un ramo nord (Asse di Arroccamento).

“L’anello tangenziale sarà costituito da un complesso di strade a due e quattro corsie che si svilupperanno per 27,35 km e consentiranno il drenaggio del traffico attualmente gravante sulla rete viaria cittadina”, ha spiegato il Consigliere di Amministrazione Anas Alberto Brandani.

Infatti la circolazione proveniente dagli altri centri del comprensorio e dalle aree produttive a ridosso della Via Emilia si riversa sulla rete urbana, in particolare sulle due arterie cittadine: Via Emilia e Asse Campo di Marte, Gramsci, Bertini, Punta di Ferro. Il Sistema Tangenziale, si pone così come obiettivo la redistribuzione dei flussi veicolari rappresentando un’efficace alternativa alla Via Emilia ormai fortemente congestionata e non più in grado di rispondere ai crescenti volumi di traffico.

Il Consigliere di Amministrazione dell’Anas Brandani ha anche ricordato l’impegno economico messo in campo dall’Anas per l’Emilia Romagna: “I lavori relativi a nuove opere appaltati e in corso di realizzazione, sono infatti oltre trenta, per un importo totale ammontante a circa 915 milioni di euro, tra cui il completamento della Secante di Cesena, di cui è in avanzata fase di esecuzione il secondo lotto, l’ammodernamento di diversi lotti della E45, Orte-Ravenna, gli interventi in corso e di prossimo avvio sulla Statale 64 Porretana”.

Forlì, 29 giugno 2005

Emilia Romagna, Ravenna: l’Anas apre al traffico lo svincolo a quadrifoglio di Via Vicoli


Oggi l’Anas ha aperto al traffico le rampe di completamento dello svincolo a livelli sfalsati lungo la Statale 16 “Adriatica” al km 149,425, in corrispondenza del cavalcavia della strada comunale via Vicoli nel comune di Ravenna.

La posizione strategica dello svincolo, del tipo a quadrifoglio, consente di collegare la città alle zone limitrofe ed in particolare a nord verso il raccordo con l’autostrada e con la Statale 309 “Romea”, a sud verso i raccordi con la Statale 67 “Tosco-Romagnola” e con la superstrada E45 “Orte-Ravenna”, infine ad ovest con i nuovi insediamenti produttivi.

Il completamento dello svincolo è stato realizzato con l’esecuzione di quattro rami monodirezionali. I lavori hanno comportato un impegno finanziario pari ad 1.631.903,94 euro, necessari all’esecuzione dei rilevati, della pavimentazione stradale, della barriere di sicurezza e dell’impianto di illuminazione con torri-faro a corona mobile.
La piattaforma stradale è realizzata adottando una sezione avente larghezza pari a 6,50 metri, costituita da un’unica corsia di marcia da 4,00 metri e da due banchine laterali rispettivamente di 1,00 e 1,50 metri.

Bologna, 14 luglio 2005

Emilia Romagna: l’Anas ha in corso investimenti per oltre 65 milioni di euro nel tratto emiliano della E45


