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Assisi: il Sacro Convento e l’Anas inaugurano l’altorilievo del giapponese Hiromasa nell’ambito del progetto “Scolpire la Pace”

Assisi: il Sacro Convento e l’Anas inaugurano l’altorilievo del giapponese Hiromasa nell’ambito del progetto “Scolpire la Pace”

L’opera in bronzo ricorda l’impegno di Assisi per il dialogo interreligioso
E’ stato inaugurato oggi, presso la Piazza Inferiore del Sacro Convento di Assisi, l’altorilievo in bronzo “Giustizia” dell’artista giapponese Abe Hiromasa, offerto in dono dall’Anas e realizzato nelle fonderie di Verona. L’opera si colloca nell’ambito delle iniziative legate al progetto “Scolpiamo la Pace”, promosso dal Sacro Convento di Assisi, che intende ricordare con il segno dell’arte i due grandi eventi internazionali voluti da Papa Giovanni Paolo II e tesi al dialogo interreligioso, che si sono tenuti ad Assisi nel 1986 e nel 2002.
Alla cerimonia erano presenti il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi, il Custode del Sacro Convento di Assisi Padre Vincenzo Coli ed alte personalità delle Istituzioni e del mondo politico.

“In un’epoca di guerra e di violenza come questa, è importante che ognuno di noi si mobiliti per la pace e per il dialogo - ha dichiarato il Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi -. L’opera d’arte in bronzo che presentiamo oggi è un segno importante che rimarrà nel tempo, come simbolo dell’impegno del Sacro Convento di Assisi e dell’Anas in favore della pace. Infatti la nostra speranza e la nostra convinzione è che un progetto come questo serva, nel suo piccolo, a “scolpire” la pace nel cuore delle persone, perché la pace si realizza anche attraverso la strada dell’arte, della cultura e della bellezza”.

“L’altorilievo di Abe Hiromasa intitolato «Giustizia» vuole significare una grande verità – ha detto il Custode del Sacro Convento di Assisi Padre Vincenzo Coli –. Esso rappresenta il mondo (colore verde) inciso profondamente dall’azione dell’uomo. Quest’azione, purtroppo, produce realtà disarmoniche, perché non fa riferimento a due principi fondamentali e inseparabili: il rispetto di Dio e dei valori trascendenti (il segno verticale) ed il rispetto dell’uomo e delle sue esigenze presenti sotto ogni cielo e in ogni cultura (il segno orizzontale). E’ un messaggio limpido ed essenziale anche per il nostro tempo”.

Assisi, 14 settembre 2005