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ACI: SULLE STRADE EUROPEE SI POSSONO SALVARE 150 VITE AL GIORNO

ACI: SULLE STRADE EUROPEE SI POSSONO SALVARE 150 VITE AL GIORNO

Il costo degli incidenti stradali in Europa
supera la spesa annua per istruzione e sanità

FIA presenta oggi a Copenhagen la campagna “Progettiamo Strade Sicure”

Gelpi: “Servono 40 miliardi di euro per le strade italiane”
A breve il primo Atlante E
Sulle strade europee si possono risparmiare 150 vite ogni giorno e 50.000 miliardi di euro ogni anno investendo nell’innalzamento degli standard di sicurezza delle infrastrutture a livello comunitario. Lo rilevano l’ACI e gli altri 26 Automobile Club europei che oggi a Copenhagen partecipano al lancio della nuova campagna per la sicurezza stradale della FIA-Federazione Internazionale dell’Automobile, denominata “Progettiamo Strade Sicure”. La campagna promuove nuovi e più ingenti investimenti per la sicurezza stradale, concentrati soprattutto sulle arterie extraurbane dove si contano il 66% delle vittime. Negli ultimi dieci anni oltre 2 milioni di persone hanno perso la vita o sono rimaste gravemente ferite sulle strade del Vecchio Continente. Il costo sociale degli incidenti in Europa, pari al 2% del Prodotto interno lordo, supera la spesa annuale per istruzione e sanità.

Intervenendo all’appuntamento della FIA a Copenhagen, il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Enrico Gelpi, ha prospettato in quasi 40 miliardi di euro il fabbisogno per la messa in sicurezza delle strade italiane. “Non si tratterebbe di una spesa a fondo perduto – ha detto Gelpi – ma di un investimento fruttuoso: ogni euro versato nell’ammodernamento delle infrastrutture stradali consentirebbe un risparmio di 20 euro sui costi imputabili all’incidentalità. La spesa sociale dei sinistri nel nostro Paese supera i 30 miliardi di euro l’anno”.

Per individuare le strade più pericolose che per prime devono essere ammodernate, l’ACI e gli altri Automobile Club internazionali che fanno parte di EuroRAP (l’associazione internazionale che riunisce organizzazioni automobilistiche ed autorità stradali per l’analisi dei livelli di rischio sulle strade) presenteranno a breve il primo Atlante Europeo della Sicurezza Stradale, che sarà poi illustrato al nuovo Parlamento UE.

Il rapido adeguamento degli standard di sicurezza della rete stradale italiana e delle gallerie è peraltro al centro dell’accordo quadro ACI-Anas.

“La campagna dell’ACI per le strade sicure ci vede completamente d’accordo - ha dichiarato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci -. Negli anni scorsi l’Anas ha già redatto una mappa dei punti neri della rete stradale, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che poi è stata recepita in un programma di interventi, in parte già finanziati, che è attualmente in corso di esecuzione. Inoltre stiamo sviluppando l’analisi di rischio di tutte le gallerie della rete per censirle e redigere un elenco di priorità degli interventi da realizzare per aumentare la sicurezza. Su questa linea siamo quindi pronti a collaborare fattivamente con l’ACI”.
Copenhagen, 4 giugno 2009