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Direzione Generale,

FS Italiane: conferite azioni Anas

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  •       a seguito del parere positivo dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM)
  •       effettivo l’aumento di capitale di 2,86 mld euro
  •       completato l’iter per nascita primo polo europeo integrato di infrastrutture ferroviarie e stradali per abitanti serviti e investimenti
  •       i numeri:
    •   44mila chilometri rete complessiva
    •   108 mld di investimenti in dieci anni
    •   per ANAS, raddoppio della capacità di spesa in 3 anni, da 1,5 a 3 mld nel 2020
    •   circa 50 mld capitale investito
    •   nel 2018 11,2 mld fatturato e 8 mld investimenti

 

 

Conferite oggi le azioni ANAS a FS Italiane.

L’intera partecipazione ANAS è stata trasferita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) a FS Italiane a seguito del parere positivo dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM).

La sottoscrizione dell’aumento di capitale di 2,86 miliardi di euro da parte del MEF completa l’iter per la nascita del primo polo integrato di ferrovie e strade in Europa per abitanti serviti e investimenti.

I dettagli dell’operazione sono stati illustrati da Renato Mazzoncini Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Italiane e Gianni Vittorio Armani Presidente e Amministratore Delegato di ANAS.

ANAS va ad affiancarsi a Rete Ferroviaria Italiana e Italferr, la controllata operativa in ambito nazionale e internazionale nella progettazione e nell’ingegneria, e alle altre Società del Gruppo, fra cui Trenitalia, Mercitalia e Busitalia, imprese di trasporto passeggeri e merci su ferro e gomma.

Nella nuova configurazione, Ferrovie dello Stato Italiane conta 81mila dipendenti, 108 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni e un capitale investito di circa 50 miliardi di euro. Oltre a maturare nel 2018 un fatturato di 11,2 miliardi di euro e una capacità di investimento di 8 miliardi.

Il Gruppo FS Italiane dispone ora di una rete infrastrutturale, ferroviaria e stradale, di circa 44mila chilometri. I 2,3 miliardi di veicoli che percorrono annualmente 64,5 miliardi di km sulle strade e autostrade in gestione ad ANAS vanno così a sommarsi al traffico gestito dal Gruppo: circa 750 milioni di passeggeri all’anno su ferro (di cui 150 all’estero), 290 milioni su gomma (130 all’estero) e 50 milioni di tonnellate merci.

 

Integrazione strade/ferrovie. L’ingresso di ANAS nel Gruppo FS Italiane permette di realizzare l’integrazione infrastrutturale prevista dal Piano industriale 2017-2026.

Sarà possibile, infatti, ottimizzare i costi operativi e manutentivi delle reti, generando risparmi per almeno 400 milioni di euro nei prossimi dieci anni. L’obiettivo è potenziare gli standard di qualità e sicurezza della rete viaria e la manutenzione, a partire dalla vigilanza della sede stradale, dei viadotti e delle gallerie che su oltre 10mila km, dove le infrastrutture stradali e ferroviarie corrono in affiancamento, potrà essere effettuata in modo integrato dagli operatori di Rete Ferroviaria Italiana e ANAS. Integrazioni operative saranno possibili anche per la diagnostica predittiva. Il coordinamento fra RFI e ANAS consentirà, tra l’altro, di collegare in maniera più efficace ed efficiente i nodi logistici: porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, punti di interscambio modale.

 

Investimenti in Italia. Grazie al nuovo Contratto di Programma 2016-2020 con lo Stato, ANAS gestirà in maniera più efficiente i propri investimenti, con una riduzione dei costi di oltre il 3%, quantificabile in 400 milioni in cinque anni. Inoltre, nell’arco di 3 anni potrà raddoppiare la propria capacità di spesa, passando da 1,5 miliardi del 2017 ai 3 miliardi previsti nel 2020, con effetti immediati e visibili sul risanamento dei viadotti e delle gallerie, sulle pavimentazioni stradali e sulla qualità della rete.

L’adozione di processi omogenei a quelli delle altre Società del Gruppo favorirà il coordinamento delle attività progettuali e negoziali, producendo da un lato risparmi per lo Stato e dall’altro un sensibile aumento di cantieri aperti, con ricadute positive anche per il settore delle costruzioni, per l’occupazione e per l’intera economia del Paese. Nel 2018 RFI e Italferr prevedono di confermare il trend 2017, che aveva visto passare il valore dei bandi di gara pubblicati dai 3,5 miliardi del 2016 a 7,5 miliardi. ANAS, analogamente, nel 2018 passerà a 3 miliardi di euro dai 2 miliardi del 2017.