L’Anas ha in corso investimenti per il miglioramento strutturale e per la manutenzione del tratto emiliano della E45 Orte-Ravenna per oltre 65 milioni di euro fra interventi in atto e interventi programmati.
Le eccezionali e prolungate nevicate che si sono verificate nei mesi di gennaio e febbraio hanno prodotto un forte degrado del piano viabile della Statale. L’azione combinata del transito dei veicoli pesanti, della gran quantità di sali antigelo necessaria per eliminare il ghiaccio, delle lame spazzaneve e dei cicli di gelo e disgelo dell’acqua presente sul piano viabile, hanno danneggiato fortemente la pavimentazione della strada. Per garantire i massimi livelli di sicurezza agli utenti, l’Anas ha mantenuto attive le squadre di pronto intervento per le riparazioni necessarie, che sono state però limitate dalle proibitive condizioni climatiche. Per ripristinare al meglio la E45, sono stati appena consegnati due appalti per lavori di manutenzione ordinaria per un importo di 400.000 e di 300.000 euro, che verranno eseguiti appena le condizioni meteorologiche lo consentiranno.
L’Anas ha poi in corso vari interventi per il miglioramento strutturale della superstrada. Lo scorso 6 ottobre sono stati consegnati i lavori di adeguamento dei viadotti dal km 167,570 al km 164,640. L’intervento prevede la ricostruzione delle solette, la creazione di una banchina pavimentata e la posa delle barrire di sicurezza sui viadotti Fosso Grosso, Savio (in prossimità della galleria della Spagnola), Verghereto e Teveriola III. L’importo dei lavori, che fanno parte del lotto 7, è pari a 7.000.000 di euro, e la loro conclusione è prevista entro marzo 2006.
Sono in corso anche i lavori per la messa in sicurezza del viadotto Orfio, tra il km 180,400 e il km 183,180 (lotto IV-1° Stralcio), per un importo di 10.010.742 euro, e la loro fine è prevista entro il prossimo autunno.
Entro la fine del mese poi l’Anas consegnerà i lavori per l’installazione di nuove barriere di sicurezza sul viadotto Savio, dal km 168,200 al km 170,100, per un ammontare di 10.142.503 euro.
Sono invece in fase di appalto i lavori per l’adeguamento del tratto tra Bagno di Romagna e Quarto, tra i km 175,490 e 185,000, che prevedono un importo di 24.510.830 euro.
Lo scorso 26 novembre, la Direzione Generale dell’Anas ha inoltre approvato, in linea tecnica, i lavori di miglioramento statico e del livello di servizio del viadotto Fornello, finalizzati alla ricostruzione dello stesso. L’importo sarà pari a 10.184.000 di euro.
Complessivamente i lavori di miglioramento strutturale della E45, nella sola Emilia Romagna, ammontano a 61.848.076 di euro.
Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria dell’arteria, finalizzata alla sicurezza stradale, stanno per essere appaltati dall’Anas i lavori di sostituzione dei giunti di dilatazione lungo tutto il tronco emiliano della E45, con un costo di oltre 4.000.000 di euro. L'apertura dei cantieri è prevista entro l’estate.

Bologna, 9 marzo 2005

Maltempo: l’Anas al lavoro in tutta Italia per fronteggiare l’emergenza neve con 927 uomini e 458 mezzi operativi

Transitabilità garantita in Emilia Romagna, in Umbria, nelle Marche, in Abruzzo, in Campania, nella Puglia settentrionale, in Basilicata, in Molise e in Sicilia
Il Comitato di Emergenza dell’Anas, riunito in via permanente presso la Direzione Generale di Roma, coordinato dal Direttore Generale Francesco Sabato, collegato con tutte le sale operative compartimentali e con la sala operativa di Cosenza della Salerno-Reggio Calabria, in funzione 24h, alle 17.30 ha fornito i dati aggiornati relativi alla situazione viaria del Paese in seguito all’emergenza neve.

In tutta Italia le squadre di pronto intervento dell’Anas (927 persone) e 458 mezzi spazzaneve e spargisale sono al lavoro da ieri mattina per consentire la circolazione sulla rete stradale e autostradale di interesse nazionale. Il forte impegno dell’Anas, che ha collaborato con le forze di polizia, la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco, ha consentito di superare le difficoltà in Emilia Romagna, in Umbria, nelle Marche, in Abruzzo, in Campania, nella Puglia settentrionale, in Basilicata, in Molise e in Sicilia.

