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Autostrade: grazie ad azione di vigilanza dell’Anas, nell’ultimo quinquennio effettuati investimenti per 1.800 milioni di euro per la sicurezza attiva

Autostrade: grazie ad azione di vigilanza dell’Anas, nell’ultimo quinquennio effettuati investimenti per 1.800 milioni di euro per la sicurezza attiva

Il tasso di mortalità è calato del 30,1%
Il Direttore centrale Autostrade e Trafori dell’Anas Mauro Coletta ha presentato oggi – in occasione della presentazione della campagna sulla prevenzione degli incidenti stradali legati all’abuso di alcool ‘La vita è un soffio’ promossa dalla Società Autostrade per l’Italia – i risultati della campagna di sicurezza di Anas, per il periodo 2001-2005.

“Nell’ultimo quinquennio – ha spiegato il Direttore Coletta – le Società concessionarie grazie all’azione di vigilanza e di monitoraggio svolte dall’Anas hanno investito ingenti risorse economiche pari a 1.800 milioni di euro per migliorare la sicurezza attiva della rete autostradale di propria competenza, con l’obiettivo di abbassare il tasso di incidentalità e di mortalità”.

Nell’ultimo quinquennio il tasso di mortalità sulla rete autostradale a pedaggio (numero decessi/100 km percorsi) è progressivamente sceso dallo 0,81 del 2001 allo 0,57 del 2005 (pari a -30,1%), con un analogo calo del numero di decessi (erano stati 621 nel 2001, contro i 470 del 2005).

L’innalzamento dei livelli di sicurezza autostradale ha comportato un ingente intervento di riqualificazione e di adeguamento della rete autostradale, con un aumento (+185%) dei pannelli a messaggio variabile (erano 761 nel 2001, contro i 1.139 del 2005); un aumento (+281%) delle barriere di sicurezza spartitraffico e New Jersey (riqualificati circa 650 km nel 2001, contro gli oltre 2.500 km nel 2005); un aumento (+ 116%) delle protezioni con cuspidi nelle zone di svincolo (292 nel 2001, 633 nel 2005); un aumento delle protezioni con sistemi di antiscavalcamento sui viadotti (20 km nel 2001, 298 nel 2005).

Particolare impegno è stato posto inoltre nell’impiego dell’asfalto drenante, con miscele di inerti e bitume di elevata qualità, nella realizzazione delle pavimentazioni: si tratta di materiale ad elevata porosità che consente un rapido allontanamento dalla superficie stradale delle acque meteoriche che in caso di pioggia rendono la pavimentazione più scivolosa e la guida meno confortevole e sicura. Questi tipi di pavimentazione assicurano un grado di comfort e sicurezza indiscutibilmente migliore rispetto ad una pavimentazione tradizionale, ma richiedono il mantenimento inalterato nel tempo del suo requisito fondamentale, la porosità che invece, sotto traffico, è soggetta a graduale intasamento con conseguente decadimento delle prestazioni.

Tra il 2001 e il 2005, sono state effettuate opere di pavimentazione con materiale drenante per 59,9 milioni di metri quadrati (+199%, erano 20,5 mil. di mq. nel 2001, contro i 90 mil. di mq. del 2005).

Inoltre, nel 2005 sono stati programmati e realizzati oltre 1.040 interventi specifici (erano appena 3 nel 2001) di adeguamento di tratti autostradali dove si erano registrati percentuali di incidentalità superiori alla media.

“La sicurezza – ha concluso il Direttore Coletta – è uno dei principali obiettivi di responsabilità sociale di cui si fa carico l’Anas, e l’impegno per l’ammodernamento e l’adeguamento della rete stradale e autostradale italiana non è sporadico, ma continuerà anche nel corso dei prossimi anni”.

Roma, 4 aprile 2006