 

Uscita dal Perimetro della Pubblica Amministrazione. Con l’ingresso nel Gruppo FS Italiane, ANAS inizia il percorso di uscita dalla PA per raggiungere la dimensione di mercato e potrà, quindi, attuare nell’immediato un piano che possa contemplare nuove assunzioni e realizzazione di investimenti in modo più rapido ed efficiente, anche in autofinanziamento o con il supporto finanziario del gruppo.

 

Nuove tecnologie. Ulteriori integrazioni sono previste nella condivisione di know-how e tecnologie, sviluppando importanti progetti come le smart road, strade intelligenti che potranno essere percorse da tir elettrici e auto driverless, a beneficio della sicurezza e dell’ambiente, facendo dell’Italia uno dei Paesi pionieri in questa innovazione. Tecnologie ferroviarie come l’ERTMS, il sistema di sicurezza basato su blocco radio che gestisce l’alta velocità, potranno essere utilizzate per la sperimentazione dei nuovi sistemi di dialogo fra strada e autovettura, con la prospettiva a medio termine della guida autonoma. Inoltre la condivisione di best practice consentirà di mettere a punto nuovi strumenti per gestire in maniera innovativa il controllo della qualità delle strade e la verifica tecnica di viadotti e ponti.

 

Attività all’estero. I benefici dell’integrazione saranno immediatamente percepiti anche sui mercati internazionali: il Gruppo potrà infatti presentarsi come soggetto in grado di presidiare l’intera gamma degli interventi e dei servizi legati alle infrastrutture di mobilità. Ciò si inserisce negli obiettivi di internazionalizzazione del Piano industriale decennale del Gruppo che prevede una crescita dei ricavi complessivi da attività estere dal 13% al 23%, passando da un miliardo di euro a 4,2 miliardi nel 2026.

Sede: 
Perugia
Oggetto della gara: 

PGLAV011-17L002 - Lavori di manutenzione ordinaria annuale per il ripristino delle condizioni di sicurezza a seguito di incidenti ed emergenze lungo le strade statali del centro manutentorio B – Nucleo A dell’Area Compartimentale Umbria per un periodo di 365 giorni (comprensivi di 35 giorni per andamento stagionale sfavorevole).

Tipologia di esito: 
Procedura Negoziata / Gara Informale
Data di aggiudicazione: 
Martedì, 9 Gennaio, 2018
Aggiudicatario: 
MOSCARIELLO COSTRUZIONI SRL
Prezzo di aggiudicazione: 
171770.01€
Ribasso: 
12.29%
Sede: 
Firenze
Oggetto della gara: 

FILAV41-17L002 - Lavori di manutenzione ordinaria per il risanamento della sovrastruttura stradale in tratti saltuari lungo la S.S. n° 62 “Della Cisa” dal km 7+950 al km 56+214 - S.S. n° 63 “Del Cerreto” dal km 0+000 al km 35+691 per un periodo di 90 giorni (comprensivi di 10 giorni per andamento stagionale sfavorevole). 

Tipologia di esito: 
Procedura Negoziata / Gara Informale
Data di aggiudicazione: 
Venerdì, 29 Dicembre, 2017
Aggiudicatario: 
CIABOCCO SRL
Prezzo di aggiudicazione: 
114835.00€
Ribasso: 
27.11%
Sede: 
Firenze
Oggetto della gara: 

FILAV041-17L001 - Lavori di manutenzione ordinaria per il ripristino della pavimentazione stradale gravemente ammalorata tra il km 283+000 ed il km 282+000 in direzione SUD (Grosseto) S.S. n° 1 “Aurelia” per un periodo di 60 giorni (comprensivi di 10 giorni per andamento stagionale sfavorevole). 

Tipologia di esito: 
Procedura Negoziata / Gara Informale
Data di aggiudicazione: 
Venerdì, 29 Dicembre, 2017
Aggiudicatario: 
CIABOCCO SRL
Prezzo di aggiudicazione: 
185750.00€
Ribasso: 
28.10%
Sede: 
Firenze
Oggetto della gara: 

FILAV049-17L001- Lavori di manutenzione non programmabile e di pronto intervento sulle S.S. 12 “dell’Abetone e del Brennero” – 12 Radd. - 12 Variante Ponte a Moriano e svincoli di competenza del centro di manutenzione C Nucleo D dell’Area Compartimentale Toscana finalizzati al ripristino di danni provocati da incidenti e/o da eventi imprevedibili per un periodo di 365 giorni. 

