La sezione descrive la nostra società, la sua missione, il modello organizzativo, le regole per il raggiungimento degli obiettivi e per l’interazione con gli stakeholder, le attività strategiche, una breve storia dell’Anas dalla sua nascita risalente al 1928 ad oggi, con l'ingresso nel Gruppo FS Italiane.
La sezione illustra la nostra rete stradale e ne evidenzia la strategicità e capillarità, descrive i grandi itinerari, le strade Anas che fanno parte della rete europea TEN-T, riporta i dettagli di Anas per regione, i dati del nostro Osservatorio del traffico, i lavori in corso.
La sezione descrive i servizi offerti ai clienti come parte 'core' del nostro business. Anas gestisce le strade e offre servizi a chi le usa per lavoro o per viaggiare, ma anche a chi abita oppure ha un’attività lavorativa nei pressi delle proprie strade.
Nella sezione si trovano tutte le informazioni utili per diventare nostro fornitore. Lavorare con Anas significa essere partner di una grande impresa, siamo tra i principali soggetti industriali in Italia e per raggiungere i nostri obiettivi vogliamo scegliere le migliori aziende che possano costruire con noi le strade del futuro.
La sezione descrive il nostro approccio verso un presente e un futuro sostenibile e illustra le principali iniziative Anas per l’ambiente, il sociale, la cultura e le persone.
Perché abbiamo “il Paese nel cuore”.
La sezione illustra il nostro impegno nella gestione della viabilità, in cooperazione con le altre strutture preposte alla sicurezza stradale. Al suo interno si trovano il servizio VAI, per conoscere il traffico in tempo reale, i nostri piani di interventi stagionali e straordinari e tutte le informazioni utili per chi viaggia in collaborazione con il CCISS Viaggiare Informati e Sicuri.
#siamoinviaggio - L’azienda ha illustrato ai rappresentanti della business community il piano di rilancio degli investimenti da 29,5 miliardi di euro, alla luce delle importanti novità introdotte dal Contratto di programma 2016-2020 approvato dal Cipe
Il Presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, ha presentato questa mattina ai rappresentanti della business community il nuovo Piano investimenti dell’azienda che attiva interventi su oltre il 60% della rete in gestione di oltre 26 mila km. All’incontro sono intervenuti il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio e il Direttore politiche industriali di Confindustria Andrea Bianchi.
Il Piano tiene conto delle importanti novità contenute nel Contratto di Programma 2016-2020 approvato dal Cipe il 7 agosto scorso, come ad esempio - nell’ambito della autonomia finanziaria - il passaggio graduale dalla logica del “contributo” a quella del “corrispettivo”, che avvia il processo di uscita dal consolidato pubblico in vista dell’integrazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
“Il Contratto di Programma – ha commentato il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani – ci consente di rilanciare gli investimenti sulla base di elementi del tutto innovativi. Abbiamo un orizzonte temporale ampio che ci permette una programmazione più efficiente, con criteri di selezione degli interventi basati su una congrua analisi costi-benefici. In questo nuovo scenario, che comprende anche l’autonomia finanziaria, Anas assume tutti i rischi industriali in termini di qualità e di realizzazione delle opere sia nel rispetto dei tempi sia dei costi. Si tratta di un passaggio decisivo che fa di Anas un’azienda vera e propria che guarda prima di tutto alla soddisfazione dei suoi clienti”.
Gli investimenti
Il respiro pluriennale del Piano determina una pianificazione degli investimenti più efficiente e produttiva rispetto al passato. Gli interventi previsti nell’arco dei 5 anni, ammontano a 29,5 miliardi di euro, di cui 23,4 di nuova appaltabilità, coperti per circa 21,4 miliardi, e 6,1 miliardi per lavori in fase di attivazione ed in corso di esecuzione.
Si tratta di una significativa iniezione di risorse e di un preciso indirizzo sull’importanza della valorizzazione delle strade, tenuto conto che il precedente piano (‘15-‘20) da 20,2 miliardi di euro, la copertura finanziaria ammontava a 4,6 miliardi di cui 1,1 Contratto di Programma 2015.
Il piano investimenti da 23,4 miliardi è così ripartito: 8,4 miliardi di euro per completamento di itinerari; 10,5 miliardi per lavori di manutenzione straordinaria adeguamento e messa in sicurezza; 3,9 miliardi per nuove opere; 0,6 miliardi per interventi di ripristino della viabilità statale e locale danneggiata dal sisma del 2016 e altri investimenti.
