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Infrastrutture, il piano qualità dell’Anas

Infrastrutture, il piano qualità dell’Anas

Il Presidente Pozzi apre i lavori del Convegno Internazionale: ‘Più attenzione all’estetica delle strade’. I dati Anas di settembre 2003: +200% bandi, +46% gare aggiudicate, +43 lavori consegnati
Una nuova generazione di infrastrutture, di qualità, intelligenti, sensibili al contesto territoriale-ambientale. E’ il progetto della nuova Anas Spa, presentato dal Presidente Vincenzo Pozzi in occasione del convegno internazionale “L’architettura delle strade”, primo appuntamento del ciclo di celebrazioni del 75° anniversario dell’Anas, in corso a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica. Nella prima sessione del convegno, alla presenza di autorevoli rappresentanti del Governo, del Parlamento, delle associazioni di categoria, del mondo dell’università e della ricerca scientifica, hanno preso la parola il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il Vicesindaco di Roma Maria Pia Garavaglia e il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Pietro Lunardi.

“Il contributo dell’Anas al rilancio delle opere pubbliche in Italia non esaurisce la funzione e i compiti della nostra Società – ha affermato Pozzi -. L’ambizione della nuova Anas è quella di prestare un’attenzione strategica non solo, come è giusto e necessario, alla questione nazionale della quantità delle infrastrutture, largamente insufficiente per un Paese industrializzato e sviluppato come l’Italia, ma anche alla questione della qualità progettuale, ambientale e paesaggistica”.

“L’ipotesi di lavoro – ha continuato il Presidente dell’Anas - è quella di valorizzare 75 anni di storia e di impegno al servizio della Nazione, realizzando una nuova generazione di infrastrutture che abbiano l’orgoglio di presentarsi sulla scena italiana come quelle del primo dopoguerra, quando il genio di grandi tecnici come Nervi, Morandi, Musmeci e Zorzi, permise di costruire strade che erano vere e proprie opere artistiche, elementi di valorizzazione del paesaggio e non di deturpazione. L’Anas vuole rilegittimare il valore della strada e perciò ha aggiornato la nozione di “infrastruttura”, superando la segregazione delle opere pubbliche di rete rispetto al contesto, migliorando la qualità dei progetti e delle realizzazioni, promuovendo la loro integrazione con il territorio, con i beni storici e con l’ambiente. La strada va vista come un valore paesaggistico, come un manufatto di qualità nel disegno del territorio. Tireremo le fila di questo lavoro collegiale alla fine del 2004, dopo aver sensibilizzato tutta la struttura, anche a livello periferico”.

La qualità della progettazione si sposa peraltro anche con la tutela del territorio. “Un fattore di rilievo nelle nuove progettazioni dell’Anas – ha spiegato Pozzi - è la restituzione, in più tratti, all’ambiente circostante della continuità territoriale che a suo tempo era stata interrotta dalle strade”. Vari gli esempi fatti da Pozzi: “A Roma, per il percorso degli ultimi 18 km del Grande Raccordo Anulare a tre corsie, l’Anas ha adottato soluzioni all’avanguardia che hanno teso al recupero urbanistico territoriale al fine di ricomporre un tessuto urbano disgregato dalle progettazioni degli anni ’60. Le nuove progettazioni dei lotti dell’autostrada Asti-Cuneo hanno permesso una riverifica dell’impatto dell’opera sotto il profilo sia paesistico che ambientale. La progettazione dell’ammodernamento e dell’ampliamento della Salerno-Reggio Calabria ha costituito un altro eccellente banco di prova per l’applicazione della nuova filosofia qualitativa, consentendo di rimediare agli errori del passato e di recuperare situazioni paesaggistiche insostenibili, come nella baia di Scilla, in Calabria. Agli stessi criteri di qualità e di corretto inserimento territoriale risponde la progettazione dell’asse autostradale Catania-Siracusa. Il vertice dell’Anas utilizzerà i criteri di qualità della progettazione anche per le opere nuove, come la realizzazione del sistema viario Marche-Umbria e la trasformazione in autostrada della E45 Orte-Cesena-Ravenna”.

A proposito di progettazione e programmazione, l’Anas ha ritenuto opportuno ridefinire e potenziare le strutture aziendali dedicate allo svolgimento delle attività di ingegneria, selezionando con apposito bando 30 ingegneri esperti nelle varie discipline tecniche, “con l’obiettivo di dotarsi di un’autonoma ed efficace struttura in grado di gestire, in garanzia di qualità, il ciclo complessivo delle attività, dalla pianificazione e programmazione fino alla progettazione, controllo e validazione”.
“L’organizzazione della struttura di progettazione dell’Anas – ha affermato Pozzi - ricalca quella adottata dalle principali società d’ingegneria del mondo ed ha in corso di ottenimento anche la certificazione di qualità UNI ISO 9001/2000. La nuova struttura dell’Anas cura l’attivazione, lo sviluppo e il controllo degli interventi stradali e autostradali previsti dalla Legge Obiettivo, per una lunghezza complessiva di 2.995 km e un investimento di 48 miliardi di euro”.

Pozzi ha infine reso noti i dati di settembre sui trend di attività dell’Anas che, ha detto, “sono in importante ascesa”.
“Nei primi nove mesi del 2003, l’Anas ha fatto registrare un brillante +200% per quanto riguarda i bandi pubblicati, con un aumento degli importi da 1.908 milioni di euro del 2002 a 5.722 milioni di euro del 2003; +46% per quanto riguarda le gare aggiudicate, con un aumento degli importi da 2.051 milioni di euro del 2002 a 3.004 milioni di euro del 2003; +43% per quanto riguarda i lavori consegnati, con un aumento degli importi da 855 milioni di euro del 2002 a 1.227 milioni di euro del 2003. Dati peraltro confermati dall’Osservatorio Cresme che accredita l’Anas, nel settore degli appalti in opere pubbliche, di un risultato pari al +196%”.

Roma, 28 ottobre 2003