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Anas, audizione al Senato del presidente Pozzi: “La gestione del bilancio e dei conti aziendali è stata sempre corretta e trasparente”

Anas, audizione al Senato del presidente Pozzi: “La gestione del bilancio e dei conti aziendali è stata sempre corretta e trasparente”


“La gestione del bilancio e dei conti aziendali dell’Anas è stata sempre corretta e trasparente“. E’ quanto ha affermato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi nel corso della sua audizione presso la Commissione Lavori Pubblici del Senato, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’attività dell’Anas.
“Ho depositato agli atti della Commissione alcuni importanti documenti che confermano appieno la correttezza e la trasparenza della gestione dei conti Anas in merito all’utilizzo e riallocazione dei residui passivi e alla completa copertura finanziaria dei lavori”, ha continuato Pozzi, citando “il documento redatto dal Direttore Generale dell’Anas Claudio Artusi, intitolato ‘Monitoraggio coperture finanziarie’; il verbale del Collegio Sindacale del 28 giugno 2006 sulla copertura finanziaria degli investimenti Anas che comprende la dichiarazione del magistrato delegato al controllo dell’Anas della Corte dei Conti e la certificazione ottenuta senza riserva dalla Società di certificazione Kpmg, relativa al progetto di Bilancio 2005, consegnata lo scorso 7 luglio”.

“L’Anas è un’Azienda che vanta circa 7,5 miliardi di euro di crediti nei confronti dello Stato - ha spiegato il Presidente Pozzi - per versamento di residui passivi e per aumenti di capitale sociale ad essa spettanti. Non è dunque per mancata disponibilità di risorse che l’Anas avrebbe dovuto sospendere i lavori. Semplicemente l’Anas non poteva più spendere ulteriori somme per pagare i lavori in corso di esecuzione, che conseguentemente dovevano essere sospesi. L’art. 17 del Decreto Legge 4 luglio 2006 n. 223 ha elevato di 1 miliardo di euro l’ammontare delle somme che l’Anas potrà spendere nell’anno 2006, portandolo quindi a 2,913 miliardi di euro. Il miliardo di euro di maggiore spesa consentita all’Anas per l’anno 2006 con il DL n. 223 del 2006 non costituisce una risorsa aggiuntiva riconosciuta alla società per far fronte ai propri impegni che altrimenti non avrebbe potuto onorare: si tratta solo dell’autorizzazione all’Anas a spendere un ulteriore miliardo di euro di risorse proprie della società, già nella sua disponibilità, che l’Anas ora potrà legittimamente impiegare per far fronte agli impegni assunti con gli esecutori dei lavori”.

Pozzi è anche tornato sulle cifre relative agli investimenti: “Ad oggi l’Anas, a fronte di 15,5 miliardi di euro di risorse disponibili, ha impegnato – intendendosi con tale termine le obbligazioni assunte con terzi a seguito di contratti ovvero di aggiudicazioni intervenute – un importo complessivo di 10,6 miliardi di euro ed ha impegni da onorare per 4,2 miliardi di euro, comprensivi di circa 0,9 miliardi di euro da considerare per il futuro contenzioso passivo, per un totale di 14,8 miliardi di euro. Residuano quindi circa 0,7 miliardi di euro che non consentono all’Anas di portare in esecuzione gli ulteriori lavori, ad oggi non aggiudicati né appaltati, previsti nel Contratto di Programma 2003–2005. L’Anas, pertanto, come attestato anche dal Collegio Sindacale alla riunione del 28 giugno 2006 e condiviso dal Magistrato della Corte dei Conti delegato al controllo della Società, ha le risorse necessarie per completare i lavori in corso o aggiudicati: non ha le risorse per procedere agli ulteriori investimenti ricompresi nel Contratto di Programma 2003–2005”.

Pozzi ha ricordato che “il bilancio Anas al 31.12.2005 – così come quello chiuso al 31.12.2004 - è stato certificato dal revisore KPMG, che ha dovuto esaminare, ai fini della valutazione della correttezza della situazione economica e patrimoniale della società alla data, anche lo specifico aspetto della adeguatezza delle risorse disponibili per la società a fronte degli obblighi da questa assunti con terzi”.

Infine, Pozzi ha confermato le sue dimissioni a far data dal 20 luglio: “In questo mio ultimo intervento da Presidente dell’Anas, consentitemi di affermare con orgoglio che la società che ho avuto l’onore di presiedere, si è profondamente riformata in questi anni, efficientando la propria struttura e i propri processi operativi. Lascio una società che ha aperto al traffico in questi anni 952 km di strade e che si appresta ad aprirne altri 1.300 km nei prossimi tre anni; una società che nel 2004 ha raggiunto il traguardo del primo bilancio certificato della sua storia, seppure con riserva, e nel 2005 il traguardo di un bilancio aziendale certificato integralmente. Tutto questo non sarebbe stato realizzato senza il concorso totale di tutti i dipendenti dell’Anas, dai cantonieri ai dirigenti, che nell’ambito delle loro funzioni hanno operato nell’obiettivo comune di ottenere questi risultati e di facilitare il processo di riforma. Sono sicuro che questo Parlamento vorrà essere vicino ai prossimi amministratori, confortandoli con linee di indirizzo precise e praticabili, perché non bastano soltanto le critiche, seppur legittime, a migliorare l’Azienda”.

Roma, 19 luglio 2006