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Ciucci: non c’è sviluppo senza legalità. L’Anas punta di eccellenza e di riferimento per la realizzazione delle opere pubbliche

Ciucci: non c’è sviluppo senza legalità. L’Anas punta di eccellenza e di riferimento per la realizzazione delle opere pubbliche

Intervento del presidente dell’Anas alla Conferenza nazionale
‘Opere pubbliche: Sviluppo, Trasparenza e Tutela del Lavoro’

Risoluzione del contratto per il contraente generale che non denuncia
i tentativi di corruzione o di infiltrazione mafiosa


“La missione dell’Anas è quella di progettare, realizzare, gestire e manutenere la rete stradale e autostradale di interesse nazionale, partecipando così alla modernizzazione del Paese, allo sviluppo dell’economia nazionale nonché allo sviluppo delle aree locali, secondo le esigenze e le istanze espresse dal territorio. Tutto ciò riservando particolari attenzione a minimizzare gli impatti delle opere realizzate sull’ambiente. La ferma intenzione dell’Anas è di affermarsi come punta di eccellenza e di riferimento per la realizzazione delle opere pubbliche sia per le soluzioni adottate che, in un’ottica di continuo miglioramento, debbono sempre privilegiare l’adozione delle migliori tecnologie e delle più accurate progettazioni, sia per le modalità di realizzazione delle opere secondo procedure trasparenti e con standard di efficienza che consentano il rispetto dei tempi e del costo delle opere”. Così il presidente dell’Anas Pietro Ciucci è intervenuto alla prima giornata della Conferenza nazionale ‘Opere pubbliche: Sviluppo, Trasparenza e Tutela del Lavoro’, in svolgimento a Napoli.

Il presidente dell’Anas si è soffermato, in particolare, sul tema del convegno dedicato alla legalità: “lo sviluppo, di cui le opere pubbliche sono un fattore assolutamente essenziale, non va visto come un fenomeno di ordine soltanto economico, ma anche di avanzamento sociale. Opere pubbliche che venissero però realizzate in forme giuridicamente improprie, secondo procedure non trasparenti e senza l’osservanza di idonee regole a tutela della sicurezza nei cantieri, non darebbero certamente impulso”.

“Per questo motivo - ha affermato Ciucci - l’attuale vertice dell’Anas ha voluto concretamente adottare misure tali per assicurare al massimo grado la piena rispondenza delle proprie attività alle norme nazionali e comunitarie ed alle best practice desumibili dalle esperienze internazionali”.

La prima di tali misure è stata di carattere organizzativo ed è consistita nell’inquadrare l’ufficio aziendale competente per l’espletamento delle procedure di gara e di contrattualizzazione degli affidamenti nella stessa Condirezione Generale Legale e Patrimonio in cui è inserita la Direzione Legale della Società.

“Sempre sul piano organizzativo – ha annunciato il presidente dell’Anas - un’altra misura già compiutamente definita verrà formalizzata nel giro di pochi giorni: l’istituzione, alle dirette dipendenze del Presidente, di un organismo denominato “Unità Legalità, Trasparenza e Prevenzione”, operante in piena autonomia rispetto ad ogni altra funzione aziendale, che permetterà di garantire il monitoraggio e la valutazione, complessiva e comparata, dell’assolvimento degli adempimenti prescritti dalla legislazione antimafia da parte delle Sedi Compartimentali e degli Uffici Speciali; di realizzare una banca dati a livello centrale, contenente le informazioni più rilevanti sulle aziende, con particolare riferimento agli aspetti, tipici ed atipici, rilevatori di possibili infiltrazioni mafiose; di assicurare la continua interazione con le Prefetture, con gli Organi di Polizia e con le Società di Attestazione (SOA), allo scopo di raggiungere una compiuta integrazione informativa. L’istituzione di questa Unità rappresenterà anche un elemento di opportuno raccordo, ad oggi mancante, con il Servizio per l’Alta Sorveglianza delle Grandi Opere del Ministero per le Infrastrutture”.

L’Anas sta inoltre per attivare, con l’apporto di qualificate strutture universitarie, dei corsi di formazione ed aggiornamento finalizzati a diffondere negli organici della Società le particolari competenze, sia legali che tecniche, necessarie affinché il personale aziendale possa svolgere le attività in questione al meglio, sotto ogni profilo.

“L’obiettivo finale – ha continuato Ciucci - è quello di dar vita, nel giro di qualche anno, ad un vero e proprio “Master sull’aggiudicazione delle gare di rilevanza comunitaria”.

“Infine – ha concluso il presidente dell’Anas - è motivo di vanto per l’Azienda la scelta di recepire alcune clausole del protocollo di legalità relativo ai lavori della Salerno-Reggio Calabria nello schema generale di contratto per affidamenti a Contraente generale, generalizzando l’obbligo dell’affidatario di informare senza indugio la Prefettura competente nonché l’Anas di ogni illecita richiesta di denaro o di altra utilità ovvero di offerte di protezione che vengano avanzate nel corso dell’esecuzione dei lavori nei confronti di un suo rappresentante, dipendente, socio, componente dell’organo gestorio, direttore tecnico o direttore generale nonché di ogni illecita interferenza nelle procedure di affidamento alle imprese terze. La violazione dell’obbligo in questione da parte dell’affidatario dovrà costituire motivo di automatica risoluzione del contratto, con ogni conseguente onere a carico del soggetto inadempiente”.

Napoli, 19 ottobre 2007