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Anas, aperto oggi al traffico il collegamento provvisorio tra la sponda lombarda e quella emiliana del fiume Po

Anas, aperto oggi al traffico il collegamento provvisorio tra la sponda lombarda e quella emiliana del fiume Po


Oggi l’Anas ha aperto al traffico il collegamento provvisorio sul fiume Po, che permette di ripristinare provvisoriamente la viabilità interrotta tra la sponda lombarda e quella emiliana a seguito del crollo di una campata del ponte sulla strada statale 9 “via Emilia”, avvenuto il 30 aprile 2009.

Il ponte in elementi galleggianti è stato realizzato con tecnologie avanzate e rappresenta un’opera di ingegneria unica in Italia.

“Il cronoprogramma che ho illustrato in questa stessa sede lo scorso 18 maggio, è stato finora sostanzialmente rispettato – ha detto il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci -. Un risultato così importante è frutto del prezioso impegno di tutti: il Governo, le Prefetture di Piacenza e di Lodi, le due Regioni Emilia Romagna e Lombardia, le Istituzioni locali, le imprese e, consentitemi di dirlo, i tecnici e i funzionari dell’Anas. È anche grazie a questo spirito di collaborazione che è stato possibile ripristinare un collegamento così vitale per il territorio in tempi rapidi, e cioè in appena tre mesi. Un ringraziamento particolare desidero rivolgerlo al Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi e al Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, il cui supporto è stato fondamentale”.

Ciucci ha ricordato che il collegamento provvisorio è stato approvato e finanziato da parte del Consiglio di Amministrazione dell`Anas già il 26 giugno scorso, subito dopo la condivisione delle scelte progettuali con le Amministrazioni locali coinvolte.
La gara per la progettazione, realizzazione e gestione del collegamento provvisorio, bandita in data 17 luglio, è stata aggiudicata in tempi rapidissimi - il 7 agosto - al raggruppamento temporaneo di imprese Solidus S.r.l. – Cimolai S.p.A., di Roma, con la consegna dei lavori effettuata appena tre giorni dopo (il 10 agosto), in concomitanza col dissequestro delle aree da parte della Procura della Repubblica di Lodi. Il raggruppamento aggiudicatario ha offerto una riduzione di 30 giorni sul tempo originario, previsto in 90 giorni.

“I successivi rallentamenti nelle attività di cantiere – ha spiegato il Presidente dell’Anas Ciucci – sono stati causati dalla necessità di adeguare il progetto del ponte alle prescrizioni imposte dall’Aipo, dalle difficoltà connesse alla realizzazione di un’opera unica ed anche dalle cattive condizioni meteorologiche, che inevitabilmente hanno condizionato la tempistica delle fasi di varo. La conclusione dei lavori rientra comunque ampiamente nei limiti delle iniziali previsioni aziendali”.

Il collegamento è costituito da un tratto in golena, da un tratto lungo l’Isolotto Maggi – entrambi in rilevato – e da un duplice ponte galleggiante su elementi in acciaio: il primo, lungo 92 metri, dalla sponda lombarda all’isolotto Maggi, il secondo, lungo 185 metri, dall’isolotto alla sponda emiliana. Complessivamente il collegamento è lungo circa 1.300 metri.

Il costo complessivo del ponte provvisorio ammonta a oltre 6,2 milioni di euro.

Il ponte provvisorio avrà una vita utile di 14-15 mesi, ovvero il periodo necessario alla costruzione del ponte definitivo, dopodiché verrà smobilitato e si procederà al ripristino ambientale dei luoghi.

Anche con l’apertura del ponte provvisorio, è confermata l’esenzione dal pagamento dei pedaggi fino al 31 dicembre 2009, per gli abitanti di 70 Comuni delle Province di Lodi, Piacenza e Cremona, lungo i tratti autostradali dell`A1 e dell`A21 circoscritti ai tre caselli di Piacenza. L’Anas, inoltre - come già reso noto in precedenza -, provvederà a rimborsare coloro che hanno viaggiato sul tratto autostradale nei giorni successivi al crollo, quando non era ancora stata stabilita l’esenzione.

Il Presidente Ciucci ha poi fatto il punto sui tempi di realizzazione del ponte definitivo, che sarà lungo circa 1,1 km e avrà una carreggiata stradale di 9,5 metri che, nella zona terminale lato Piacenza, si amplierà fino a 11,25 metri ed ospiterà, per tutta la sua lunghezza, un percorso ciclabile di 3 metri di larghezza.

“Va ricordato – ha affermato il Presidente Ciucci – che l’Anas ha da subito sostenuto la necessità di costruire un nuove ponte concepito secondo le più moderne tecnologie e dotato dei più avanzati sistemi di protezione sismica, escludendo ipotesi di mera ricostruzione della struttura crollata. Per il nuovo ponte abbiamo bruciato tutte le tappe. Le Conferenze dei Servizi si sono tenute il 10 giugno e il 1° luglio, mentre il progetto è stato ultimato e posto a base di gara già il 4 settembre. In tempi brevissimi, il 9 ottobre, l’appalto è stato aggiudicato alla Cons.Fer, Consorzio Stabile di Selvazzano (PD). Attualmente è in corso l’istruttoria per la validazione del progetto esecutivo, a seguito della quale potrà essere effettuata la consegna dei lavori, presumibilmente entro la metà della prossima settimana. L’ultimazione dei lavori, invece, è prevista per il dicembre 2010”.

Nel frattempo l’Anas ha aggiudicato il 4 settembre i lavori di demolizione del ponte interrotto, all`impresa Despe S.p.A., di Torre de’ Roveri (BG). Le attività di cantiere hanno preso avvio lo scorso 22 settembre. Il costo della demolizione è di oltre 2,3 milioni di euro e le attività saranno completate entro dicembre.

Inoltre, il 21 ottobre, l’Anas ha consegnato i lavori di consolidamento delle pile in alveo fiume all’impresa Else S.p.A. di Milano. Gli interventi che sono stati avviati immediatamente, saranno terminati in armonia con i lavori di realizzazione del nuovo impalcato.

Per velocizzare le procedure, è stato decisivo anche l’intervento del Governo, che – su proposta del Capo Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso - con ordinanza del Presidente del Consiglio del 15 luglio, ha nominato un commissario delegato dell’opera e ha reso possibile contrarre ulteriormente le tempistiche inerenti alle procedure di scelta del contraente, in relazione alle attività di demolizione e di realizzazione del ponte definitivo.

“Voglio sottolineare – ha concluso il Presidente Ciucci – che anche l’impegno finanziario dell’Anas è stato notevole. Infatti complessivamente, per le quattro attività che hanno interessato l’area dei lavori (costruzione del ponte provvisorio, costruzione del ponte definitivo, demolizione dell’impalcato del ponte e del viadotto di accesso Lato Lodi e il consolidamento delle pile del vecchio manufatto), l’Anas ha investito oltre 69 milioni di euro, tutti a carico del proprio bilancio”.

Piacenza, 14 novembre 2009