Tipologia di esito: 
Procedura Negoziata / Gara Informale
Data di aggiudicazione: 
Lunedì, 18 Dicembre, 2017
Aggiudicatario: 
COSIAM S.R.L.
Prezzo di aggiudicazione: 
259254.00€
Ribasso: 
28.95%
Sede: 
Firenze
Oggetto della gara: 

FILAV050-17L001 - Lavori di manutenzione non programmabile e di pronto intervento sulle S.S. 674 “Tangenziale Ovest di Siena” – R.A. 3 “Raccordo autostradale Siena-Firenze” – S.S. 67 “Tosco Romagnola” – 223 “di Paganico” – NSA 387 “by-pass del Galluzzo e varianti di competenza del centro di manutenzione A Nuclei A e C dell’Area Compartimentale Toscana finalizzati al ripristino di danni provocati da incidenti e/o da eventi imprevedibili per un periodo di 365 giorni. 

Tipologia di esito: 
Procedura Negoziata / Gara Informale
Data di aggiudicazione: 
Martedì, 9 Gennaio, 2018
Aggiudicatario: 
A.T.I. CAV. POZZOLINI SRL - AUGUSTO SNC
Prezzo di aggiudicazione: 
351744.10€
Ribasso: 
19.27%
Direzione Generale,

Anas e MiBACT, protocollo per la valorizzazione delle scoperte archeologiche rinvenute nei cantieri stradali

Protocollo Anas Mibact Archeolog

 

Franceschini: “Questo accordo contribuisce all’arricchimento dello straordinario museo diffuso presente sul nostro territorio”

Delrio: “La strada diventa uno strumento di conoscenza e crescita economica e culturale”

Armani: “Obiettivo abbandonare la prassi della separatezza ed episodicità degli interventi, per avviare nuovi percorsi collaborativi e nuovi strumenti di programmazione strategica”

 

Il binomio infrastrutture e archeologia e il potenziale che deriva dalla valorizzazione dei reperti portati alla luce durante i lavori sulle strade di Anas, sono al centro dell’innovativo protocollo firmato da Anas e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

L’accordo è stato illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa, presso la sede del MiBACT, alla quale erano presenti, tra gli altri, il Sottosegretario di Stato al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Antimo Cesaro, il Presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, la Direttrice Generale per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio del MiBACT Caterina Bon Valsassina, il Presidente di Archeolog Guido Perosino e la Presidente del Comitato Scientifico di Archeolog Simonetta Stopponi.

 

Il protocollo, avvalendosi dell’Associazione ArcheoLog Onlus, costituita nel 2015 da Anas con l’obiettivo di riqualificare i reperti archeologici, indica un percorso condiviso per individuare le opportune iniziative di valorizzazione volte alla migliore fruizione del patrimonio archeologico rinvenuto, al fine di incentivare processi virtuosi di sviluppo territoriale, anche tramite attività di raccolta fondi, che darà modo al territorio di divenire parte attiva delle iniziative individuate.

 

“La tutela del patrimonio culturale e lo sviluppo infrastrutturale del Paese – ha commentato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – possono camminare di pari passo, come dimostra questo accordo che contribuisce all’arricchimento dello straordinario museo diffuso presente sul nostro territorio”.

 

“Questo accordo – ha dichiarato il Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio – contribuisce a rendere il patrimonio viario uno strumento di conoscenza e crescita economica e culturale. Il ritrovamento di un reperto non è più sinonimo di impedimento per il proseguimento dei lavori ma la scoperta di un patrimonio da condividere, dando all’infrastruttura il ruolo di connessione tra le comunità e di strumento per la conoscenza e la circolazione delle idee”.

 

Fino a oggi i ritrovamenti erano ritenuti un’interferenza del passato, una presenza ingombrante che, annunciando un bene da tutelare, ritardavano la costruzione di un’opera funzionale al presente. Con il protocollo viene profondamente modificata la prospettiva: la scoperta è messa al centro di un circolo virtuoso che connette Anas e MiBACT, ma anche soggetti istituzionali e attori pubblici e privati che sappiano riconoscere l’archeologia come indice e acceleratore di benessere oltreché di crescita culturale e sociale.

