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Abruzzo, portate alla luce nuove tombe romane del I sec. a.c. grazie agli scavi Anas per l’ammodernamento della statale 17

Abruzzo, L'Aquila,

Abruzzo, portate alla luce nuove tombe romane del I sec. a.c. grazie agli scavi Anas per l’ammodernamento della statale 17

Il presidente Ciucci: “il ritrovamento della necropoli di Incerulae dimostra come infrastrutture
e rispetto del patrimonio storico e archeologico del territorio siano compatibili”

Aperta oggi l’ultima tomba ritrovata della necropoli di Incerulae, nel territorio di Navelli in provincia dell’Aquila, grazie alla proficua collaborazione tra Anas e Soprintendenza Archeologica, che ha permesso di riportare alla luce nuovi reperti archeologici di notevole importanza all’interno del cantiere di adeguamento della strada statale n°17 “dell’Appennino abruzzese”, in provincia dell’Aquila.

“I rinvenimenti archeologici odierni – afferma il presidente dell’Anas Pietro Ciucci - dimostrano ancora una volta come infrastrutture e rispetto del patrimonio storico del territorio siano compatibili e che la realizzazione dei lavori di adeguamento stradale consenta quindi di raggiungere un doppio risultato; da un lato la messa in sicurezza della strada e dall’altro la promozione e valorizzazione del territorio mediante la realizzazione di opere rispettose del contesto storico-artistico esistente”.

Oggi, infatti, alla presenza del Capo Compartimento dell’Abruzzo, Valerio Mele, dell’assessore alla Viabilità della Provincia di L’Aquila, Pio Alleva, del sindaco Paolo Federico, il rappresentante della Soprintendenza archeologica, Vincenzo D’Ercole ha illustrato gli importanti ritrovamenti costituiti da sei tombe a camera del periodo romano, risalenti al I sec. a.c., localizzati in prossimità di un’antica strada, verosimilmente la “via Claudia Nova”.

Tale necropoli, precedentemente sconosciuta, è stata identificata nel novembre 2006 ed ha già restituito un magnifico esemplare di letto funerario rivestito in osso con teste equine. I lavori di scavo sono ripresi nel mese corrente da parte dell’Anas, a seguito della deviazione dell’asse stradale ed è stato di conseguenza possibile esplorare ulteriori 5 tombe.

I sepolcri di particolare pregio architettonico a detta degli esperti sono da riferirsi all’aristocrazia locale vestina che dimorava ad Incerulae e presentano altrettanti letti funerari rivestiti in osso con scene mitologiche, tra i quali spicca il corteo dionisiaco con figure femminili della tomba 4. Di grande pregio monumentale la tomba 2, con una soglia in marmo sapientemente lavorata ed una nicchia sulla parete di fondo contenente due giovani defunti.

“La attività sinergica tra Anas, Soprintendenza ed Enti locali – ha concluso il presidente Pietro Ciucci - consente che nel restante tratto del cantiere i lavori procedano regolarmente. Già oggi, infatti, il transito si svolge sul tracciato ammodernato per circa 3 km, ed entro il mese di agosto saranno messi provvisoriamente in esercizio ulteriori 3 km, per complessivi 6 km circa aperti al traffico”.

L’Aquila, 24 luglio 2007