Che cos’è il Dibattito pubblico
Il dibattito pubblico è un percorso di informazione, discussione e confronto pubblico su un’opera di interesse strategico, che permette al proponente di far emergere le osservazioni critiche e le proposte sul progetto da parte di una pluralità di attori, anche singoli cittadini. Il suo compito è quello di ascoltare tutti gli argomenti con i pubblici interessati, senza pervenire alla decisione sulla soluzione definitiva in merito alla realizzazione o meno dell’opera, alla sua localizzazione o alle sue caratteristiche, che resta in capo alle autorità competenti.
La legge che lo istituisce
Il dibattito pubblico è stato introdotto in Italia nel 2016 con l’art. 22 del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs 50/2016).
Lo stesso articolo ha rinviato ad un successivo decreto l’individuazione delle opere da sottoporre obbligatoriamente e dibattito pubblico e le modalità di svolgimento dello stesso.
Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (D.P.C.M.) del 10 maggio 2018, n.76 ha quindi stabilito le soglie dimensionali ed economiche degli interventi da assoggettare a dibattito pubblico, ha disciplinando le modalità di esecuzione dello stesso ed ha istituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti la Commissione nazionale per il dibattito pubblico assegnandole il compito di indirizzo, supervisione e monitoraggio del processo.
Il nuovo codice dei contratti pubblici (D.Lgs 36/2023) entrato in vigore il 01 luglio 2023, con l’articolo 40 e l’allegato al codice I.6 ha ora apportato alcune modifiche alla disciplina del dibattito pubblico. Con la nuova norma sono infatti variate le soglie dimensionali, le modalità di designazione del coordinatore (oggi responsabile) del dibattito pubblico e sono state cristallizzate le modalità di presentazione delle osservazioni e proposte. In particolare, l’art. 40 comma 4 stabilisce che: “Le amministrazioni statali interessate alla realizzazione dell’intervento, le regioni e gli altri enti territoriali interessati dall’opera, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, che, in ragione degli scopi statutari, sono interessati dall’intervento, possono presentare osservazioni e proposte entro il termine di sessanta giorni dalla pubblicazione di cui al comma 3” (della relazione di progetto).
Lo svolgimento del dibattito pubblico secondo l’art. 40 del nuovo codice (DLgs 36/2023) è così articolato:
- Pubblicazione della relazione di progetto sul sito web della stazione appaltante
- Nomina del Responsabile del dibattito pubblico
- Definizione del progetto di dibattito pubblico che stabilisce le modalità, il numero degli incontri pubblici e i temi da affrontare
- Svolgimento del dibattito pubblico
- Redazione della relazione conclusiva del responsabile del dibattito pubblico (coordinatore)
- Redazione del documento conclusivo a cura della Stazione appaltante
La relazione conclusiva riporta il riepilogo fedele delle attività svolte nel corso del dibattito, la sintesi chiara trasparente, imparziale e oggettiva dei temi emersi, la descrizione degli argomenti rimasti controversi rispetto ai quali la stazione appaltante dovrà successivamente prendere posizione.
Il documento conclusivo della Stazione appaltante conterrà quindi il commento e le controdeduzioni ai temi riportati nella relazione conclusiva.
Di seguito sono riportati gli interventi per i quali Anas ha avviato le procedure di Dibattito pubblico