Una situazione critica permane soltanto sulla Salerno-Reggio Calabria, nel tratto tra Sicignano e Lauria, investito da una nevicata di particolare intensità che ha raggiunto in particolari punti i 70 centimetri di neve. L’autostrada è chiusa da ieri pomeriggio. La corsia sud è stata parzialmente liberata, mentre sulla corsia nord è in corso la rimozione dei mezzi pesanti e articolati privi di catene che si sono messi di traverso sulla carreggiata, in collaborazione con le Prefetture, le forze di polizia, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile. La Prefettura di Salerno ha disposto la chiusura dell’autostrada anche dallo svincolo di Battipaglia, in direzione sud. Sulla A3 sono in azione 250 persone, 50 mezzi operativi, 8 autogru.

In Emilia Romagna, sulla superstrada E45, nella zona che va di Bagno di Romagna al valico di Verghereto, dove ieri sera è caduto un metro di neve, sono intervenute le squadre dell’Anas (20 persone e 14 mezzi operativi), in collaborazione con le forze di polizia, e non si sono registrati problemi per la circolazione. Negli ultimi due giorni l’Anas ha sparso sulla E45 2.500 quintali di sale.
Per quanto riguarda l’Umbria, il comprensorio Eugubino-Gualdese e quello di Nocera Umbra, da martedì ad oggi, sono stati investiti dalla nevicata più abbondante degli ultimi vent’anni, con un manto nevoso che va dai 110 ai 120 centimetri. Sui passi di Verghereto, dove continua a nevicare, c’è l’obbligo di catene montate; così a Colfiorito, in particolare sul versante marchigiano. L’Anas ha impiegato 85 persone e 30 mezzi operativi, garantendo la circolazione su tutta la rete di interesse nazionale ed intervenendo, su richiesta delle Prefetture, anche su strade non di competenza.
Nelle Marche nevica per il terzo giorno consecutivo, ma le strade dell’Anas sono tutte transitabili. Sono obbligatorie le catene per affrontare i valichi di montagna delle Statali 4, 73bis, 76, 77. Sulla viabilità comunale di Fabriano, dove si registrano i maggiori disagi, sono in azione anche i mezzi Anas, su richiesta del Comune, al fine di ripristinare la circolazione. In tutto l’Anas sta impegnando 100 uomini e 53 mezzi operativi.
In Abruzzo non ci sono difficoltà per la viabilità statale, nonostante la neve. Sono in attività 156 persone e 103 mezzi operativi per garantire la piena transitabilità di tutte le arterie.
In Campania la viabilità statale non presenta particolari problemi, nonostante la neve e il maltempo. In provincia di Salerno, il maltempo ha provocato limitazioni al traffico sulla Strada Statale 163 amalfitana a causa di uno smottamento: si circola senza particolari disagi a sensi di marcia alternati tra Vietri sul Mare e Cetara. I tecnici dell’Anas stanno rimuovendo le rocce pericolanti. Sulla Statale 18, dopo Agropoli, è previsto l’obbligo di catene. L’Anas ha in attività lungo la propria rete 90 persone e 35 mezzi operativi.
Nel Molise la transitabilità è assicurata su tutte le arterie dell’Anas, anche se sono consigliate catene a bordo o pneumatici da neve. Sono impegnati 85 uomini e 40 mezzi dell’Anas.
In Basilicata, su tutte le strade della provincia di Potenza, vi è l’obbligo di transito con le catene o con le gomme antineve. Da questa mattina è ripreso a nevicare in modo fitto. Vi sono difficoltà sulla viabilità adiacente alla Salerno-Reggio Calabria, in particolare sull’innesto tra l’A3 e la Statale 585, svincolo Lagonegro Nord, dove le operazioni di sgombero sono ostacolate dalla presenza di autocarri che si sono messi in sosta sull’intera carreggiata. Su tutte le altre arterie la transitabilità è assicurata, con l’obbligo delle catene. L’Anas sta impiegando 150 uomini e 36 mezzi operativi.
Per quanto concerne la Calabria, sulla Strada Statale 107 Crotone-Paola e sulla Statale 108 bis San Giovanni in Fiore c’è l’obbligo delle catene montate. L’Anas ha rimosso alcuni alberi caduti sulle due statali durante la notte sotto il peso della neve, garantendo la circolazione. Qualche disagio si è registrato anche sulla Statale 109 bis “della piccola Sila”, che collega Catanzaro all’altopiano, a causa dell’intensa nevicata. Sono in attività da ieri mattina 40 persone dell’Anas e oltre 20 mezzi operativi.
In Puglia non si sono registrati problemi per la viabilità. Ha nevicato sulla Statale 272 sul Gargano e sulla Statale 17 del Subappennino; ghiaccio e nevischio sulla Statale 96 Bari-Altamura, sulla Statale 170 nel tratto Barletta-Castel del Monte, sulle Statali 7, 7ter, 16, 100, 101, 172 dir, 274, 275, 613. Sono intervenute in tutto 41 persone dell’Anas e 19 mezzi operativi.
In Sicilia tutte le strade e autostrade statali sono transitabili, nonostante l’intensa nevicata nel catanese, nel palermitano, nell’area di Caltanissetta e sulla Palermo-Sciacca. Qualche difficoltà si è registrata sull’autostrada A19 Palermo-Catania, nella zona di Enna e di Tre Monzelli, dove un autocarro privo di catene si è messo di traverso sulla strada, costringendo l’Anas a interrompere per mezz’ora la circolazione sulla carreggiata Catania-Palermo. Il pronto intervento dell’Anas e delle forze di polizia ha consentito il ripristino della viabilità. L’Anas ha in attività in Sicilia 90 uomini e 50 mezzi operativi.

