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Appalti pubblici: in Anas il primo atto pubblico con firma massiva

Appalti pubblici: in Anas il primo atto pubblico con firma massiva

Ciucci: `D`ora in poi un ricordo le stipule notarili forzatamente lunghe ore o addirittura giorni`
Per la prima volta in Italia, l`Anas ha formalizzato un contratto pubblico massivo d`appalto in forma digitale, rispettando le nuove modalità introdotte dalla recente normativa stabilita dall`art.11 del D. lgs. 163/06, la cosiddetta legge sulla semplificazione. Infatti, grazie all`utilizzo di una sofisticata piattaforma tecnologica, anche gli atti relativi agli appalti per lavori di grande importanza tecnica ed economica (quale il contratto, con circa 300 corposi documenti allegati, del lotto VII del collegamento Sassari-Olbia firmato stamane) sono oggi stipulabili con un`unica apposizione di firma digitale da parte rispettivamente dei due contraenti e del notaio rogante.
È la cosiddetta firma `massiva`, il sistema che consente la firma veloce e contemporanea di un gran numero di file particolarmente `pesanti` a livello di dimensioni permettendo - oltre al risparmio di carta - anche un considerevole risparmio di tempo nella definizione della stipula.

`Saranno d`ora in poi un ricordo - ha commentato l`Amministratore Unico dell`Anas Pietro Ciucci - le stipule notarili lunghe diverse ore, quando non addirittura giorni, che impegnavano il dirigente dell`Anas e il delegato dell`impresa a estenuanti sedute per firmare migliaia e migliaia di allegati`.

L`atto pubblico informatico stipulato oggi è stato messo al sicuro da parte del notaio nel `sistema di conservazione a norma` realizzato dal Consiglio Nazionale del Notariato. Il sistema è idoneo a custodire e a preservare nel tempo la validità giuridica del documento.

L`Anas, ormai da anni la prima stazione appaltante d`Italia per volume economico, ha sviluppato soluzioni tecnologiche e organizzative avanzate, per comprimere i costi, globalmente intesi, della filiera degli appalti con un risparmio per la collettività tutta che, in questa fase così difficile, è la vera sfida da affrontare quotidianamente.

Roma, 31 gennaio 2013