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Lombardia: il Commissario Bonparola scrive agli Enti locali: “I ritardi nei lavori della Lecco-Ballabio non sono imputabili all’Anas”

Lombardia: il Commissario Bonparola scrive agli Enti locali: “I ritardi nei lavori della Lecco-Ballabio non sono imputabili all’Anas”


Il Commissario Straordinario della Lecco-Ballabio Ingegner Francesco Bonparola, ha scritto una lettera al Prefetto di Lecco, al Presidente della Provincia di Lecco, al Presidente della Comunità Montana Valsassina, e a tutti i sindaci dei comuni attraversati dall’opera, nella quale ha fatto il punto sullo stato dei lavori dell’Attraversamento di Lecco e la Strada Provinciale 61 “della Valsassina”, spiegando i motivi dell’aggiornamento del cronoprogramma.

Il Commissario Bonparola ha sottolineato che gli eventi alla base della necessità dell’aggiornamento del cronoprogramma si sono verificati “non per causa di leggerezza e negligenza della stazione appaltante ANAS né, tanto meno, per imperizia delle ditte esecutrici”.

Infatti, nella costruzione di paratie con pali accostati in Via Cimabue, al di sotto della quale deve essere realizzata la galleria, si sono riscontrati, nei fabbricati prospicienti la via medesima, alcuni cedimenti. A seguito dei cedimenti, le lavorazioni in corso hanno subito un comprensibile rallentamento. La Direzione Lavori dell’Anas, in accordo con il progettista delle opere, ha immediatamente predisposto alcuni provvedimenti cautelativi consistenti nel consolidamento del terreno sottostante le fondazioni dei fabbricati e una diversa metodologia di esecuzione della galleria al fine di ridurre i pericoli per la stabilità dei fabbricati. Tali variazioni, in ottemperanza alle vigenti disposizioni legislative, sono state oggetto di perizia di variante prontamente redatta ed immediatamente approvata dai competenti organi dell’ANAS.
Tali lavorazioni hanno richiesto l’accesso all’interno degli stessi fabbricati e tutte le autorizzazioni da parte dei proprietari, sono giunte solo il 15 febbraio 2005. Il giorno dopo, il 16 febbraio 2005, i lavori sono ripresi con il massimo impulso, e l’ultimazione delle opere civili del Raccordo è prevista entro settembre 2005.

Per quanto riguarda poi l’appalto delle opere complementari del Raccordo relativo alla costruzione degli impianti di ventilazione, di illuminazione, speciali, di sicurezza, controsoffittatura, fonoassorbenza esterna ed interna e pavimentazioni, il cui importo ammonta a 48.000.000 di euro, è stato aggiudicato nel novembre 2004, e il mese successivo è stato stipulato il contratto. Una ditta concorrente ha però presentato un ricorso presso il T.A.R. del Lazio, in esito al quale è stata disposta la sospensione dell’efficacia del provvedimento di aggiudicazione definitiva nonché di ogni atto preordinato e conseguente o comunque connesso. Questo, secondo la legge, ha determinato la sospensione di tutte le attività intraprese dall’A.T.I. aggiudicatrice e, per quanto compete l’Anas, dell’approvazione del progetto esecutivo, redatto per contratto dalla stessa A.T.I.. Il T.A.R del Lazio ha fissato, per la discussione nel merito del ricorso, l’udienza pubblica per il 23 marzo 2005. Nelle more della decisione del T.A.R., l’Anas ha comunque intrapreso tutte le iniziative poter far ripartire i lavori il prima possibile. In particolare l’Anas ha riaperto i termini del procedimento concorsuale ed ha proceduto già al ricalcolo della nuova soglia di anomalia sottoponendo a valutazione di congruità le offerte il cui espletamento, da parte di apposita commissione, è in corso. Quanto consentirà di pervenire ad una nuova aggiudicazione entro la seconda metà del mese di marzo.

“Seppur comprensibili le preoccupazioni di alcuni enti locali – conclude l’Ing. Bonparola – appare evidente cje queste preoccupazioni non possono riguardare l’attività della stazione appaltante, l’Anas. E’ certo che, a conclusione dei giudizi espressi dalla competente autorità giudiziaria, sarà mio compito indire una riunione con tutte le forze politiche, sociali, economiche e rappresentative interessate, per la presentazione di un cronoprogramma dei lavori aggiornato”.

Lecco, 18 febbraio 2005