Roma, 27 gennaio 2005

E45, Anas conferma: itinerario internazionale strategico

Il Presidente Pozzi: ‘Non c’è stato nessun declassamento, anzi nel 2003 previsti lavori per 114 milioni di euro’
La E45 Orte-Ravenna è una delle superstrade di punta della rete stradale e autostradale Anas. Lo ha confermato il Presidente dell’Anas Spa Vincenzo Pozzi, incontrando la senatrice Laura Bianconi. “Voglio precisare – ha spiegato Pozzi - che la Statale 3bis Tiberina ha una duplice denominazione fin dalla Convenzione di Ginevra del 1956 che ha individuato gli itinerari internazionali, per cui alla denominazione nazionale SS 3bis si è aggiunta quella di E45. Non c’è stato quindi nessun declassamento, anzi l’Anas considera questa arteria assolutamente strategica, in quanto costituisce un itinerario internazionale, rappresenta un asse trasversale di collegamento tra l’Autostrada del Sole Milano-Napoli e l’A14 Bologna-Taranto, collegando tre regioni fondamentali per l’Italia, l’Emilia Romagna, l’Umbria e la Toscana e, assieme alla statale Romea, collega la zona nord-est del paese con il sud tirrenico passando per la capitale e attraversando aree economicamente molto sviluppate. L’Anas sta lavorando alacremente per ammodernarla e renderla sempre più sicura”.
Sulla E45 l’Anas ha attualmente in corso lavori per la messa in sicurezza del viadotto Orfio per un importo di oltre 13 milioni di euro e una serie di interventi di messa in sicurezza dei viadotti Fornello e “Teveriola 1 e 2” e delle Gallerie di “Quarto” e “Roccaccia” per un importo di circa 4 milioni di euro.
L’Anas prevede poi di appaltare lavori nel 2003 per un importo di circa 114 milioni di euro. In particolare, nel tratto emiliano della E45 l’importo dei lavori sarà di 109 milioni di euro per l’ammodernamento dei tratti che vanno dal km 175 al km 185, dal km 164,640 al km 167,560 e dal km 196 al km 212 e per lavori di sostituzione della pavimentazione e delle barriere di sicurezza. Nel tratto umbro gli appalti previsti per il 2003 ammontano a più di 5 milioni di euro per l’ammodernamento o il ripristino della pavimentazione stradale e per il ripristino delle barriere di sicurezza.
L’Anas ha poi in fase di avanzata progettazione lavori per un importo di circa 157 milioni di euro per l’ammodernamento di altri tratti della superstrada e la messa in sicurezza di alcuni viadotti e gallerie.