La distribuzione per area geografica degli interventi, allineata anche alla quota di rete gestita da Anas nelle varie macro aree, è così ripartita: il 56% degli investimenti previsti nel Piano interesserà le regioni del Sud Italia e le Isole per un totale di circa 13,0 miliardi, il 24% riguarderà il Centro Italia per un totale di circa 5,7 miliardi, il 19% sarà destinato al Nord per un totale di circa 4,4 miliardi e l’1% (oltre 330 milioni di euro) sarà destinato alla copertura di investimenti in tecnologia e altri interventi non allocabili territorialmente a priori quali danni ed emergenze.
Gli interventi riguarderanno oltre 16 mila km, pari a oltre il 60% della rete Anas. Di questi, circa 15 mila km saranno interessati da lavori di manutenzione straordinaria, 624 da completamento di itinerari, 592 da adeguamento e messa in sicurezza e 272 da realizzazione di nuove opere.
Le priorità di intervento- Project Review
Sul fronte nuove opere le priorità di intervento sono state individuate sulla base di criteri come: la redditività trasportistica dell’infrastruttura, calcolata sul risparmio in termini di incidentalità, di tempi di percorrenza e di costi connessi alla realizzazione dell’opera; la rilevanza nell’ambito del completamento degli itinerari stradali; i benefici sul fronte del collegamento intermodale con altri nodi trasportistici come porti, aeroporti e ferrovie.
Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria, la programmazione su scala pluriennale avviene tenendo conto dei fabbisogni della rete, dell’analisi del traffico, dell’incidentalità e del rapporto costi-benefici. Il piano interviene su tratte con volumi di traffico medio giornaliero superiori di oltre il 50% rispetto alla media nazionale e dove si concentra l’80% di incidenti. Questo consentirà significativi miglioramenti sulla sicurezza della circolazione e sui tempi di spostamento. Si calcola, infatti, che grazie alla nuova pianificazione degli interventi il risparmio in termini di tempi di percorrenza possa essere quantificabile in oltre 15 miliardi di euro per l’intera vita utile dell’infrastruttura.
Risultati raggiunti dal 2015
- completamento itinerari (‘15-‘17): 287 km di nuovo tracciato aperti al traffico;
- aumento gare bandite (‘15/‘16): +92% (Mld euro);
- rilancio investimenti in concessioni autostradali per 4 miliardi;
- piano straordinario per la riduzione del contenzioso: 4 miliardi di euro risolti o in via di soluzione;
- piano di rientro delle strade: avviato trasferimento ad Anas di 3.523 Km di reti di interesse nazionale e regionale;
- piano sisma: 500 interventi finanziati su 14mila km di strade, per un valore di 474 milioni di euro. Attivati cantieri per 96 milioni di euro;
- innovazione tecnologica: avvio del progetto “smart road” e “green light” per risparmio energetico;
- valorizzazione del patrimonio aziendale: piano di sviluppo turistico della A2 Autostrada del Mediterraneo e della statale 640 “Strada degli Scrittori”; progetto case cantoniere; progetto GrAart.
- riassetto organizzativo: riduzione del personale dirigente di 60 unità; introduzione di 8 coordinamenti territoriali.
Nel periodo 2015-17 l’Azienda ha segnato un punto di svolta rispetto al passato, dando precedenza alla manutenzione e sorveglianza del proprio patrimonio stradale, con l’obiettivo di recuperare il rilevante deficit manutentivo accumulato negli anni e migliorarne la sicurezza. I risultati:
- adozione di contratti quadro per l’accelerazione degli investimenti: 6400 km (2015-2017) di strade pavimentate;
- aumento della spesa totale per manutenzione ordinaria e vigilanza: +12,4%;
- aumento della spesa per manutenzione straordinaria: +51,1%;
- dal 2016 riattivazione/adeguamento illuminazione su 310 km di strada;
- miglioramento delle condizioni dell’infrastruttura: +6,7%.
L’integrazione con Fs
Un Piano industriale con parametri economici e di performance migliorati, un Contratto di Programma approvato, il rilancio della filiera degli investimenti, l’impegno nella risoluzione definitiva del complesso capitolo del contenzioso sono i migliori presupposti per l’ingresso di Anas nel gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
Dall’integrazione FS - Anas nascerà un polo di 75 mila dipendenti, con fatturato di 10 miliardi di euro, capacità di investimenti pari a 7 miliardi di euro, immobilizzazioni per circa 60 miliardi di euro e 41mila chilometri di reti gestite. L’operazione genererà il «campione nazionale» nelle infrastrutture trasportistiche, con forte capacità di sviluppo internazionale e ridurrà, tramite una pianificazione trasportistica, il gap infrastrutturale del Paese.