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Aci-Istat, Ciucci (Anas): meno incidenti e strade più sicure, ma c`é ancora molto da fare

Aci-Istat, Ciucci (Anas): meno incidenti e strade più sicure, ma c`é ancora molto da fare

Anas in prima linea con la rilevazione dei dati sul traffico per la valutazione statistica del tasso di incidentalità
L`Amministratore unico del`Anas Pietro Ciucci a seguito della conferenza stampa organizzata dall`Aci e dall`Istat per la presentazione dei dati 2011 sugli incidenti stradali ha affermato che `La diminuzione progressiva e costante dei sinistri e, soprattutto, del numero dei decessi sulle strade evidenziato dall`Aci-Istat ci conforta e ci spinge a proseguire sulla via intrapresa per il miglioramento delle condizioni di sicurezza passiva, attraverso la costruzione di nuove infrastrutture che consentano di mitigare le conseguenze da impatto e attraverso la manutenzione stradale periodica del patrimonio esistente. Ma questo non basta e, per scoraggiare i comportamenti scorretti degli utenti e, in particolare, il superamento dei limiti di velocità, l`Anas dallo scorso mese di luglio sta sperimentando insieme alla Polizia stradale su alcuni tratti di propria competenza l`utilizzo del `Vergiulius`, un innovativo rilevatore della velocità media per le strade extraurbane principali (dove si registra un tasso di mortalità superiore alla media), che già nei primi 3 mesi di utilizzo ha contribuito a diminuire sensibilmente il numero degli incidenti sulla via Aurelia, sulla Domiziana e sulla Romea`.

`Ringrazio il Presidente dell`Automobil club d`Italia, Angelo Sticchi Damiani - ha proseguito l`Amministratore unico dell`Anas - per la collaborazione e l`impegno dimostrato ancora una volta con la rilevazione dei dati annuali sull`incidentalità. Si tratta di uno studio fondamentale per la gestione delle strade e delle autostrade, necessario anche per stabilire i punti critici dove é prioritario puntare l`attenzione. Per questo motivo, l`Anas ha già messo a disposizione dell`Aci oltre 1000 punti di rilevazione dei dati sul traffico (che a breve diverranno 3000) che consentiranno di rapportare il numero degli incidenti al numero dei veicoli in circolazione, attraverso il tasso di incidentalità. Un nuovo strumento che migliora la qualità dello studio statistico e che Aci e Istat hanno dimostrato di aver apprezzato`.

`C`é ancora molto da fare - ha concluso Pietro Ciucci - anche se i dati documentano che le strade diventano ogni anno più sicure in Italia e l`Anas é pronta a fare ulteriormente la sua parte sui 25 mila km di strade e autostrade che gestisce direttamente`.

Roma, 31 ottobre 2012