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LOMBARDIA, FRANA GALLIVAGGIO/SO: APERTA AL TRAFFICO LA BRETELLA DI BYPASS ALLA SS36

Lombardia, Milano,

LOMBARDIA, FRANA GALLIVAGGIO/SO: APERTA AL TRAFFICO LA BRETELLA DI BYPASS ALLA SS36

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SERTORI: DOPO 105 GIORNI RESTITUIAMO SICUREZZA A CITTADINI E TOGLIAMO DA ISOLAMENTO LE COMUNITA' DI CAMPODOLCINO E MADESIMO
FORONI: PROMESSA MANTENUTA, SALVATA LA STAGIONE TURISTICA
VURRO: GRAZIE A SINERGIA TRA ENTI OPERA REALIZZATA IN TEMPI CONTENUTI

(Campodolcino/So, 28 lug) Aperta oggi al traffico la nuova bretella che bypassa un tratto della strada statale 36 “del Lago di Como e dello Spluga”, collegando in maniera continuativa i comuni di San Giacomo Filippo e Campodolcino e garantendo anche i collegamenti per Madesimo, in provincia di Sondrio. La statale era stata chiusa il 14 aprile scorso a causa del distacco dal versante di Gallivaggio di alcuni massi che avevano raggiunto la sede stradale.

 

All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e Trasporti, on. Edoardo Rixi, l’Assessore regionale al Territorio e Protezione Civile, Pietro Foroni, l’Assessore Regionale agli Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori e il Coordinatore Anas per il Nord Ovest Dino Vurro.

 

ASSESSORE SERTORI: DA REGIONE INTERVENTO IMMEDIATO - “105 giorni dopo la frana di Gallivaggio, che ha interrotto il transito della statale dello Spluga e isolato i Comuni di Madesimo e Campodolcino, come promesso al territorio apre il bypass stradale progettato in tempi record dalla Comunità Montana della Valchiavenna e realizzato da Anas”. Commenta così l’Assessore Regionale agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni Massimo Sertori. “Regione Lombardia, a partire dal Presidente Attilio Fontana, - continua Sertori - ha garantito un immediato intervento e assicurato che sarebbe stato compiuto ogni sforzo per riuscire a realizzare in tempi brevi la pista stradale. Opera che consente di aggirare l’area di frana, permettendo una completa accessibilità alla Valle Spluga in piena sicurezza”. "Anche il nuovo Governo - sottolinea Sertori - ha dimostrato la sua sensibilità nei confronti di questo territorio: nella prima seduta del Consiglio dei Ministri è stato deliberato infatti lo stato di emergenza, che ha creato le condizioni per velocizzare le pratiche burocratiche e dato un concreto segnale di aiuto verso le popolazioni montane che vivono in territori bellissimi, ma ne subiscono la loro fragilità". “Il mio grazie va soprattutto ai cittadini residenti che hanno dovuto sopportare i disagi di questi mesi. Ma anche a tutte quelle persone che hanno operato per consentire un così rapido intervento e hanno permesso nei mesi dell’emergenza un transito che, seppur limitato a poche finestre orarie, si è sempre svolto in condizioni di sicurezza”. “L’isolamento della Valle Spluga è terminato", conclude l’Assessore Sertori.

 

ANAS: GRAZIE A SINERGIA TRA ENTI OPERA REALIZZATA IN TEMPI CONTENUTI - “L’opera che mettiamo oggi a disposizione del territorio - ha affermato Dino Vurro, Coordinatore Anas per il Nord Ovest - è stata realizzata da Anas in tempi eccezionalmente contenuti, combattendo quotidianamente con il meteo di un’estate particolarmente bizzarra. Per poter rispettare i tempi che ci eravamo imposti abbiamo utilizzato tecniche ingegneristiche particolari, con lavori su più turni, sotto la direzione lavori e il monitoraggio continuo dei tecnici Anas.

Il riconoscimento dello stato di emergenza e la piena sinergia con la Regione, la Protezione Civile, la Provincia, la Comunità Montana e i Comuni, hanno consentendo di superare velocemente un criticità geologica che rischiava di isolare intere comunità: a fine maggio la strada è stata chiusa per il rischio geologico, il 14 giugno abbiamo avviato le procedure di affidamento e il 28 giugno sono iniziati i lavori che si sono conclusi in soli 30 giorni.

Siamo convinti che questo tipo di collaborazione tra Enti possa essere replicato su molteplici situazioni e dare risultati paragonabili a questo.

 

ASSESSORE FORONI: PIU' DI 2 MILIONI DI EURO PER OPERE DI PRONTO INTERVENTO - “Oggi si dimostra una volta di più la grande serietà, coerenza ed efficienza di Regione Lombardia: sin dall’inizio ci abbiamo messo la faccia e abbiamo mantenuto le promesse fatte. Grazie infatti all’impegno e alla professionalità di tutti gli attori coinvolti, a cominciare dagli uffici regionali della Direzione Territorio, siamo riusciti a ottenere questo risultato in tempi assolutamente da record, garantendo la sicurezza delle popolazioni coinvolte e salvando al contempo la stagione turistica alle porte”, ha commentato l’assessore regionale al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni. 
“Un doveroso ringraziamento va anche al nuovo governo che ha affrontato la questione Gallivaggio già nella prima seduta del Consiglio dei ministri, permettendo al Dipartimento centrale della Protezione civile di decretare lo stato di calamità naturale, come da richiesta del presidente Fontana, e permettendoci così di portare a compimento in meno di un mese il bypass stradale, in deroga a tutta una serie di norme e regolamenti – ha aggiunto Foroni - Non abbiamo mai abbassato la guardia. Ricordo che da subito Regione Lombardia ha stanziato più di 2.000.000 euro per gli interventi di pronto intervento e quindi per i lavori di messa in sicurezza della frana e sul rilevato paramassi, e ha poi integrato questi fondi con 1.400.000 euro per la pista d’emergenza e ulteriori 3.500.000 euro per potenziare le difese del Santuario e della Statale da un’eventuale futura caduta massi”.

 

IL PERCORSO -  La nuova pista è lunga 990 metri e larga 5,50 metri, con larghezza media della carreggiata pari a 4,5 metri, e comprende quattro attraversamenti su torrenti. È stata realizzata lungo il versante non interessato dalla caduta massi e si innesta sulla statale 36 in corrispondenza del km 126,120 per poi reimmettersi sulla statale al km 127. La pendenza media è del 12% con un dislivello 77 metri.

I lavori sono stati avviati lo scorso 28 giugno e sono stati completati nel rispetto dei tempi previsti. L’appalto, del valore di circa 900mila euro, comprende anche il servizio di manutenzione e pronto intervento per un periodo di sei mesi successivi al completamento dei lavori. La statale era stata chiusa il 14 aprile scorso, il 25 maggio il tratto era stato nuovamente chiuso a causa del pericolo concreto, segnalato dal Centro di Monitoraggio Geologico dell’Arpa, di un nuovo franamento che era poi sopraggiunto il 29 maggio e che aveva nuovamente interrotto i collegamenti con i comuni di Campodolcino e Madesimo.