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Anas ha comunicato alle 22 società concessionarie la variazione percentuale dell’aggiornamento tariffario 2007

Anas ha comunicato alle 22 società concessionarie la variazione percentuale dell’aggiornamento tariffario 2007

Il Presidente dell’Anas , Pietro Ciucci: ”Abbiamo applicato un principio di equità, conforme alle leggi, che tiene conto degli interessi dei cittadini e delle società concessionarie”
L’Anas,facendo immediato seguito alla firma dei relativi decreti da parte dei ministri delle Infrastrutture e dell’Economia, ha comunicato a tutte le 22 società concessionarie autostradali le variazioni percentuali tariffarie per il 2007.

In via preliminare l’Anas ha rilevato che per questo esercizio non sono ancora applicabili in materia né la nuova disciplina introdotta dalla legge 286 del 2006, così come modificata dalla Legge Finanziaria 2007, né la delibera CIPE del gennaio 2007. Le nuove norme saranno infatti applicabili con il prossimo aggiornamento quinquennale dei piani economico finanziari delle singole società.

Tanto premesso, a fronte degli aumenti contrattualmente dovuti e verificati anche dal Nars, Anas ha dovuto tener conto degli investimenti programmati e non effettuati da molte delle concessionarie . L’importo complessivo di tali mancati o ritardati investimenti è- per valutazione anch’essa condivisa dal Nars- dell’ordine di 3,8 miliardi di euro, per il periodo 2000-2005.

La configurazione di ciò come grave inadempimento ai sensi delle Convenzioni vigenti avrebbe comportato il drastico effetto di una integrale sospensione degli aumenti in questione.

L’Anas ha ritenuto però non applicabili tali previsioni convenzionali, ed ha dunque qualificato l’inadempimento delle concessionarie ai sensi della normativa codicistica, riferendosi all’articolo 1460 del Codice Civile, secondo cui, in via generale, ognuna delle parti può “rifiutarsi di adempiere” alla sua obbligazione “se l’altro non adempie o non offra di adempiere contemporaneamente la propria, salvo che termini diversi per l’adempimento siano stati stabiliti dalle parti o risultino dalla natura del contratto”.

Conseguentemente, l’Anas, determinati gli importi degli aumenti, ha ritenuto di doverne sospendere, in esercizio di eccezione di inadempimento, quote corrispondenti ai benefici finanziari conseguiti dalle società inadempienti in ragione, appunto, della mancata effettuazione degli investimenti programmati, e ciò fino al limite massimo costituito dall’azzeramento degli incrementi stessi.
Il permanere delle sospensioni verrà valutato nel successivo aggiornamento tariffario.

In sede di aggiornamento dei piani economico-finanziari si terrà conto dei benefici finanziari eventualmente ancora in capo ai concessionari, anche valutando a consuntivo l’effettivo beneficio tariffario conseguito, nonché i concreti effetti della mancata integrale applicazione degli incrementi tariffari.

Il Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, ha ringraziato “il Ministro Di Pietro, il Ministro Padoa Schioppa, il Nars del Ministero dell’Economia, che hanno condiviso ed accettato il metodo utilizzato dall’Anas per la descritta variazione degli aumenti tariffari improntati al rispetto delle leggi ed ad un principio di equità nei confronti dei cittadini e delle stesse società concessionarie”.

Questi gli adeguamenti tariffari riconosciuti: Ativa 0,74%; Autostrade per l’Italia 0,67% (di cui 0,50% per i nuovi investimenti previsti dal IV atto aggiuntivo); Autovie Venete 0%; Autostrade del Brennero 2,11%; Autostrada Brescia-Padova 0%; Autostrade Centropadane 0%; Autocamionale della Cisa 0,88%; Autostrada dei Fiori 1,54%; Tangenziale di Napoli 3,38%; Strada dei Parchi 0%; RAV 0,94%; SALT 0%; Autostrade Meridionali 0%; Società Autostrada Tirrenica 1,45%; SATAP A4 0%; SATAP A21 0,36%; Autostrade Valdostane 10,41%; Serravalle Milano-Milano Tg. 0%; Consorzio Autostrade Siciliane 0%; SITAF 2,55%; Torino-Savona 0%; Venezia-Padova 1,89%.

Roma, 10 marzo 2007