Roma, 17 aprile 2003

Umbria, Perugia,

E45, studio di pre-fattibilità dell’Anas per trasformarla in autostrada o superstrada

La nuova arteria sarà realizzata con le più moderne tecnologie. Per la gestione, società mista con enti locali e soggetti privati. Il Presidente Pozzi: ‘Per migliorare la sicurezza della E45 l’Anas sta già investendo 290 milioni di euro’
“L’Anas vuole potenziare la E45 Orte-Ravenna. Abbiamo effettuato uno studio di pre-fattibilità economico finanziaria per trasformarla in autostrada o superstrada, con l’utilizzo delle più moderne tecnologie e prestando grande attenzione all’ambiente e al recupero urbanistico del territorio”. E’ quanto ha affermato oggi il Presidente dell’Anas Spa Vincenzo Pozzi, intervenendo a Perugia al convegno “La E45 arteria fondamentale per l’Umbria e per l’Italia”, presieduto dal Senatore Paolo Brutti, capogruppo dei Ds nella Commissione Lavori Pubblici del Senato.

“Il rapporto dialettico ma estremamente costruttivo dell’Anas con la Regione Umbria e con il suo Presidente On. Lorenzetti – ha affermato il Presidente Pozzi - mi ha già più volte permesso di smentire ogni ipotesi di sottoclassificazione non solo della E45 ma dell’interesse strategico dell’Anas per una regione significativa ed importante come l’Umbria”.

Il Presidente Pozzi ha sottolineato l’intenzione dell’Anas di affidare il potenziamento della E45 ad una società mista, a capitale pubblico e privato; nella gestione di questa società l’Anas vuole inoltre coinvolgere gli enti locali secondo il modello del soggetto attuatore unico proposto per l’asse viario Marche-Umbria. Il Presidente Pozzi ha anche evidenziato la necessità di una collaborazione tra Anas, istituzioni centrali e regionali, enti locali e forze politiche e sociali perché la E45 venga finanziata dal Cipe in base alla Legge Obiettivo e quindi l’opera venga completata entro il 2011.

Il costo di tale investimento varierà tra i 2 e i 3 miliardi di euro, a seconda che venga scelta la soluzione superstrada o autostrada e che l’allargamento delle carreggiate venga esteso o meno alle gallerie. Per finanziare tale investimento, l’Anas ipotizza da un lato la partecipazione del capitale privato dall’altro la possibilità di applicare il pedaggiamento una volta che sia stata realizzata l’opera.

“Le comunità locali – ha spiegato Pozzi - pagano un prezzo sociale ed ambientale perché offrono il loro territorio all’attraversamento. Un prezzo del quale si deve tenere conto nel momento in cui si stabiliscono non solo le cifre ma anche le modalità di esazione di un pedaggio. Nel 2000 è possibile utilizzare sistemi di pagamento elettronici, ‘virtuali’ nella forma ben inteso, che consentano il pagamento di tariffe senza intervenire con caselli e salvaguardando il diritto alla mobilità gratuita delle popolazioni residenti per tratti designati. E’ quanto si può e si deve immaginare per l’E45”.

Nel suo intervento, il Presidente dell’Anas Spa Pozzi ha precisato ancora una volta che “non è in atto alcun declassamento della E45” e che anzi “l’Anas intende potenziare tale itinerario, strettamente collegato alla E55 Ravenna-Venezia, perché lo considera strategico nell’ambito della rete trasportistica italiana in quanto rappresenta uno dei grandi assi di collegamento tra nord, centro e sud e ha una funzione di connessione verso sud del Corridoio transeuropeo n. 5”.

