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Anas, tangenziale est di Forlì: aperto al traffico il primo lotto di 1,3 km

Anas, tangenziale est di Forlì: aperto al traffico il primo lotto di 1,3 km

In Emilia Romagna lavori in corso per 420,4 milioni di euro e interventi
per 722,8 milioni di euro per nuove opere nel quinquennio 2007-2011


L’Anas ha aperto oggi al traffico il 1° lotto della tangenziale est di Forlì, una nuova opera che si inserisce a pieno titolo nella grande viabilità dell’Emilia Romagna.

Alla inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, il Viceministro dell’Economia Roberto Pinza, il Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena Massimo Bulbi, il Sindaco di Forlì Nadia Masini e S.E. Monsignor Dino Zattini, Vescovo vicario di Forlì.

“Siamo chiamati a gestire al meglio le risorse che lo Stato ci affida – ha sottolineato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci - consapevoli che le opere che andiamo a realizzare sono il volano per il rilancio dello sviluppo economico di molte popolazioni del nostro Paese. In questo contesto la realizzazione del Sistema Tangenziale di Forlì, svolgerà un ruolo insostituibile di alleggerimento del traffico che attualmente grava sulla città, consentendo quindi non solo di migliorare la qualità della vita e dell’ambiente, ma anche di razionalizzare e di dividere i flussi di traffico, con un beneficio evidente per tutti gli operatori industriali e commerciali”.

Il tratto inaugurato ha una lunghezza complessiva di 1,8 km, dei quali sono da oggi fruibili 1,3 km, e consente di collegare il traffico proveniente dalla Via Emilia con le zone industriali di Forlì, oltrepassando in maniera diretta la linea ferroviaria Bologna-Ancona e creando così una utilissima e funzionale connessione tra le due parti della città divise dalla ferrovia.

“Nella progettazione di questa opera – ha spiegato il Presidente Ciucci - si è tenuto presente del forte contesto urbano in cui si sarebbe inserita la nuova infrastruttura e quindi si è fatto ricorso all’utilizzo di pavimentazioni drenanti e di barriere fonoassorbenti per ridurre e minimizzare l’impatto ambientale della strada con il territorio”.

L’opera ha richiesto un investimento complessivo pari a 30,9 milioni di euro e, pur sviluppandosi per un breve tratto, racchiude importanti infrastrutture:
• il viadotto “Ferrovia” costituito da 10 campate di lunghezza complessiva di 345 metri;
• il sottopasso “viale Roma” di 75 metri;
• due svincoli che si collegano alla viabilità esistente, la rotatoria di viale Roma e la rotatoria di via Mattei.

Il lotto inaugurato è il primo tratto del sistema della Tangenziale di Forlì, che nel complesso avrà uno sviluppo totale di 27,3 km e comprende tre progetti coordinati tra loro: la Tangenziale est, suddivisa in 5 lotti; l’Asse di arroccamento suddiviso in 2 lotti e la Tangenziale ovest.

Relativamente alla Tangenziale est (che costituirà un asse preferenziale Nord-Sud di collegamento con l’autostrada Bologna-Ancona e sarà lunga 17 km), l’Anas ha già appaltato ed ha in corso di esecuzione anche il 2° lotto (per un importo complessivo di 66,7 milioni di euro).

Lo scorso mese di ottobre è stato, inoltre, dato l’avvio ai lavori di esecuzione del 1° e 2° lotto dell`Asse di arroccamento (investimento totale di 105,3 milioni di euro). Quest’ultimo intervento è una variante della strada statale 9 Via Emilia della lunghezza complessiva di circa 7 chilometri, che consente di superare il centro abitato a nord della città e di alleggerire il traffico cittadino, oggi in stato di grave congestione proprio per la mancanza di un’alternativa della via Emilia.

Infine, sempre per quanto attiene alla Tangenziale est, l’Anas ha previsto la realizzazione del 4° lotto (investimento pari a 47,7 milioni di euro), la cui appaltabilità è programmata per il 2009.

Nell’Emilia Romagna l’Anas ha aperto lavori in 11 cantieri relativi a nuove opere (per un importo di 420,4 milioni di euro) e soltanto negli ultimi 6 mesi sono stati aperti 4 cantieri per 181,1 milioni di euro. Sono inoltre in corso di redazione ed approvazione i progetti esecutivi redatti dalle imprese aggiudicatarie di 2 appalti integrati di cui è possibile prevedere a breve l’avvio dei lavori, per un importo complessivo di 102,2 milioni di euro ed è in fase di appalto un ulteriore intervento dell’importo di 19,2 milioni di euro.

Nel Piano degli investimenti per le opere infrastrutturali di nuova realizzazione dell’Anas per il quinquennio 2007-2011 sono previste 13 nuove opere per un importo complessivo di 414,2 milioni di euro (+308,6 milioni di euro per l’Area di Inseribilità), pari al 9,27% del piano globale a livello nazionale, che vede la Regione Emilia Romagna seconda solo dopo la Regione Lombardia.

A questi impegni di spesa già significativi bisogna aggiungere:
• 98,5 milioni di euro di manutenzione straordinaria, di cui per il solo 2007 sono previsti 31,7 milioni di euro, già in gran parte consegnati ed in corso di esecuzione;
• 44 milioni di euro per l’eliminazione dei “punti neri”;
• 55,9 milioni di euro per gli interventi di adeguamento delle gallerie;
• 27,5 milioni di euro per integrazione e completamenti di opere in corso.

Dopo la Sicilia, l’Emilia Romagna è la Regione italiana che assorbe la maggior quota del piano di integrazione e manutenzione di opere esistenti, pari all’8,83% del Piano stesso, per complessivi 225,9 milioni di euro.

“L’insieme di questi interventi – ha in conclusione sottolineato Ciucci - dimostrano quanto impegno in termini economici ma anche di risorse umane l’Anas dedica a questa importante Regione. Certo tutto è migliorabile, tutto si può potenziare, consapevoli della centralità che l’Emilia Romagna ha nel sistema viabile del Paese, ma mi sento in coscienza di non poter accogliere alcune critiche che ci vengono mosse di immobilismo e di scarsa attenzione a questo territorio. Comprendo che gli amministratori locali siano particolarmente attenti e desiderino una nostra maggiore capacità di intervento sia in termini di manutenzione, che di realizzazione di nuove opere stradali al servizio delle comunità e delle popolazioni locali. Ma non tutte le aspettative possono essere soddisfatte, non tutte le attese possono trovare conforto in opere immediate, sia per la limitatezza delle risorse economiche, sia perché la programmazione degli interventi non si improvvisa ma si pianifica”.

Forlì, 19 novembre 2007