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FRANA CARNICA: ANAS IMPEGNATA PER AVVIARE IN TEMPI BREVI LA MESSA IN SICUREZZA LUNGO LA STATALE 52 BIS

Friuli Venezia Giulia, Trieste,

FRANA CARNICA: ANAS IMPEGNATA PER AVVIARE IN TEMPI BREVI LA MESSA IN SICUREZZA LUNGO LA STATALE 52 BIS

Icone comunicati ingegneria

 

  • in fase di completamento le indagini geologiche e geotecniche eseguite sul costone franato 
  • sinergia con la Regione Friuli. Ieri incontro con l’Assessore alle Infrastrutture e dirigenti Anas 

Trieste, 14 dicembre 2023        

 

Anas, società del Polo Infrastrutture gruppo FS, è impegnata su tutti i fronti e in piena sinergia con la Regione Friuli Venezia Giulia per programmare ed avviare in tempi brevi gli interventi di messa in sicurezza del costone franato nella notte tra il 1° e il 2 dicembre scorsi sulla strada statale 52 Bis “Carnica”, in località Paluzza (UD), in prossimità del Passo di Monte Croce Carnico.  

 

Nella giornata di ieri, martedì 12 dicembre, si è svolta una riunione presso la sede della Regione Friuli-Venezia Giulia alla presenza dell’Assessore alle Infrastrutture Cristina Amirante e dei dirigenti e tecnici Anas, per discutere sui provvedimenti più urgenti e necessari alla soluzione del problema.  

 

Durante l’incontro si è convenuto sulla necessità di attendere l’esito delle indagini tecniche condotte da Anas e dai consulenti geotecnici e geologici incaricati, che consentiranno di stabilire una prima ipotesi di intervento, una stima economica e una ripartizione dei compiti tra Anas e Regione. La settimana prossima è previsto un nuovo incontro, sempre presso la sede regionale, per tracciare le successive fasi dell’iter.   

 

L’evento franoso, verificatosi tra il 1° e il 2 dicembre scorsi a seguito di un periodo di intense precipitazioni, aveva comportato la chiusura della strada per il distacco di massi di roccia di grandi dimensioni, che ha coinvolto il piano viabile danneggiandolo.    

Anas si era quindi subito attivata incaricando una squadra di tecnici per effettuare gli opportuni rilievi. Questi hanno rilevato la presenza di ulteriori masse di roccia instabili sulla parete che evidenziavano la necessita di un intervento più ampio di disgaggio e bonifica del costone.