“La E45 rappresenta anche, anzi, deve rappresentare un esempio concreto del leale rapporto fra istituzioni nazionali ed enti locali – ha continuato Pozzi -. Il concorso tra le fasi progettuali e l’interesse internazionale, nazionale e degli enti locali deve avvenire in tempi certi ma rispettando la qualità degli interventi. La nuova E45 dovrà essere l’esempio di una strada intelligente, una strada del nuovo millennio capace di coniugare ricerca scientifica avanzata e sviluppo economico. Nel 2000 occorre saper trasportare non soltanto mezzi ed uomini ma saper garantire sicurezza e servizi. Esiste una grande tecnologia che vogliamo mettere al servizio delle regioni interessate, della nazione e dell’Europa. Da meno di due anni, in collaborazione con il Centro di Ricerche Fiat, il Centro Sperimentale Anas di Cesano, il Politecnico di Torino e recentemente l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia elaboriamo nuove tecniche non solo di costruzione ma di sicurezza che si basano su tecnologie elettroniche e satellitari. La E45 deve essere un esempio per l’Italia e l’Europa”.

Grande attenzione sarà posta anche all’ambiente e al recupero urbanistico del territorio, soprattutto in corrispondenza di Perugia. “Il nodo di Perugia – ha affermato Pozzi - rappresenta una sfida che va affrontata e vinta. Ho chiesto ai miei tecnici di studiare, assieme alla Regione, soluzioni che consentano alla città di Perugia di non essere separata dall’asfalto, perché la nostra filosofia della strada è quella di costruire sistemi, reti di unità sociale e non di, a volte obbligate, separazioni”.

Le due ipotesi di potenziamento allo studio sono quella dell’autostrada o della superstrada. L’ipotesi autostradale prevede due corsie per senso di marcia larghe 3,75 metri, due corsie di emergenza di 3 metri e uno spartitraffico centrale, con una sezione stradale complessiva di 25 metri e un investimento di circa 2.500 milioni di euro. L’ipotesi della superstrada prevede due corse per senso di marcia larghe 3,75 metri, due banchine da 1,75 metri e uno spartitraffico centrale, con un sezione stradale complessiva di 22 metri e un investimento di circa 2.000 milioni di euro. L’investimento salirebbe a 3.000 milioni di euro nel caso in cui l’ampliamento riguardasse anche le gallerie.

Quanto ai tempi, Pozzi ha chiarito che “in base ai risultati dello studio di pre-fattibilità economico-finanziaria l’Anas ha ritenuto che ci siano le condizioni per procedere ad un approfondimento tramite la redazione di un approfondito studio preliminare corredato dalle necessarie valutazioni di impatto ambientale necessario per confermare le caratteristiche, i costi e i dati economici e finanziari. A valle di questa fase progettuale sarà possibile stabilire con precisione criteri e modalità per la realizzazione dell’infrastruttura”.

Il piano di investimenti dell’Anas per la E45 riguarda anche la sede stradale attuale. Il Presidente dell’Anas Spa Vincenzo Pozzi ha detto che “l’Anas ha accelerato il programma di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’infrastruttura esistente: sono già in esecuzione o programmati lavori per migliorare la funzionalità strutturale e per elevare le condizioni di sicurezza per un importo totale di 290 milioni di euro”. Sulla E45 l’Anas ha infatti in corso lavori per 17 milioni di euro per la messa in sicurezza di alcuni viadotti, ha poi previsto di appaltare nel 2003 lavori per un importo di circa 64 milioni di euro per l’ammodernamento e il ripristino della pavimentazione stradale e delle barriere di sicurezza. Infine sono in fase avanzata di progettazione lavori per un importo di circa 214 milioni di euro per l’ammodernamento di altri tratti dell’arteria e la messa in sicurezza di alcuni viadotti e gallerie.

Perugia, 23 maggio 2003

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