La sezione descrive la nostra società, la sua missione, il modello organizzativo, le regole per il raggiungimento degli obiettivi e per l’interazione con gli stakeholder, le attività strategiche, una breve storia dell’Anas dalla sua nascita risalente al 1928 ad oggi, con l'ingresso nel Gruppo FS Italiane.
La sezione illustra la nostra rete stradale e ne evidenzia la strategicità e capillarità, descrive i grandi itinerari, le strade Anas che fanno parte della rete europea TEN-T, riporta i dettagli di Anas per regione, i dati del nostro Osservatorio del traffico, i lavori in corso.
La sezione descrive i servizi offerti ai clienti come parte 'core' del nostro business. Anas gestisce le strade e offre servizi a chi le usa per lavoro o per viaggiare, ma anche a chi abita oppure ha un’attività lavorativa nei pressi delle proprie strade.
Nella sezione si trovano tutte le informazioni utili per diventare nostro fornitore. Lavorare con Anas significa essere partner di una grande impresa, siamo tra i principali soggetti industriali in Italia e per raggiungere i nostri obiettivi vogliamo scegliere le migliori aziende che possano costruire con noi le strade del futuro.
La sezione descrive il nostro approccio verso un presente e un futuro sostenibile e illustra le principali iniziative Anas per l’ambiente, il sociale, la cultura e le persone.
Perché abbiamo “il Paese nel cuore”.
La sezione illustra il nostro impegno nella gestione della viabilità, in cooperazione con le altre strutture preposte alla sicurezza stradale. Al suo interno si trovano il servizio VAI, per conoscere il traffico in tempo reale, i nostri piani di interventi stagionali e straordinari e tutte le informazioni utili per chi viaggia in collaborazione con il CCISS Viaggiare Informati e Sicuri.
8,660 nuovi km di tracciato in variante alla Statale 62 “della Cisa”
Oggi l’Anas ha aperto al traffico la Variante alla ex Strada Statale 62 “della Cisa”, in provincia di Reggio Emilia, nel tratto Tagliata-Cosidotto di Luzzara.
La nuova opera, della lunghezza complessiva di circa 8,660 km, si dirama a sud dal tratto già realizzato della ex Statale 62VAR, il cui tracciato coincide con la corsia di destra del futuro itinerario denominato Asse Viario Cispadano, e si immette su uno svincolo a rotatoria che convoglia il traffico da e per 3 diverse viabilità: l’Asse Cispadano predetto, la nuova Variante e la Strada Provinciale 2 “Tagliata-Staffola”.
Dopo essersi distaccato dalla rotatoria il nuovo tracciato prosegue verso nord con un andamento planimetrico generalmente lineare, intervallato da curve di ampio raggio; dopo aver superato ad est il capoluogo di Luzzara, giunto in corrispondenza della Provinciale 84 “Novellara-Cosidotto”, il percorso devia verso est e si sdoppia per collegarsi con un ramo alla Strada Provinciale 50, in prossimità dell’abitato di Suzzara, e ricongiungersi alla ex Statale 62 a nord di Codisotto.
Per mantenere la continuità della viabilità locale il tracciato scavalca con viadotti la Strada Comunale Tomba, in prossimità della quale è stato realizzato uno svincolo con corsie di entrata e di uscita, scavalca la Strada Comunale Valbrina e la Provinciale 84. Sono inoltre stati realizzati cavalcavia di sovrappasso alla Variante per la Strada Comunale Bosa e la Strada Comunale Viazzone.
Il ramo di collegamento alla ex Statale 62 si stacca dall’asta principale, che prosegue verso la Provinciale 50, con uno svincolo a livelli sfalsati, scavalca la ferrovia Parma-Luzzara e l’adiacente Strada Comunale con un viadotto a 5 campate, ridiscende a piano di campagna e si innesta sulla ex Statale 62 con uno svincolo a raso, immediatamente a nord di Codisotto.
La piattaforma stradale è stata realizzata adottando una sezione stradale costituita da due corsie da 3,75 metri, più due banchine pavimentate da 1,50 metri.
I lavori di costruzione della nuova Variante hanno avuto un costo complessivo pari a 30,829 milioni di euro.
Il nuovo tracciato eviterà che i mezzi pesanti attraversino il centro abitato del Comune di Luzzara, dove il traffico risulta attualmente soggetto a frequenti congestioni, e garantirà una sensibile diminuzione dei livelli d’inquinamento causati dal transito veicolare con conseguente miglioramento delle condizioni di vivibilità dei territori limitrofi.
Reggio Emilia, 25 luglio 2006