 

“È una svolta per Anas rispetto al passato – ha sottolineato il Presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani – l’obiettivo è di abbandonare la prassi della separatezza ed episodicità degli interventi, per sperimentare nuovi percorsi collaborativi e nuovi strumenti di programmazione strategica. Con una logica condivisa con il Ministero dei Beni e delle attività culturali ci siamo impegnati ad avviare nel campo della cultura nuove forme di partenariato pubblico/privato sulla base di metodi partecipativi per rafforzare la collaborazione tra gli enti pubblici e tra questi e gli attori privati per valorizzazione sistematica dei beni culturali”.

 

L’archeologo di cantiere

Nell’ambito della gestione dei lavori, il protocollo introduce una innovativa figura, il cosiddetto ‘archeologo di cantiere’: un profilo professionale altamente specializzato capace di assicurare il monitoraggio dei lavori sul campo sotto la supervisione della stazione appaltante dei lavori. La presenza di professionalità specifiche per la disciplina archeologica all’interno di Anas intende facilitare il processo di risoluzione dell'interferenza archeologica grazie alla gestione unificata dei rapporti e dei processi tra le Istituzioni coinvolte e sarà possibile coniugare riduzione dei costi, tutela del patrimonio, contenimento temporale dell’intervento archeologico.

 

Il protocollo e l’Art Bonus

Con il protocollo, l’Associazione Archeolog Onlus diviene concessionario temporaneo dei progetti di restauro delle scoperte, promuovendo la raccolta di fondi per il restauro, la conservazione e la valorizzazione dei siti e dei reperti ritrovati da parte del Mibact, anche al fine di far beneficiare i propri donatori delle agevolazioni fiscali dell’art bonus (credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano).

In tal modo il protocollo favorisce le iniziative dirette al fund raising destinato al recupero e al restauro dei reperti, permette la valorizzazione sistematica dei beni culturali anche mediante la cooperazione tra enti pubblici, territoriali e privati e attraverso la promozione del binomio cultura-infrastrutture anche con iniziative espositive conseguenti al restauro dei beni ritrovati.

 

Bando di gara scavi archeologici

Per dare concreta attuazione alla nuova visione archeologica, lo scorso dicembre 2017 Anas ha pubblicato un bando di gara per l’affidamento dei lavori di scavo archeologico connessi agli interventi sull’intera rete nazionale per un valore di 12,5 milioni di euro. L’appalto, di durata quadriennale, è attivato con la procedura di Accordo Quadro che garantisce la possibilità di avviare i lavori con la massima tempestività nel momento in cui si manifesta il bisogno, senza dover espletare ogni volta una nuova gara di appalto, consentendo quindi risparmio di tempo, maggiore efficienza e qualità.

 

Il primo restauro: ‘Carri di Colfiorito’ e ‘Principessa di Plestia’

Grazie a una convenzione, firmata nel luglio 2017 con la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio dell’Umbria, Archelog Onlus ha già avviato le procedure per il primo restauro finanziato con i contributi raccolti. In particolare, questo restauro – che inizierà nelle prossime settimane – interessa i corredi denominati ‘Carri di Colfiorito’ e ‘Principessa di Plestia’, rinvenuti durante i lavori di realizzazione della nuova statale 77 Foligno-Civitanova Marche, in località Colfiorito di Foligno (Perugia), all’interno di una necropoli di età arcaica che ospita più di 65 sepolture.

La tomba dei Carri (VI secolo a. C.) è composta da una sepoltura multipla di un uomo con una lancia, una donna con una fusaiola, peso utilizzato per la filatura della lana, e due fanciulli, insieme al corredo vascolare, una punta di lancia e una spada. Straordinario è il ritrovamento di un carro a sei ruote (sei cerchioni in ferro, probabilmente pertinenti alle ruote di un currus e a un calesse/carro funebre, oltre a morsi equini ed altri elementi metallici relativi al timone).

Attualmente il corredo funebre è in deposito presso la Soprintendenza che sta concludendo le attività di selezione pubblica per individuare la ditta che si occuperà del restauro dei componenti bronzei e metallici, mentre il corredo vascolare sarà restaurato dal personale della stessa Soprintendenza.

 

La collana editoriale Il volume “L’archeologia si fa strada. Scavi, scoperte e tesori lungo le vie d’Italia”

Tra le iniziative volte a valorizzare e far conoscere i preziosi reperti archeologici rinvenuti, Anas e Archeolog Onlus, hanno promosso una collana editoriale “I percorsi dell’archeologia”, presentando oggi il primo volume “L’archeologia si fa strada. Scavi, scoperte e tesori lungo le vie d’Italia” nel quale confluiscono contributi che illustrano alcune delle importanti scoperte emerse nel corso dei lavori promossi da Anas. Il testo restituisce la prova tangibile degli ottimi risultati che la sinergia fra opere infrastrutturali e indagini archeologiche può produrre. Nel volume sono sintetizzati millenni di storia ricostruita attraverso le tessere di un mosaico che ha al centro l’uomo e la sua evoluzione.

Per informazioni sui ritrovamenti e sulla raccolta fondi per i restauri è possibile consultare il sito dedicato http://www.archeologonlus.org/

 

Sede: 
Firenze
Oggetto della gara: 

FILAV053-17L001 - Lavori di manutenzione non programmabile e di pronto intervento sulla S.S. 223 “di Paganico” dal km 0+000 al km 68+250 e relative complanari di competenza del centro di manutenzione B Nucleo A dell’Area Compartimentale Toscana finalizzati al ripristino di danni provocati da incidenti e/o da eventi imprevedibili per un periodo di 365 giorni.

Tipologia di esito: 
Procedura Negoziata / Gara Informale
Data di aggiudicazione: 
Lunedì, 18 Dicembre, 2017
Aggiudicatario: 
C.N. SERVIZI SRL
Prezzo di aggiudicazione: 
178598.28€
Ribasso: 
11.17%
Sede: 
Firenze
Oggetto della gara: 

FILAV053-17L002 - Lavori di manutenzione non programmabile e di pronto intervento sulla S.S. 67 “Tosco-Romagnola” di competenza del centro di manutenzione C Nucleo A dell’Area Compartimentale Toscana finalizzati al ripristino di danni provocati da incidenti e/o da eventi imprevedibili per un periodo di 365 giorni.

Tipologia di esito: 
Procedura Negoziata / Gara Informale
Data di aggiudicazione: 
Venerdì, 29 Dicembre, 2017
Aggiudicatario: 
Sandretti Strade s.r.l.
Prezzo di aggiudicazione: 
171514.66€
Ribasso: 
9.42%
Abruzzo, L'Aquila,

Abruzzo, Anas: fissata al prossimo 22 gennaio la stipula del contratto dei lavori per la realizzazione della variante alla strada statale 652 'di Fondo Valle Sangro' tra Gamberale e Quadri (CH)

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Al momento sono in corso di completamento le immissioni in possesso delle aree dove nascerà la nuova infrastruttura stradale

 

Anas comunica che il prossimo 22 gennaio verrà stipulato il contratto tra Anas S.p.A. e le imprese R.T.I. De Sanctis Costruzioni S.p.A. - Oberosler Cav. Piero S.r.l. - Ircop S.p.A. (ausiliaria: Idrogeo S.r.l.), con sede a Roma, per la realizzazione della variante alla strada statale 652 “di Fondovalle Sangro” nel tratto compreso tra la stazione di Gamberale e l’inizio della Variante di Quadri.

Il raggruppamento d’imprese è risultato aggiudicatario della gara d’appalto, così come pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 10 novembre.

 

Al momento, nell’ambito della procedura di esproprio, sono in corso di completamento le immissioni in possesso delle aree dove nascerà la nuova infrastruttura stradale e dove saranno aperti, a breve, i cantieri: la consegna dei lavori, infatti, è prevista nelle prossime settimane.

 

L’opera ha un valore complessivo di 190,4 milioni di euro; tali finanziamenti sono così suddivisi: 20,4 milioni di euro dalla Legge n. 388/2000, 62 milioni di euro dal Decreto Sblocca Italia (D.L. n. 133 del 12 settembre 2014), 30 milioni di euro dalla Legge di Stabilità 2013 e 78 milioni di euro dal Masterplan Abruzzo-Patto per il Sud.

 

La variante si sviluppa per circa 5,3 km prevalentemente in sponda sinistra del fiume Sangro e comprende cinque viadotti lunghi complessivamente 1,2 km e una galleria di 2,5 km.

L’infrastruttura, molto attesa, dal territorio e dalle comunità locali, porterà notevoli benefici in termini di miglioramento generale della circolazione sia dei veicoli leggeri che dei veicoli pesanti.

 

L’Aquila, 12 gennaio 2018

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